dal 13 al 27 novembre 2011
concerti dal 25 al 27 novembre 2011
La rassegna Il Ritmo delle Città (e la sua declinazione sul territorio “Suoni e Visioni/Il ritmo in provincia” col sostegno della Provincia di Milano) ha, fra le sue linee guida, il proposito di valorizzare alcune fra le migliori stagioni concertistiche regionali apponendovi il suo “marchio di qualità”. Pertanto, da questa edizione, la quinta dalla sua nascita, raddoppia e propone – come un’appendice “winter” del suo programma estivo – il tradizionale Magenta Jazz Festival, promosso da 14 anni dal Comune di Magenta, la cui meritoria politica di investimento culturale ha portato alla città non solo un festival jazz di livello nazionale, ma anche una stagione teatrale di primo piano e, non da ultimo, il completo restauro del suo Teatro Lirico. Senza dubbio un grosso sforzo in questi momenti di crisi economica e di profondi tagli ai bilanci degli Enti Locali.
Dopo le iniziative collaterali del 13, 18 e 20 novembre il festival entra nel vivo della programmazione e propone nel fine settimana del 25, 26 e 27 novembre cinque appuntamenti in tre giorni: al Teatro Lirico che riapre i battenti per l’occasione e ancora nelle strade e nelle piazze cittadine le storiche formazioni locali si alternano ai musicisti ospiti proponendo una vera “invasione di jazz”.
venerdì 25 novembre – ore 21.00
Teatro Lirico – via Cavallari, 2 – Magenta
ingresso: euro 8,00
Sacred Concert di Duke Ellington nella versione di Høybye/Pedersen
con la Maxentia Big Band – Fiorenzo Gualandris, direttore e con il coro Free Gospel Band – Marco Brambilla, direttore Monica Della Vedova, soprano
formazione Maxentia Big Band:
Fausto Oldani e Maurizio Biasibetti (sax alto e clarinetto), Stefano Barbaglia (sax tenore e clarinetto), Massimo Losa (sax tenore), Fabrizio Meraviglia (sax baritono e clarinetto) Giancarlo Mariani (tromba e flicorno), Pietro Sala, Edoardo Perini, Adriano Baraté, Andrea Carrettoni Marco Duré (trombe) Daniele Zanenga, Mauro Sanna, Silvio Saracchi, Paolo Mella (tromboni) Eugenia Canale (pianoforte), Gianni Papa (hammond e tastiere), Flavio Magistrelli (basso elettrico), Andrea Garanzini (batteria), Angelo Lovati (percussioni)
Coro Free Gospel Band:
Milena Capobianco, Sandy Condello, Valentina Tesorio, Alice Castelli, Max Oliva, Marco Gorla, Camilla Pagani, Giusy Bucceri, Stefania Calabrò
Raramente Duke Ellington ha espresso la religiosità nella sua musica. A 66 anni gli venne chiesto di comporre una serie di concerti per le principali chiese degli Stati Uniti e girò gli Stati Uniti e l’Europa con i tre Sacred Concerts tra il 1966 e il 1974. I brani erano sia composizioni già in repertorio, rivisitate per l’occasione, sia materiale nuovo e l’ordine con cui venivano eseguiti poteva variare da un concerto all’altro; pare che Ellington decidesse il programma d’intesa con i suoi musicisti appena prima di ogni concerto. Questa probabilmente è la ragione per cui non esiste una stampa completa e univoca dei Sacred Concerts. Ne è conseguito che i direttori delle orchestre e dei cori di tutto il mondo che hanno voluto proporre queste musiche sono stati obbligati a preparare dei propri arrangiamenti.
Nella versione originale il coro cantava per lo più all’unisono con un ruolo minore; questo perché il compositore in tournée aveva poco tempo per provare con il coro del successivo concerto. Ellington, inoltre, non aveva con i cori la stessa familiarità che aveva con l’orchestra.
Nel 1993 fu chiesto a John Høybye di condurre un grande laboratorio internazionale sui Sacred Concerts e, non essendo disponibili tutte le partiture stampate, egli decise di farne degli arrangiamenti con Peder Pedersen per realizzare una raccolta completa che includesse anche le parti orchestrali e corali già pubblicate. La versione Høybye/Pedersen è chiamata semplicemente Sacred Concert perché consiste di materiale preso da tutti e tre i concerti, con arrangiamenti in cui l’orchestra e il coro contribuiscono in pari misura all’esecuzione dei brani.
Da tempo la “Maxentia Big Band” si era posta l’obiettivo di eseguire il Sacred Concert cercando formazioni vocali disponibili e all’altezza di questo progetto e finalmente, grazie a Monica Della Vedova, cantante di riferimento della “Maxentia Big Band” e soprano solista in questo progetto, abbiamo potuto incontrare il “Free Gospel Band”, una formazione vocale di grande esperienza e capacità diretta da Marco Brambilla con cui si è riusciti a realizzare questa proposta.
