La manifestazione di musica, teatro e danza ha come filo conduttore per la sua ventiduesima edizione la fiaba. I grandi direttori d’orchestra Riccardo Muti, Claudio Abbado e Zubin Meta tra i nomi del ricco cartellone
Dal 7 giugno al 9 luglio, prenderà il via la ventiduesima edizione del Ravenna Festival,. Con il titolo di “Fabula in Festival”, la rassegna s’inoltrerà nel mondo della fiaba delineandone tutti i suoi aspetti, a partire da quella classica della tradizione popolareper passare da quella d’autore scritta dal massone Emanuel Schikaneder per il confratello Wolfang Amadeus Mozart, a tutti nota come Il flauto magico, e arrivare alle forme della contemporaneità. Le favole prenderanno vita attraverso la danza, la musica, il teatro e i racconti di viaggio.
Ad inaugurare il Festival sarà Cinderella, portata in scena al Teatro Alighieri dall’8 al 12 giugno dal grande coreografo regista britannico Matthew Bourne, su musiche di Prokofiev. Dopo questa vicenda d’amore che splende nel devastante scenario di una Londra sconvolta dai bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale, andrà in scena dal 30 giugno al 3 luglio The magic flute – Impempe Yomlingo, ambientato dal regista Mark Dornford-May in Sudafrica.
Il Teatro Alighieri, dal 24 al 26 giugno, Riccardo Muti dirigerà, nell’ambito del progetto pluriennale della “Scuola napoletana”, I due Figaro,o sia il soggetto di una commedia produzione firmata dal regista Emilio Sagi, con scene di Daniel Bianco e costumi di Jesus Ruiz, realizzato con il partner del Salzburger Festspiele e del Teatro Real de Madrid.
Il Ravenna Festival ha anche invitato alcuni scrittori italiani a confrontarsi con la fiaba, tra cui Michele Mari, con la musicista jazz Rita Marcotulli, il 12 giugno al Rocca Brancaleone; nella stessa sede, il 20 giugno, sarà la volta di Marcello Fois, in compagnia dei musicisti Gavino Murgia, Antonello Salis e Paolo Angeli. In programma, anche un evento che celebra “l’incontro” tra Dante e Gianni Rodari.
Sarà Claudio Abbado, il 7 giugno, presso il Palazzo Mauro De André, ad aprire la sezione dedicata alla musica sinfonica, con l’Orchestra Mozart. In omaggio a Malher, nel centenario della scomparsa del compositore boemo, si terranno due concerti che vedranno Kant Nagano, il 19 giugno alla direzione del Munchner Philharmoniker, e Zubin Meta, il 29 giugno, sul podio dell’Orchestra del Palau de les Arts “Reina Sofia” de Valencia. Il 18 giugno, il direttore finlandese Esa-Pekka Salonen dirigerà la Philharmonia Orchestra, mentre sarà Riccardo Muti a chiudere il Festival con il concerto tradizionale con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che due giorni dopo sarà a Nairobi per le “Vie dell’a micizia”. La Cherubini avrà un posto di primo piano nelle celebrazioni del bicentenario della nascita di Franz Liszt, con Michele Campanella nel doppio ruolo di direttore e pianista.
Spazio anche alla danza, con un evento di primo piano che si terrà l’11 giugno, con Wayne Mc Gregor, cui è stata affidata la cura della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra del 2012. Il 15 e il 16 giungo sarà invece l’occasione per vedere in scena al Teatro Alighieri i sedici ballerini del Nederlands Dans Theatr II con le coreografie di Jiri Kylìan e Ohad Naharin.
Ancora, il 10 giugno, sarà rappresentato lo spettacolo CorpOmbra. Indonesia, Creazione per sei corpi, sei sagome… e ombre, realizzato dalla Compagnia Artemis Danza dopo la sua residenza in Indonesia.
Nel segno della tragedia greca, sarà lo spettacolo intitolato Le Troiane di Micha van Hoecke, che andrà in scena il 6 luglio al Teatro Alighieri. L’appuntamento con la danza classica si terrà, invece, il 2 luglio al Palazzo Mauro De André, con un gala affidato alla Wiener Staatsballett.
Per un incontro tra l’Africa e le fiabe, Palazzo San Giacomo Russi ospiterà, invece, alcuni appuntamenti di interesse con gli Staff Benda Bilili, il 25 giugno, una band di musicisti di strada che rappresentano l’A frica urbana malandata ma di estrema energia vitale, e Seun Kuti, ultimo figlio di Fela Anikulapo Kuti, nonché il più noto musicista africano, il 26 giugno. Con lo spettacolo teatrale intitolato Nessuno può coprire l’ombra del Takku Ligey Théatre, che arriva dal villaggio di Diol Kadd, in Senegal e che vedrà ben presto trasformarsi il palco del Teatro Rasi in un cortile africano.
Il 28 giugno, al Teatro Rasi, andrà in scena lo spettacolo ispirato al libro del giornalista-viaggiatore Paolo Rumiz, musicato da Sasha Karlic, intitolato Gerusalemme perduta, un viaggio a ritroso attraverso i luoghi della cristianità in Oriente. Con un omaggio a Lawrence d’Arabia, Fanny & Alexander presenteranno a teatro il primo “episodio”: T.E.L., “dispositivo per comunicazioni utopiche” (Artificerie Almagià, in scena l’8 e il 9 luglio).
Dal 7 giugno all’8 luglio, in Piazza San Francesco si svolgerà un “Evento per arpa eolia”, che vedrà protagonista Luigi Berardi. Ancora, tra le proposte più originali, è in programma la seconda edizione del “Concerto trekking” (Fattoria Guiccioli, Mandriole, 17 giugno) sulle tracce di Anita e Giuseppe Garibaldi, nei luoghi ai bordi delle valli in cui morì Anita.
Il Festival s’interesserà anche di epica, narrazione, pastourelles, in vari appuntamenti, che andranno dal Cantico dei Cantici di Cantica Symphonia ai madrigali sull’Orlando Furioso, fino a Le jeu de Robin et de Marion dell’ultimo deitrovieri Adam de la Halle con l’Ensemble Micrologus e alle fiabe novecentesche narrate da Arnold Schonberg nel Pierrot Lunaire per finire con Luciano Berio.
Il 14 giugno nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe, avrà luogo il concerto del sassofonista Jan Garbarek, con l’ensemble vocale dell’Hilliard Ensemble. Il 16 giugno, al Teatro Rasi, sarà rappresentato uno spettacolo multimediale concepito da Simone Sorini e David Monacchi sul grande matematico del Rinascimento Luca Pacioli, intitolato De Divina Proportione, in un mélange di musica sacra e profana, antica e contemporanea, pensiero speculativo e misure del corpo. Il 28 giugno, presso la Basilica di San Vitale, Mauro Valli eseguirà l’integrale delle sonate per violino, su violoncello piccolo, di Angelo Berardi da Sant’Agata Feltria, compositore del Seicento.
Nel corso di tre giornate, dal 21 al 23 giugno, presso i Chiostri della Biblioteca Classense, si svolgerà un focus sul musicista olandese Ernst Reijseger, che ha composto la colonna sonora per L’ignoto spazio profondo e Cave of Forgotten Dreams delregista Werner Herzog.
Diversi, infine, gli appuntamenti dedicati ai ragazzi di ogni età, che vedranno protagonista l’Accademia Perduta.