di GIULIANA DE ANTONELLIS
Con questa mostra dedicata a Hugo Pratt, ineguagliabile protagonista dell’arte del fumetto, il Museo d’Arte di Lugano dà avvio ad una linea espositiva rivolta a quelle espressioni della cultura popolare che hanno contributo significativamente all’evoluzione dei linguaggi artistici della modernità che vanno dal cinema,alla pubblicità, al fumetto, alla televisione sino alle nuove tecnologie.
La mostra,”Hugo Pratt. I luoghi dell’avventura” dall’8 luglio al 2 ottobre 2011 vuole rendere omaggio alla dimensione artistica di Hugo Pratt, presentando tavole originali, disegni e acquerelli provenienti per lo più da collezioni private.
Hugo Pratt è ed è stato uno dei più importanti e noti fumettisti al mondo. La sua opera ha avuto riconoscimenti normalmente riservati solo agli artisti per definizione: sue mostre si sono tenute in sedi prestigiose come il Grand Palais a Parigi, il Castello Sforzesco a Milano, Ca’ Pesaro a Venezia, il Vittoriano a Roma, Santa Maria della Scala a Siena. Il talento di Pratt gli è valso inoltre citazioni di Tim Burton, Woody Allen, Frank Miller, Umberto Eco e molti altri.
La mostra presso il Museo d’Arte di Lugano ripercorre l’avventura umana e artistica del suo personaggio più celebre, Corto Maltese, seguendone le tracce nei luoghi che fanno da contesto alla sue avventure. Oltre a restituire il fascino del suo personaggio più celebre, Corto Maltese, le opere dimostrano il grado di virtuosismo disegnatorio e coloristico raggiunto dall’autore. La varietà delle ambientazioni delle storie esalta l’abilità di Pratt nel restituire attraverso il disegno le atmosfere di ogni luogo e tale abilità è messa in particolare evidenza: infatti le opere autografe di Pratt permettono di cogliere il processo di elaborazione delle figure e dei paesaggi, impossibile da apprezzare nella versione a stampa del fumetto.
L’esposizione si sviluppa in sezioni che ruotano attorno a singole avventure di Corto Maltese, come La giovinezza e Una ballata del mare salato, mentre altri capitoli presentano le vicende in base a un criterio geografico – Venezia, Caraibi, Samarcanda – o tematico, come nel caso delle sezioni dedicate alle avventure celtiche o elvetiche.
La radicale sintesi grafica, unita all’innata abilità nell’evocare atmosfere di luoghi sospesi fra realtà e immaginazione, si accompagnano nell’opera di Pratt con la propensione dell’autore a fondere dimensione colta e immaginario popolare. La mostra vuole sottolineare quanto il successo riscosso dalle strisce di Pratt sia da attribuire anche a scelte stilistiche innovative, sovente in sintonia con quanto di più interessante avveniva nella ricerca. La veridicità dei luoghi illustrati da Pratt ha dato avvio ad un progetto che ha coinvolto, non solo dal punto di vista lavorativo, il fotografo Marco D’anna e lo scrittore Marco Steiner che hanno girato il mondo alla ricerca degli stessi e a riproporceli affiancati ai disegni originali o alle strisce.
Il riverbero del mondo di Pratt è stato così trasposto nelle fotografie di Marco D’Anna, come un omaggio sensibile e intelligente da parte di un fotografo che ha saputo cogliere l’essenza dell’universo di questo grande fumettista ,eludendo l’imitazione stilistica. Le ambientazioni delle avventure di Corto Maltese vengono interpretate da D’Anna attraverso scelte fotografiche di grande efficacia, che esaltano pienamente la valenza estetica e espressiva della polaroid, del colore o dei contrasti del bianco e nero. Pur non forzando le analogie fra le strisce di Pratt e le sue fotografie, Marco D’Anna opta per formati che rafforzano le assonanze fra l’universo creato da Pratt e i luoghi reali dove egli ha realizzato i suoi scatti, in un sottile equilibrio fra mito e realtà.
Nell’accostamento fra i disegni di Pratt e le immagini fotografiche di D’Anna si offre al visitatore della mostra l’opportunità di compiere un affascinante viaggio nel mondo avventuroso e trasognato di Corto Maltese: un personaggio affascinante che ha accompagnato l’adolescenza di molti “maschietti” e ha fatto sognare tante giovani fanciulle che avrebbero voluto che un suo sguardo le accarezzasse…