di BIANCA MARIA SEZZATINI
Dott. Rossini, perché è certo che per combattere soprappeso, obesità, diabete e depressione occorre una alleanza fra scienza e natura?
Sappiamo che per avere una buona salute è necessario fare regolarmente esercizio fisico e consumare alimenti sani seguendo una dieta bilanciata ed equilibrata.
Eppure la nostra dieta comprende alimenti processati, ricca di grassi e zuccheri; la frutta e la verdura, ad esempio, contengono pesticidi, mentre il pollo e la carne contengono ormoni e antibiotici. Ingerendo questi alimenti assorbiamo sostanze tossiche che, sommate alla contaminazione e allo stress, a lungo andare, si ripercuotono sulla nostra salute e, di conseguenza, sulla qualità della vita. Per questo è importante l’integrazione alimentare, per equilibrare la mancanza di alcuni supplementi nutritivi e dare al nostro organismo ciò di cui necessita per funzionare adeguatamente.
Può sembrare strano che un unico supplemento alimentare abbia il potenziale per aiutare a combattere o regredire un gran numero di malattie, ma non è tanto strano quando comprendiamo che molte malattie condividono la stessa causa: l’ossidazione e l’infiammazione cronica.
L’ossidazione è il prodotto dei radicali liberi, ossia sostanze pericolose che produciamo e alle quali siamo continuamente esposti e che hanno il potere sufficiente per danneggiare le nostre cellule e il nostro DNA.
L’infiammazione, soprattutto quella cronica, è la risposta del nostro organismo ai molteplici attacchi che subiscono le nostre cellule. Questo danno può essere impedito soltanto se si consuma regolarmente una quantità adeguata di potenti antiossidanti.
Il supplemento nutritivo ideale per evitare malattie e allo stesso tempo lottare contro di esse deve contenere tanti antiossidanti naturali così come sostanze capaci di agire sull’infiammazione cronica.
Ci sono studi e ricerche in merito e quali i risultati?
Durante gli ultimi trent’anni, rinomati scienziati, ricercatori e università di tutto il mondo, si sono dedicati a studiare perché il sorprendente frutto del Mangostano sia così efficace contro la lotta ad alcune malattie e nel recupero della salute in generale, mediante la lotta all’ossidazione e all’infiammazione cronica giungendo alla conclusione – con lavori sia in vitro che in vivo – che delle sostanze presenti in esso, denominati Xantoni (nel Mangostano ce ne sono 43) hanno la capacità di intervenire, per l’appunto, sul processo infiammatorio cronico mediante il blocco di sostanze responsabili dell’infiammazione cronica.
Esiste un forte legame tra obesità, infiammazione cronica, resistenza della cellula all’insulina e diabete?
Si, ed è per questo motivo che il prodotto TRIAXAN, prodotto a base di Mangostano (contiene 43 diversi Xantoni) può rappresentare un’interessante aiuto in patologie quali: soprappeso, obesità e diabete che vedono nell’infiammazione cronica un ostacolo al miglioramento del peso e del diabete.
Parlare di sovrappeso ed obesità e limitarsi a definirli un problema di chi “mangia troppo” è riduttivo e profondamente errato e, talvolta, è inconcludente pensare di risolvere semplicemente il problema con una dieta ipocalorica standard. E’ l’infiammazione cronica che determina un rallentamento del metabolismo con riduzione del consumo delle calorie che non consumate, si trasformano in altro adipe, innescando un circolo vizioso. Quindi, è fondamentale ridurre l’infiammazione cronica se vogliamo ridurre il peso e riattivare il nostro metabolismo.
Relativamente al problema sovrappeso ed obesità, gioca un ruolo importante anche il controllo della fame. A tal proposito, alcuni studi eseguiti in Germania, suggeriscono che le erbe che contengono Xantoni, ( il Mangostano ne contiene 43) bioflavonoidi, flavonoidi, proantocianidine e glicoli, tutte sostanze contenute nel Mangostano, fungono da antidepressivi e regolatori della fame perchè sono inibitori dell’attività monoammina ossidasi A e B che a sua volta elimina l’eccesso di noradrenalina e serotonina neuro-somatica. Questo si traduce con un potente effetto sulla fame e come antidepressivo.
Qual’è il rapporto fra il diabete e il Mangostano?
Spesso si è riscontrata una “insulino-resistenza” nelle persone con adiposità viscerale, cioè un alto grado di tessuto adiposo sotto la parete addominale.
L’insulino-resistenza determina una riduzione nel consumo di insulina e quindi aumento della glicemia. Ecco perché l’infiammazione cronica deve essere controllata con uno stile di vita sano, un’alimentazione ricercata e l’integrazione di un prodotto come il TRIAXAN a base di Mangostano, ricco di 43 diversi tipi di Xantoni, dove centinaia di ricerche hanno dimostrato che i Xantoni ottenuti dall’intero Mangostano possiedono delle proprietà medicinali e attività biologiche molto importanti: antiossidante, antinfiammatoria, antitumorale, antiallergica, antibatterica, antivirale, fungicida, ecc.
Possiamo concludere, gentile dottor Rossini affermando che soltanto da questa “alleanza” fra “scienza e natura” si potrà combattere il sovrappeso, l’obesità, il diabete e la depressione?
Senz’altro!