L’anno scorso eravamo a Padova, il 5 novembre; quest’anno saremo a Roma, presso l’’Università Cattolica del Gemelli, sabato 15 dicembre
È una sede meno familiare e consueta; forse anche un po’ più difficile da raggiungere. Anche la data, magari, è troppo vicina al Natale, ma garantire l’accesso gratuito al parto sicuro per le mamme e la cura dei neonati è il nostro cuore, la nostra passione, l’impegno che ci siamo presi. Fin tanto che questo non avviene, non riusciremo a fermarci, a stare tranquilli. Dovessimo camminare fino alla fine del mondo, non ci stancheremo. Dovessimo alzarci presto al mattino, camminare per ore a piedi, in treno o in auto, tornare stanchi o altro ancora, lo faremo.
Per tentare di garantirlo in Africa dobbiamo ribadirlo in Italia; per poterlo fare in Uganda o in Angola, in Tanzania come in Etiopia, dobbiamo mobilitarci qui da noi, in Italia. Dobbiamo dare voce a quelle mamme e a quei bambini con la nostra presenza e la nostra voce. Le istituzioni pubbliche e private, i nostri partner nazionali e internazionali hanno bisogno di vedere e sentire che su questi valori, nonostante la crisi che ci attanaglia, non molliamo, non possiamo e non vogliamo mollare. Che ci sono persone e associazioni come la nostra che continuano a credere e a battersi per difendere il diritto fondamentale alla salute, specie per i più poveri.
Per questo ti chiedo di essere presente a Roma. So che è un sacrificio, ma ti chiedo di farlo. È la prima volta che lo facciamo a Roma, in una sede prestigiosa come l’’Università Cattolica del Gemelli. Eravamo consci che sarebbe stato più difficile, ma vogliamo uscire da Padova, dal Veneto. Vogliamo che finalmente se ne parli a livello nazionale, nei luoghi pubblici e di chiesa.
Vogliamo dirlo a tutti, coinvolgere tutti, vicini e lontani: amici di lavoro e familiari, istituzioni e gruppi.
Non si tratta di una “chiamata per pochi”: esperti di cooperazione, addetti ai lavori, patiti d’Africa o altro. È una “chiamata per tutti”, impegno di ciascuno.
I nostri volontari sono partiti e operativi sul campo, gli accordi con i Governi e le Chiese locali sono stati firmati, abbiamo abolito le “fees” (i ticket) per accedere ai Centri sanitari e agli ospedali: a Roma presenteremo i primi risultati, e rilanceremo sul nuovo anno (il secondo), sottolineando gli aspetti più innovativi che andremo a realizzare.
Sarà con noi il Ministro della Sanità ugandese, dr. Christine Ondoa. Una donna, medico e pediatra, che ha lavo-rato vari anni, fianco a fianco con i nostri volontari, nell’ospedale regionale di Arua (West Nile), in Uganda. «Su questi temi così cruciali per le mamme e i bambini del mio Paese, se necessario, ho il dovere di andare anche in capo al mondo», ci ha detto quando l’abbiamo incontrata l’’agosto scorso. Sarà con noi a Roma.
Vogliamo “investire” soprattutto sui giovani: il 15 dicembre daremo un’’attenzione particolare agli studenti, ai giovani medici, agli specializzandi, al mondo universitario. Assieme a loro sarà con noi il Vicepresidente della CRUI (Collegio Rettori Università Italiane), prof. Corrado Petrocelli, con il quale firmeremo un accordo speciale “Cuamm-Università Italiane” per favorire gli scambi tra giovani universitari e l’’Africa.
Per tutto questo, ti aspetto a Roma il 15 dicembre, con tanti amici e volontari, per le mamme e i bambini che ogni giorno muoiono e vivono in Africa.
Un abbraccio
don Dante Carraro
R.S.V.P
Dante Carraro
Direttore – Director
Medici con l’Africa Cuamm
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