Io, mai niente con nessuno avevo fatto

“Rosaria mi ha detto che, forse, domani ci andiamo a prendere il traghetto. Me l’ha detto Rosaria! Non vogliamo salire fino a Milano, vogliamo fare avanti e indietro un paio di volte per la Calabria. Rosaria mi ha detto che l’ha sopra c’è sempre un sacco di vento. Però deve essere bellissimo,perché dice che ogni tanto si vedono pure i delfini. Rosaria dice che forse… Forse ci possiamo pure tuffare da là sopra…Ma t’immagini comu fussi bellu notari no menzu ‘ro mari? Seccunnu mia fussi comu abballari”.

Sicilia. IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male.

L’universo in cui gravitano i tre personaggi di questa pièce è un universo popolare. Uno scenario pieno di brutalità e d’istinto. Dove nulla è comandato dalla mente ma solo dall’impulso del corpo. Uomini che sono bestie, che sono angeli, che sono demoni.

La violenza si scontra con l’ingenuità, in un mare di brutalità, dove Rosaria, cugina di Giovanni, è tutto per lui. Sorella, fidanzata, madre e figlia.

C’è spazio per l’amore, c’è spazio per la rivalsa. Ma tutto ha un prezzo. Giovanni lo sconterà attraverso gli occhi ambigui e violenti e  il corpo pulsante e focoso di Giuseppe, insegnante di danza, unico amore-amante di Giovanni.

E se è vero che tutto il peso ricade proprio su Giovanni, ingenuo e puro, lui sarà l’unico capace di sopportare questo peso e di non sentirne addosso la minima pressione riscattandosi proprio attraverso i corpi  e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe.

Ma saranno tre corpi, quelli dei protagonisti, che non si incontreranno mai. Vivranno uniti solo nel ricordo, nella maledizione, nel tentativo ora di ricordare e ora di dimenticare.

con  Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano

aiuto-Regia  Nicole Calligaris
costumi  Giulio Villaggio
disegno Luci  Joele Anastasi
foto  Dalila Romeo
video  Davide Maria Marucci
assistente alla regia   Chiara Girardi

Ufficio Stampa  LeStaffette
Distribuzione  Razmataz
Produzione  Diaghilev
Coproduzione  Vuccirìa Teatro

Bianca Maria Sezzatini

Si occupa di Communication & External Relation Management Ha conseguito il MASTER IN BUSINESS COACHING E PNL http://romanightandday.blogspot.it/

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