Diplomacy 2011: La Diplomazia oltre Wikileaks

di GABRIELLA SERINO

Il mondo lontano ti viene vicino.

Diplomacy è alla sua seconda edizione e in occasione delle celebrazioni per i 150 anni della nostra Italia si è trasformato in evento itinerante, partendo non a caso da Firenze (il 7 e l’8 ottobre) per approdare a Roma (dal 10 al 14). La capitale del passato e quella attuale, ormai centro della vita politica internazionale, nonché sede nel tempo di trattati internazionali che hanno segnato il cammino degli equilibri diplomatici, europei e mondiali.

Il proposito è sempre più quello di informare, ma volendo avvicinare soprattutto i giovani ad un ambito spesso percepito dai più come distante e, talvolta, oscuro. Proprio a loro saranno dedicate due sessioni, a cura della SIOI (Società Italiana per le Organizzazioni Internazionali), che darà una visione ad ampio raggio sulle opportunità di lavoro nel mondo, legate al mondo delle Relazioni Internazionali.
L’iniziativa ha un titolo accattivante ed ambizioso “La diplomazia oltre wikileaks”, ma il fitto calendario rubrica tematiche molto varie, in grado di interessare un pubblico davvero vasto, da chi si avvicina per pura curiosità all’ambito, sino ad un target decisamente più tecnico.

E’ questo il caso, ad esempio, dell’appuntamento di lunedì 10 p.v. sull’estero-vestizione, in grado di dare la misura dell’orientamento ormai intrapreso dalla diplomazia italiana: le tematiche economiche e le relazioni interstatali saranno sempre più improntati alla cura dei temi economici. Questo ruolo, va ricordato, recentemente è di necessità più centrale anche nel ruolo delle sedi diplomatiche all’estero, quale conseguenza della chiusura dell’Istituto per il Commercio Estero.

Inoltre, sta mutando la natura stessa delle relazioni internazionali, cui stanno contribuendo in modo decisivo i panel internazionali, la crisi economica, i mutamento negli assetti e negli equilibri globali tra Est ed Ovest, oltre che le nuove sfide connesse al mercato finanziario e al mondo del lavoro e quello imprenditoriale.

Tornando strettamente ai temi in agenda, di sicuro interesse sarà la sessione dedicata al ruolo delle donne in diplomazia, in grado molto spesso di dare un apporto di decisivo valore soprattutto in ambito di mediazione. Ovviamente uno spazio di riguardo sarà dato al ruolo dell’intelligence, anche con attenzione verso le connessioni tra web ed i recenti sommovimenti nel mondo arabo. Ma si strizzerà l’occhio anche al ruolo che le relazioni possono svolgere in loco. Nella sessione dedicata allo sport, infatti, si darà ampio spazio alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, come si dedicherà attenzione alle capitali europee. Sarebbe impossibile enucleare l’intero calendario (29 appuntamenti), quindi il consiglio è visionarlo, scegliere e partecipare. La possibilità di poter porre domande ai diretti interessati non capiterà a breve… fino al prossimo anno, almeno!

Per tutte le info: www.festivaldelladiplomazia.it

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