Questa volta è la Newton Compton Editori a pubblicare in italiano il nuovo gustosissimo romanzo di Eric Giacometti e Jacques Ravenne, due fra i migliori autori di thriller a sfondo massonico ed esoterico che esistano al mondo.
“Il settimo templare” è infatti il quinto romanzo del duo francese pubblicato in Italia dopo “Il rituale dell’ombra”, “I Fratelli oscuri”, “La congiura Casanova” e “La setta del Kaos”. Il pubblico italiano si attendeva anche gli altri due libri di Giacometti e Ravenne, già pubblicati in Francia dalla Fleuve Noia (“Lux Tenebrae” e “Apocalypse”), ma probabilmente dovremo ancora attendere.
La trilogia del commissario Antoine Marcas in Francia è diventata un vero culto, al punto che ne stanno anche realizzando un ottimo fumetto.
Antoine Marcas, commissario di polizia francese del dipartimento Beni Culturali, è un massone dichiarato appartenente al Grande Oriente di Francia. E’ lui l’avventuroso protagonista dei romanzi di Giacometti (noto per aver condotto diverse inchieste giornalistiche sulla Massoneria) e Ravenne (Maestro massone di Rito Francese) che, attraverso la sua cultura esoterica, riuscirà a risolvere intricati enigmi.
Ne “Il settimo templare” Marcas si troverà a dover risolvere l’enigma relativo alla decapitazione del Fratello massone Jean Balmont, peraltro stranamente appartenente all’Ordine dei Gesuiti (da sempre in lotta contro la Massoneria) e fondatore della Loggia di derivazione templare Secreti Templum, composta da sette templari massoni legati alla Chiesa cattolica, i quali si dice custodiscano il segreto relativo alla vendetta dei Cavalieri Templari nei confronti di Re Filippo Il Bello e di Papa Clemente V, rei nel 1307, di aver fatto arrestare e condannare a morte i Cavalieri del Tempio per meri intrighi di potere e di ricchezza.
Che cosa si cela dietro al motto della Loggia Secreti Templum, ovvero “Sette Templari, tre porte, un’unica Verità”?
Come mai il Vaticano ha assoldato dei pericolosi terroristi dell’Est allo scopo di conoscere il segreto di tale Loggia?
Dove si trova il mitico tesoro che i Templari fuggiti alla persecuzione si dice siano riusciti ad occultare?
Come sempre i romanzi di Giacometti e Ravenne sono scritti su due livelli narrativi: uno storico e l’altro ambientato ai giorni nostri. La terribile persecuzione ai danni dei Templari e la loro conseguente vendetta si mescolano agli avvenimenti odierni. Così come i rituali dei Templari che, secoli dopo, saranno mutuati dalle Logge massoniche, sono perfettamente descritti tanto quanto i rituali della moderna Massoneria.
Il lettore, dunque, più che in un romanzo qualsiasi, sembra di vivere la Storia. Una Storia che si tramanda – nel secretum – anche ai giorni nostri. La spiritualità templare e massonica contrapposta alla religione cattolica, fondata piuttosto sul potere e sulla ricchezza, piuttosto che su solide basi gnostiche e spirituali.
I romanzi di Giacometti e Ravenne si soffermano molto su che cos’è la Massoneria e sul suo ruolo storico e moderno. Per questo possono essere di assoluto interesse, sia per l’Iniziato che per il profano che di Massoneria ed esoterismo serio mastica poco o ne ha solo sentito lontanamente parlare.
Oggi, in particolare nei Paesi mediterranei quali Francia e Italia, i massoni sono spesso e anche a ragione, ritenuti anticlericali. Ma anticamente poteva dirsi così ? Si pensi che i massoni del XV secolo erano profondamente credenti in Cristo che si dice essere stato anch’egli un Libero Muratore. Fu poi l’ortodossia cattolica a renderli anticlericali, in quanto questa si discostò profondamente dal messaggio cristiano di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che ancora oggi è alla base della moderna Massoneria .
Ne “Il settimo templare” vedremo come nel 1314 i Cavalieri Templari – per sfuggire all’Inquisizione cattolica – divennero muratori operativi e portarono nelle Logge le conoscenze provenienti da Oriente. E scopriremo come mai nella Chiesa di Saint-Merri, costruita a Parigi nel XVI secolo, sia ben visibile una statua raffigurante il Bafometto dei Templari, ovvero una sorta di “demone androgino”, che, secondo molti occultisti, potrebbe simboleggiare il “Padre della Conoscenza”.
Scopriremo anche il significato del grado massonico praticato nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, ovvero il grado di Cavaliere Kadosh, simbolo della vendetta templare ai danni di Trono (potere statuale) ed altare (potere temporale), ovvero i due poteri che negarono da sempre le conoscenze gnostiche dell’Antichità portate avanti dai cosiddetti “eretici”, fossero questi Bogomili, Catari, Templari, Alchimisti o Liberi Muratori.
Antonie Marcas in quest’avventura si avvarrà inoltre della collaborazione di Gabrielle, una Sorella massone della Gran Loggia Femminile di Francia ed anche tale particolare elemento non può che essere di sicuro interesse per il lettore che desidera addentrarsi nella conoscenze delle Obbedienze massoniche femminili che, benché ritenute minoritarie, sono invece, sia in Francia che nella nostra Italia, molto attive.