Wildlife Photographer of The Year

Il Museo Minguzzi di Milano, sede storica dell’Archivio dello scultore Luciano Minguzzi (Bologna 1911 – Milano 2004), riapre da quest’anno al pubblico come sede espositiva per mostre ed eventi di arte e cultura.

I suggestivi e antichi spazi del Museo, in via Palermo 11, tornano a vivere come luogo di incontro e di aggregazione grazie alla neonata associazione culturale Radicediunopercento che intende valorizzare questa sede prestigiosa con manifestazioni di alta qualità e con finalità sociali ed educative.

Il primo appuntamento è con l’importante evento di fotografia Wildlife Photographer of The Year, mostra itinerante di proprietà del Natural History Museum di Londra e di BBC Wildlife Magazine che ha debuttato al Museo di Storia Naturale di Londra ed è arrivata in Italia grazie all’esclusiva concessa dal Museo londinese alla PAS EVENTS di Torino.

Organizzata da Radicediunopercento e con il patrocinio del Comune di Milano, la mostra Wildlife Photographer of The Year torna a Milano dopo oltre dieci anni ed è allestita al Museo Minguzzi dal 20 ottobre al 18 dicembre 2012. In esposizione 100 spettacolari fotografie naturalistiche, selezionate all’ultima edizione dell’omonimo concorso internazionale, indetto dal Museo di Storia Naturale di Londra e dalla rivista BBC Wildlife e sponsorizzato da Veolia Environnement.

IL CONCORSO e LA MOSTRA

Ogni anno sono migliaia le fotografie che partecipano al rinomato concorso Wildlife Photographer of The Year che si tiene dal 1964 e che è considerato l’Oscar nella rappresentazione artistica del mondo naturale.
In ogni parte del globo, fotografi professionisti e amatoriali aspirano a vincere questo importante premio e a scattare la foto perfetta, grazie alla loro conoscenza della natura, alla capacità di esprimersi con la macchina fotografica, alla creatività, alla pazienza e alla passione.
Per l’ultima edizione, una giuria internazionale di stimati esperti e fotografi naturalisti ha esaminato più di 41.000 scatti provenienti da tutti gli angoli del pianeta e a dimostrazione della crescente portata internazionale del concorso, quest’anno sono arrivate, per la prima volta, anche adesioni da Cambogia, Moldova, Brunei e Kirghizistan.

Distribuita sui quattro piani del Museo Minguzzi, l’esposizione consente di immergersi in un viaggio indimenticabile negli aspetti più incontaminati della natura; attimi di ineguagliabile bellezza catturati in immagini che spaziano da paesaggi sconfinati a intimi ritratti di animali, regalando al nostro sguardo il dramma e la diversità spettacolare dell’ecosistema.

Tra le 100 opere finaliste esposte spiccano, tra i vincitori dell’ultima edizione, due fotografi italiani.

Sinuosità di Marco Colombo di Varese è stata insignita del primo premio nella categoria Ritratti di animali. La foto è stata scattata in Lombardia, dove Marco ha trovato la natrice femmina ritratta accanto a un bellissimo ruscello. La biscia stava rilassata e immobile, probabilmente in attesa di scorgere anfibi da cacciare e non ha notato l’essere umano “alle sue spalle”. Secondo il giudice Joe Cornish “I contorcimenti serpentiformi delle radici, l’eleganza del portamento e il linguaggio del corpo del serpente e la cascata attutita dalla lunga esposizione fanno dell’immagine una composizione affascinante”.

Anche Stephano Unterthiner della Valle d’Aosta si è aggiudicato due riconoscimenti. La sua fotografia, Illusione, si è piazzata al primo posto nella categoria Visioni creative della natura, mentre Disposizione di cigni ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Ritratti di animali.
Per Illusione, Stephano ha fotografato un raduno invernale di cigni selvatici sul lago Kussharo a Hokkaido, in Giappone, immaginando il gruppo in movimento come se fosse un solo cigno, visto in diversi punti del tempo e dello spazio. L’illusione creata tramite l’immagine è stata definita dal giudice Rosamund Kidman Cox come “un momento straordinario, una composizione perfetta creata dalla natura e catturata da un artista”.

