Chiude CIBUS tra la soddisfazione delle aziende alimentari

L’appuntamento è a Parma con il nuovo evento “Cibus Global Forum” dal 16 al 18 maggio 2013 e con la 17° edizione di Cibus nel maggio del 2014

(Parma, 10 maggio 2012) – Se è vero che il successo di una fiera si misura nella quantità di business che essa sviluppa, allora il successo della 16° edizione di Cibus si può riassumere nella presenza di 12 mila buyers ed operatori commerciali esteri, di cui 1300 direttamente selezionati, ospitati e gestiti da Fiere di Parma. I visitatori sono stati 63 mila e i giornalisti accreditati circa mille. Molto alta la soddisfazione delle 2300 aziende espositrici: secondo un primo sondaggio svolto da Federalimentare, l’80% degli intervistati si è detto molto soddisfatto e il 10% soddisfatto.

Prima della 17° edizione di Cibus che si terrà nel maggio del 2014, Fiere di Parma ha annunciato due novità per il 2013: il Cibus Global Forum e la co-organizzazione del Thaifex a Bangkok con Fiera di Colonia.

Il “Cibus Global Forum: Food for the Future” si terrà a Parma dal 16 al 18 maggio del 2013 e tratterà della correlazione virtuosa tra l’alimentazione e lo stile di vita italiani e lo sviluppo sostenibile. Avrà la forma di un Forum internazionale, un format leggero e relazionale con convegni sulle tematiche dell’alimentare italiano, completato da una sezione espositiva ridotta ma in grado di rappresentare l’intera filiera alimentare, dalle materie prime al prodotto finito, passando per le tecnologie di trasformazione e confezionamento.

L’obiettivo del Forum è quello di attirare l’attenzione della business community, coinvolgendo le grandi aziende alimentari italiane e i principali retailers del mondo, le associazione di categoria e le istituzioni internazionali che si occupano di alimentazione e sostenibilità. Coordinato dal presidente dei Giovani industriali italiani, Annalisa Sacchi, e dal Direttore Generale della CIAA, Confederation of the Food and Drink Industries dell’Europa Unita, il Forum si avvarrà della collaborazione di un comitato scientifico composto da economisti, antropologi, ambientalisti, tecnologi, agronomi, chef, che lavorerà per mesi in Italia sul campo per capire e vivere le specificità nazionali e codificare le best practice che rendono unico il cibo e lo stile alimentare made in Italy. La loro indagine sarà poi condivisa con i protagonisti del made in Italy lungo tutta la filiera e trasformata in un manifesto per la “virtuosa condivisione” poi discusso con i key players (Ceo del settore retail e ristorazione, industria del largo consumo) dei principali Paesi.

L’altro grande appuntamento di Cibus per il 2013 è la collettiva firmata Anuga&Cibus al Thaifex, la fiera alimentare in Thailandia evento leader dell’area, che si terrà nel maggio 2013, tanto più importante nella prospettiva del nuovo grande mercato unico del Sud Est Asiatico (ASEAN). La partecipazione al Thaifex rappresenta la prima tappa di un’ampia collaborazione tra Fiere di Parma e Fiere di Colonia per aiutare le imprese alimentari italiane a selezionare e gestire le proprie partecipazioni fieristiche anche nei Paesi emergenti.

Per quanto riguarda la 17° edizione di Cibus, nel maggio 2014, verrà confermato ed evoluto il lay out espositivo che vede le aziende dolciarie esporre in un continuum con quelle di categorie affini (snack, prodotti per la prima colazione, bevande, caffè, ecc.) e della drogheria in generale (pasta, conserve vegetali, oli e condimenti ecc.) per una grande area unificata confectionery&grocery e un incoming program ad-hoc.

Tornando a Cibus 2012, il suo successo è stato confermato anche dai numerosi buyers esteri, molti dei quali hanno partecipato alla cena di gala dei buyers alla Certosa di Parma, che hanno gradito l’ampiezza dell’esposizione dei prodotti alimentari italiani.

«Credo che la capacità di Fiere di Parma di proporsi come soggetto aggregante – commenta l’ad Antonio Cellie – sia l’elemento chiave per capire il lavoro che stiamo svolgendo da 3 anni e culminato con questo CIBUS dei record. Un ruolo collaborativo e federante per dialogare con tutti i soggetti virtuosi: da Federalimentare ad Anuga, dai Consorzi di Promozione (alcuni dei quali hanno addirittura la sede nel quartiere) a Slow Food, dall’ICE alle Camere di Commercio. Ne è nato un lavoro di squadra vincente. Come è stato quello fra gli azionisti, amministratori e management. Ora il made in Italy alimentare ha una fiera unica e vincente finalmente con un quartiere all’altezza.”

Innumerevoli le novità di prodotto nei settori dei salumi e delle carni, del lattiero-caseario, del pomodoro e della gastronomia in genere, caratterizzate da una accentuata ricerca della qualità, nei segni distintivi dell’italianità del prodotto (importanti anche per l’export), nella creazione di linee più salubri, quindi con meno grassi, meno sale etc, fino a quelli di rapida cottura o già pronti.

Positivo anche il bilancio delle nuove aree che hanno debuttato a Cibus: il surgelato, la distribuzione automatica, i microbirrifici artigianali.

Circa 30 aziende del surgelato hanno partecipato a “Frozen Food” per esporre i propri prodotti che sono commercializzati in un mercato domestico non ancora del tutto maturo di fronte a una scelta, quella del consumatore di acquistare cibi surgelati, che in altre nazioni è invece stata assimilata tempo fa. Non a caso, l’export del surgelato italiano viaggia a gonfie vele».

Hanno destato grande interesse le “macchinette” della distribuzione automatizzata nell’area del “Vending”, – a Cibus ribattezzate le I-MACHINES – che hanno ormai oltrepassato la fase della distribuzione di caffè e acqua minerale per proporre anche panini e cibi freddi, ma anche caldi, ed ogni tipo di merceologia. A Cibus le aziende del vending hanno lanciato il messaggio di una sempre maggiore collaborazione di questo settore con la grande distribuzione.

I microbirrifici, una realtà crescente in Italia con quasi 500 produttori, hanno destato grande interesse presso gli operatori per un’offerta qualificata dal gusto, dall’immagine accattivante, specie per i giovani, e dal contenuto artigianale associato ad una idea di genuinità e salubrità.

La presenza di 350 aziende del biologico ha garantito il successo di Cibus relativamente a questo comparto che cresce a ritmi vertiginosi, portando la manifestazione fieristica ai vertici delle fiere bio, seconda solo a quella di Norimberga.

La ristorazione fuori casa, dai pubblici esercizi alla ristorazione collettiva passando per quella delle stazioni del trasporto stradale, aereo e navale, si è schierata con 30 aziende del comparto nel Food Service Lounge, visitata dai più importanti operatori commerciali.

Soddisfazione anche tra le 258 aziende espositrici del dolciario che hanno testimoniato la vitalità di un comparto che mantiene le proprie vendite sul mercato interno ed è al primo posto nell’export dei prodotti alimentari italiani, facendo registrare +4,6% in volume e + 8,2% in valore, per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Molte di queste aziende hanno già aderito con entusiasmo al nuovo progetto confectionery&grocery Cibus 2014 di Fiere di Parma.

L’interesse crescente degli italiani per una alimentazione che sia sana ed equilibrata si è riverberata su “Pianeta Nutrizione” che ha visto lo svolgersi di diversi convegni sul tema, cui hanno partecipato medici, dietisti, nutrizionisti ed esperti ed ha visto la partecipazione di circa 60 aziende che propongono prodotti salutisti e dietetici.

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