A quest’opera di straordinaria bellezza “il Duca” ha lavorato con particolare devozione curando personalmente sia gli arrangiamenti per big band e coro sia i testi ispirati in gran parte al Vecchio e al Nuovo Testamento.
Duke Ellington, a partire dal 1965, quando eseguì il primo Sacred Concert nella Grace Cathedral di San Francisco, fece ascoltare i suoi concerti sacri in tutto il mondo, nelle più importanti chiese e nelle cattedrali, nelle sale da concerto e nelle università per diffondere il suo messaggio di fede attraverso la musica.
sabato 26 novembre – ore 16.00
piazza Liberazione – Magenta
Chicago Dixieland Brass Band – Street Parade
formazione
Giancarlo Mariani (tromba), Francesco Licita (clarinetto), Alberto Schinelli (sax tenore), Eucherio Gatti (trombone), Alberto Guareschi (banjo), Francesco Borgonovo (tuba), Alessio Pacifico (rullante)
Formazione attiva dal 1985, composta da noti e affermati musicisti nell’ambito del jazz italiano che, nei suoi oltre 25 anni di attività, si è esibita praticamente in tutta Italia e in diversi paesi europei, ottenendo ottimi riconoscimenti di pubblico e di critica.
Il repertorio è quello degli anni ruggenti del jazz tradizionale di New Orleans e il dixieland del 1910, 1920 e 1930.
sabato 26 novembre – ore 21.00
Teatro Lirico – via Cavallari, 2 – Magenta
ingresso: euro 8,00
Martha J. e Francesco Chebat Quartetto – concerto
Dance your Way to Heaven
con Martha J. (voce), Francesco Chebat (pianoforte), Roberto Piccolo (contrabbasso) e Tony Arco (batteria)
E’ il live dell’ultimo cd, pubblicato nel 2010, Dance your Way to Heaven, con brani originali scritti da Martha J. e Francesco Chebat.
In questo album vengono abbandonate le atmosfere, i ritmi e le melodie del jazz tradizionale per esplorare differenti mondi creativi e sperimentare nuove vie sonore. A testimonianza di ciò si trovano evidenti richiami alla commistione di generi della band britannica Pentangle, alle sperimentazioni della cantautrice canadese Joni Mitchell, mischiati con elementi che ricordano, negli impasti sonori, il jazz fusion dei Return to Forever di Chick Corea fino a suggestioni melodiche che riportano ai Depeche Mode.
Undici pezzi inediti che compongono la ricca e variegata tracklist di questo cd, tutti composti da Francesco Chebat su testi della stessa Martha J.
Oltre ai titoli dell’album, lo spettacolo presenta anche brani di altri autori (jazz standards, Joni Mitchell…) che hanno ispirato la storia musicale di Martha J. (fissata nei precedenti cd) e che hanno sicuramente influenzato il lavoro per questo ultimo album.
domenica 27 novembre – ore 16.00
piazza Liberazione – Magenta
Maxentia Brass Band – Street Parade
formazione
Stefano Barbaglia (clarinetto), Fausto Oldani (sax alto), Massimo Losa (sax tenore), Giancarlo Mariani e Pietro Sala (trombe), Daniele Zanenga e Mauro Sanna (tromboni), Giorgio Tosatti (banjo), Fiorenzo Gualandris (sousaphone), Andrea Garanzini (rullante), Angelo Lovati (cassa)
Formazione attiva nell’ambito del jazz tradizionale dal 1988, attinge per la sua formazione ai musicisti della Maxentia Big Band che si sono specializzati nei generi più “storici” del jazz, dallo stile New Orleans al dixieland che propone, sul modello americano, in Street Parade.
domenica 27 novembre – ore 21.00
Teatro Lirico – via Cavallari, 2 – Magenta
ingresso: euro 8,00
Trovesi-Coscia-Bertoli Trio – concerto
In cerca di cibo
con Gianluigi Trovesi (clarinetto e sax), Gianni Coscia (fisarmonica) e Stefano Bertoli (batteria e percussioni)
Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia hanno spaziato, individualmente, attraverso molti linguaggi musicali, ma In cerca di cibo è in primo luogo una celebrazione delle “radici”. Trovesi e Coscia sono amici da lungo tempo e la musica che suonano riprende in esame i suoni che erano nell’aria all’epoca della loro giovinezza. E’ una musica filtrata dalla nostalgia e dalla memoria così come dalla saggia esperienza del mondo acquisita lungo il cammino. A volte è profondamente sentimentale, a volte gioiosamente ironica. All’interno di questo paesaggio sonoro “Django” del Modern Jazz Quartet viene riconsegnata alle sue radici popolari europee con un sorprendente richiamo finale all’antica melodia ebraica di Dona Dona.
abbonamento per i tre concerti: 15,00 euro
prevendita abbonamenti:
biglietteria Teatro Lirico martedì e giovedì ore 10-12 / 17-18 e sabato ore 10-12
per informazioni: 02.97003255
prenotazione on-line su: www.teatroliricomagenta.it