di CineAngel
Viaggio interiore nei rimpianti e nei ricordi, nelle gioie e nei dolori e nella vita e nella morte di una famiglia del Texas con un padre amorevole ma autoritario ed una madre liberty e leggera, che si sconvolge alla morte di uno dei tre figli. Toccherà al primo ripercorrere tutte le tappe di questa vita in un’odissea di immagini, di riflessioni perfino mistiche, di elementi primi ed assolutamente spersonalizzati di ciascuna vita. Terrence Mallick realizza un film che sembra ispirarsi alle profonde riflessioni delle pellicole di Ingmar Bergman e soprattutto ad Antichrist di Lars Von Trier ma al contrario, laddove la salvazione non arriva attraverso la perversione e la perdizione ma in un cammino intriso di bellezza, perfino eccessiva e quindi inconcepibile.
Non ci sono elementi materiali, il lavoro, il successo, le persone…Tutto è etereo, sovradimensionale. Strano che sia uscito in piena estate un film che vale le sere d’inverno, in solitudine, per chi ha voglia di pensare e di porsi domande che però non otterranno risposta se non dallo spettatore. Bellissima l’interpretazione di Jessica Chastain, un po’ vuota e a disagio quella di Pitt, emblematica ed astrusa, come sempre, quella del grande Sean Penn. Non vi stancate nel primo tempo e non ostinatevi a voler capire, il film, un po’ come la vita, non va capito, ma vissuto al di là della storia che lo sottende, come si guarda un albero, al di là della sua storia.
Un capolavoro? No, ma sicuramente un’idea molto originale, difficile ed apprezzabile.
Valutazione: 3 angeli e mezzo
Rintracciabilità: media sul web da megavideo a videoweed ma non ne apprezzerete le stupende immagini.