Il premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year, è andato invece a Daniel Beltrá (Spagna) per Natura morta in olio, tratta dal suo portfolio per il Wildlife Photojournalist of the Year Award con il quale ha documentato la catastrofe naturale avvenuta in seguito all’ esplosione al pozzo petrolifero Deepwater Horizon della BP, nel Golfo del Messico, il 20 aprile del 2010.

Accanto alle opere premiate nelle 17 categorie in gara, altre moltissime immagini straordinarie fanno di questa esposizione il  simbolo della fotografia naturalistica che esalta la meraviglia e l’importanza della natura.

La mostra si articola in un percorso che corrisponde alle 17 categorie in gara >

Categorie > Animali nel loro ambiente | Comportamento animale: uccelli | Comportamento animale: mammiferi | Comportamento animale: tutti gli altri animali | ll mondo subacqueo | Ritratti di animali |Natura in città | Natura in bianco e nero | Visioni creative della natura | Paesaggi incontaminati | Fotogiornalismo.
Tre premi speciali > Animali in estinzione | Interazione tra l’uomo e il mondo naturale | Migliore portfolio di sei immagini scattate da fotografi di età non superiore ai 26 anni.
Tre categorie Junior > Fotografi di età compresa tra i 15-17 anni | tra gli 11-14 anni | sotto i 10 anni.
Proprio la presenza di queste ultime categorie indica che il concorso è aperto a tutti, senza i limiti imposti dalla confidenza con la macchina fotografica.

Il percorso espositivo è arricchito da una proiezione e da una colonna sonora originale. Le didascalie e i testi che accompagnano le immagini raccontano sia i requisiti tecnici della fotografia sia la storia e le emozioni che hanno motivato l’autore nella realizzazione dello scatto, insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate.

Didattica ed eventi collaterali >

Per i bambini della Scuola Primaria saranno a disposizione due schede didattiche realizzate ad hoc da Editoriale Scienza s.r.l. e diversificate per età (+6 anni e +9 anni) che li aiuteranno a interagire con le immagini esposte in mostra. Le schede, corredate di foto e illustrazioni,  si prestano anche ad essere utilizzate in classe.
Alle classi delle Scuole Superiori di I grado verrà invece fornito un kit comprendente una serie di attività e giochi didattici dinamici e creativi realizzati da Costanza Merzagora Piatti, insegnante e autrice di materiali didattici, e da Romano Antico per il progetto grafico.

Alcuni eventi collaterali organizzati da Radicediunopercento aggiungeranno, inoltre, ulteriore spessore culturale e scientifico all’esposizione. In particolare, due serate con fotografi italiani professionisti, selezionati al Wildlife Photographer of the Year Competition nel corso degli ultimi anni, consentiranno un contatto diretto con il pubblico milanese che in quell’occasione potrà conoscere da vicino l’attività sul campo dei due fotografi e assistere alla proiezione dei loro lavori più recenti.

Catalogo >

Il libro commemorativo Wildlife Photographer of the Year Portfolio 21, edito da The Natural History Museum, è curato da Rosamund Kidman Cox, con una prefazione dell’acclamato fotografo paesaggista Joe Cornish, e contiene tutte le immagini del concorso. (Lingua inglese; Pagine 160; € 35,00)

Wildlife Photographer of the Year
MUSEO MINGUZZI
Via Palermo 11 – 20121 Milano
20 ottobre – 18 dicembre 2012

INFO
info@wpymilano.it
www.wpymilano.it

T +39 02 36565440

ORARI
Tutti i giorni 10.00 – 19.00 orario continuato
Chiuso lunedì

INGRESSO

Intero: € 5,00 | Ridotto: € 3,00
Tessera associativa: € 1,00
Gratuito: bambini 0-5 anni

PROPRIETÀ
Wildlife Photographer of the Year è proprietà del Natural History Museum di Londra e di BBC Wildlife Magazine

ESCLUSIVA PER L’ITALIA
PAS EVENTS s.r.l.
www.pasevents.com

CON IL PATROCINIO DI

Comune di Milano

ORGANIZZATA DA
Radicediunopercento

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