Personal exhibition of Roberto Kusterle
Location: LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery, Via della Rocca 36b – 10123 Torino
Periodo: Fino al 22 ottobre
Vernissage: Giovedì 19 Settembre 2013 dalle ore 18.30 alle 21.30
Orari: feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.30, domenica e festivi su appuntamento
Organizzazione: LA CONTEMPORANEA Studio l Art Gallery – ANTONIO NARDONE Gallery
Info: +39 011 0746769 +39 335 6233779 info@lacontemporaneatorino.com
www.lacontemporaneatorino.com – www.galerieantonionardone.be
A cura di: Cristiana PECILE – Antonio NARDONE
Ufficio stampa: Nicoletta Pecile – tel. +39 339 7496818 – tobeprstudio@gmail.com
Oggetto:
Riparte la stagione espositiva e LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery si accinge ad inaugurare giovedì 19 settembre alle ore 18.30 una mostra di grande stile e fascino dedicata all’artista di origine goriziana Roberto Kusterle. L’esposizione dal titolo L’UNIVERSO KUSTERLE rappresenta un’indagine approfondita del percorso realizzato nel corso degli anni dal fotografo, il suo immergersi nei meandri della Natura per cogliere il legame simbiotico che lega l’Essere Umano alla Madre Terra.
Verranno presentate una raccolta di circa 20 opere fotografiche in cui l’autore spazia dal regno animale a quello vegetale e minerale, interfacciando umane membra ad elementi naturali così da sviluppare un dialogo fisico e spirituale tra i soggetti, mescolando caratteristiche estetiche e umori, realtà e fantasia, creatività artificiosa e semplicità ancestrale.
Sfruttando le potenzialità dello strumento fotografico e l’abilità tecnica nelle fasi di post-produzione, Roberto Kusterle esprime con eleganza stilistica la volontà di una comunione silente tra lo spirito umano e quello della realtà circostante, non esattamente il proprio, ma quello dei soggetti protagonisti che si trasformano così in creature potenti e metafisiche, ibride e visionarie, magnifiche e spaventose al contempo. L’autore realizza una mise en scene di figure solitarie, autistiche e sibilline, evocative di racconti mitologici e fiabe leggendarie, dove la metamorfosi è monologo esasperato sui toni scuri delle profondità terrene e marine.
Su sfondi misteriosi vedremo comparire ninfe marine vestite di squame brillanti, uomini di pietra mimetizzati tra le rocce, dive che emergono dagli abissi o fate del bosco celate fra i rami.
E ancora foglie e frutta intrecciarsi nelle acconciature o conchiglie a rivestire il capo di anime che rifiutano lo sguardo altrui, rinchiuse nella propria autarchia emotiva.