Nasce RadioCemat: per raccontare senza confini la musica dei nostri giorni
La musica di ricerca esce dal ghetto a cui l’avevano portata falsi pregiudizi e carenza di spazi, e conquista la rete. Nasce così un nuovo e importantissimo punto di riferimento per la divulgazione della musica italiana, e non solo (attualmente sono già presenti nel palinsesto oltre 250 composizioni).
RadioCemat nasce come estensione naturale dell’archivio sonoro della Federazione Cemat, fondata da Gisella Belgeri, e si arricchisce velocemente di moltissime opere anche proposte da importanti raccolte ed archivi quali l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, ilConservatorio “Santa Cecilia” attraverso l’archivio delle selezioni dell’Emufest (Festival di Musica Elettronica), la Fondazione Isabella Scelsi e da altre collaborazioni. Si prevede altresì un’azione continua di live–streaming, per una promozione puntuale ed aggiornata della musica del nostro tempo.
Come citato, nel pomeriggio vengono presentati i nuovi CD Punti di ascolto. Ad introdurli il giornalista e musicologo Marco Di Battista con Enrico Cocco e Gianni Trovalusci. Fra i musicisti selezionati dalla Call nazionale Francesco Abbrescia, Luciano Casu, Danio Catanuto, Luigi Mastrandrea, Alessandro Ratoci, Francesca Verunelli, Francesco Altieri, Valerio De Bonis, Maurizio Goina, Luca Richelli, Cesare Saldicco e Giancarlo Turaccio. Tutti vincitori della quarta e della quinta edizione.
A fine giornata viene conferita la Targa ‘Cemat per la musica’, che premia l’impegno e la maestria degli artisti e dei ricercatori dell’area scientifica, che, nell’era delle nuove tecnologie, in Italia hanno svolto e svolgono un’importante azione di ricerca, di sperimentazioni e di rinnovamento dei linguaggi e degli strumenti musicali. Nel 2011 essa viene assegnata al compositore James Dashow, un pioniere del genere in Italia e nel mondo. Dashow, di nascita statunitense, risiede dagli anni Settanta a Roma e si è particolarmente distinto nei due paesi anche nel campo della formazione.