Nell’ambito dei “progetti di animazione culturale e spettacolo dal vivo da realizzarsi presso i Musei Civici e alcuni Spazi Culturali di Roma Capitale nel periodo estivo e autunnale” verrà presentata, interpretata da una compagine mista di professionisti, docenti universitari, studenti e studentesse liceali, una messinscena sperimentale che concluderà il ciclo di eventi previsti nell’ambito del progetto “Teatro e Scuola” realizzato con Regione Lazio, scuola on demand.
Il tentativo di attualizzazione del testo tragico classico fatto, durante la Seconda Guerra Mondiale, dallo scrittore e filosofo francese che scrisse quella che, di fatto, è stata la sua prima opera teatrale, ha il suo senso proprio nella Parigi occupata dai nazisti del 1945. “Il vero dramma, quello che ho voluto scrivere, è il dramma di un terrorista che, uccidendo per strada dei tedeschi, provoca l’esecuzione di cinquanta ostaggi” (da:un théatre de situations pp223) allusione evidente agli orrori dell’estate 1941, e insieme presa di posizione nel dibattito che opponeva partigiani e detrattori dei morti innocenti, è una dichiarazione di attualità e pretesto e motivo per la riproposizione del testo oggi : proprio quest’anno ricorrono i settanta anni dall’Eccidio di Fosse Ardeatine e dalla Liberazione.
L’esperimento nello spazio museale, la memoria dell’antico, produce spunti sperimentali di particolare interesse per l’aspetto formale legato alla particolarità degli spazi della Centrale Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, che ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino. La necessità di produrre una forma di spettacolo itinerante, ovvero proporre un testo classico riscritto nel tempo moderno in un museo moderno che espone opere classiche antiche!, diventa occasione per una proposta allo spettatore-visitatore che lo porta ad usufruire nel tempo-spazio della visita-spettacolo di “suoni” (le parole della tragedia) e “immagini” (i corpi “morti” delle statue e i corpi vivi degli attori!): un esperimento di “opera aperta” dove “L’opera d’arte è un messaggio fondamentalmente ambiguo, una pluralità di significati che convivono in un solo significante”.
Alla concomitanza del luogo (la Centrale Montemartini diventa Palazzo di Argo) si aggiunge, in questa straordinaria occasione, la concomitanza con la ricorrenza: il tempo della tragedia che porterà all’uccisione di Egisto e Clitennestra è quello del “giorno dei Morti” e le date della presentazione coincidono con la ricorrenza del nostro calendario.
Musei Capitolini – Centrale Montemartini – Via Ostiense, 106 –
31 ottobre, ore 19,15 – 1 e 2 novembre, ore 19,15 e ore 21,15
LE MOSCHE studio scenico per spazi museali dell’Orestea riscritta da Jean-Paul Sartre
a cura di Marcello Cava
drammaturgia Pina Catanzariti
con, tra gli altri: Priya Barchi,Flavio Capuzzo Dolcetta, Anna Dall’Olio, Luigi Fedele, Emma Minutolo, Claudio Molinari, Silvia Nostro, Chiara Palma, Nicola Pecora, Isabella Picchi, Letizia Russo, Nicoletta Valentini
e la partecipazione di Vito Favata, Piero Marietti, Debora Petrocelli
violoncello Susanna Garcia Rubi – musiche di Roberto Cintioli, Adriano Cava aiutoregista Gustavo Maccioni – suono Alberto Mattaroccia – organizzazione Roberta Rovelli – videoriprese a cura di Paolo Zefferi
Zetema Progetto Cultura – Musei in Comune
Progetto di TEATRO E SCUOLA: esperimenti di teatro didattico su temi ed autori del Novecento: LA LEZIONE, LA GUERRA
con il contributo di REGIONE LAZIODIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA’, DIRITTO ALLO STUDIO
e in collaborazione con Italia Nostra, Altramente, La Barraca, Lezioni d’azionein collaborazione con Liceo Pilo Albertelli, Liceo I. Newton, ITISGalilei, Fondazione Roma Sapienza,
INGRESSO LIBERO
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 060608