Non si può fare Dripping

Femminilità e arte in mostra il 7 maggio a Milano

Le donne sanno fare network molto bene, si sa. E il web è il luogo virtuale ideale per crearne di nuovi. È da queste premesse che è nato il network di 30 donne, tutte di Milano e dintorni che, accomunate dalla passione per l’arte e la pittura materica, hanno deciso di organizzarsi per realizzare una mostra “autogestita”.

Condividendo pensieri e lavori su Facebook, le artiste si sono confrontate scoprendo di avere in comune, oltre la passione per l’arte, anche il poco tempo a disposizione per l’arte dovendosi prendere cura delle loro case e delle loro famiglie prima che delle loro passioni. Da qui il titolo Non si può fare Dripping – la tecnica artistica conosciuta soprattutto grazie ai lavori di Jackson Pollock. D’altronde ne parlava anche la storica dell’arte Linda Nochlin nel 1971 nel libro Perché non ci sono state grandi artiste? Il cui sottotitolo (poi scomparso dalla copertina) è ancora più interessante: Ovvero, come stupide domande richiedano risposte lunghe. La risposta lunga a questa domanda è infatti la storia: per secoli la società ha precluso alle donne la possibilità di eccellere nell’arte. Persino in tempi più evoluti, nei casi di successo, le donne hanno mostrato un’ambivalenza irrisolta, lacerate tra aspirazioni e aspettative sociali, autostima e adesione a una distorta nozione di femminilità. Così, in maniera ironica, ma decisa, oggi queste trenta donne hanno deciso di prendersi il loro spazio… per fare dripping.

La prima mostra, di un progetto che nasce pensato per essere riprodotto in altre occasioni e itinerante, avrà luogo sabato 7 maggio nello Spazio Monte Amiata in via Falck a Milano, nel quartiere Gallaratese e progettato dagli architetti Aldo Rossi e Carlo Ajmonino tra gli anni Sessanta e Settanta e inserito oggi nel circuito architettonico della città di Milano.

Non si può fare dripping. 30 artiste raccontano ironicamente la loro realtà
7 MAGGIO 2016 dalle 15 alle 20
SPAZIO MONTE AMIATA | progetto degli architetti Aldo Rossi e Carlo Ajmonino, inserito nel circuito architettonico della città di Milano | via E. Falck, 53 Milano – fermata metropolitana San Leonardo

Le artiste in mostra

Clara Cappelletti, Paola Cecchi, Cecilia Corso, Patrizia Giovanna Curcetti, Elisabetta De Maddalena, Cristina Donati Meyer, Giuseppina D’Orio, Rosanna Dragone, Gabriella Ferrario, Rita Fresolone, Verena Giavelli, Bruna Gilardoni, Rossella Leone, Lilieta, Graziella Osellame, Maria Elena Mejani, Carla Meocci, Tiziana Mesiano, Chiara Poli, Veronica Pollini, Annelise Razzini, Susanna Anna Redaelli, Rosa Emperatriz Olivares Rivera, Elena Rizzardi, Rosalind Roberts, Ilaria Ruggeri, Claudia Scalera, Rita Scarpelli, Lucia Strenghetto, Maria Cristina Tebaldi, Maria Trivisonno, Stefania Veronese.

Programma

Ore 15: apertura mostra
Ore 16.30: spettacolo Donne-Dialetti-Diletti a cura del gruppo di teatro 3D
Ore 17.30: visita guidata al complesso Monte Amiata a cura dell’architetto Erica Ciffo
Ore 18.30: aperitivo
Dalle 15 alle 18 sarà attivo anche il laboratorio gratuito Impronte – L’argilla racconta di luci e ombre, di leggerezza e peso condotto da Patrizia Giovanna Curcetti (info e prenotazioni  373-7776901).

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