La BIT (Borsa Internazionale del turismo) celebra una nuova categoria di viaggiatori con il “Socialmedia e turismo 2.0”, a cui prenderà parte Bruno Preda, Country Manager Atrapalo Italia (500.000 accessi nell’ultimo anno e una crescita del 100%), Vittorio Deotto di TripAdvisor e Luca Colombo (Facebook Italia). Un workshop durante il quale si indagheranno, attraverso l’intervento degli esperti, l’influenza che i new media hanno sulla nostra vita e come stanno rivoluzionando il settore turistico.
Una figura di viggiatore “fai da te” che nasce proprio dalla diffusione sempre maggiore dei new media, che soprattutto in Italia si impone con numeri significativi. Il numero degli utenti internet in Italia ha, infatti, subito un incremento nell’ultimo anno del 7,9% rispetto al 2009, arrivando a toccare quota 33,4 milioni (Dati Audiweb dicembre 2010). Il settore dell’ecommerce a fine 2010 ha raggiunto, secondo l’osservatorio del Politecnico di Milano, i 6,5 miliardi di Euro con una crescita del 15% e gli acquirenti online in Italia sono oggi 8 milioni, spinti anche da tutti quei siti in cui le persone entrano alla ricerca di relazione, informazione e svago e poi acquisiscono una dimestichezza tale da superare il divario tecnologico e quindi anche la sfiducia nel mezzo. L’identikit del nuovo viaggiatore.
Identikit del “turista fai da te”
Da uno studio condotto da Atrapalo condotto su 500.000 utenti italiani si delinea l’identikit del turista del III millennio. Un nuovo viaggiatore che ha sempre meno tempo per organizzare il viaggio con largo anticipo (47%), preferisce risparmiare andando in cerca di offerte last minute (25%) ed è indeciso fino alla fine sulla destinazione da scegliere (22%). Ecco che negli ultimi 12 mesi in molti hanno fatto più di un acquisto on line (67%), il 13% del campione si è limitato ad un solo acquisto, mentre c’è chi continua a non fidarsi di fare acquisti online (5%). Un trend che tende sempre più ad aumentare dato che il 34,1% degli internauti dichiara che acquisterà sempre più sul web, rispetto ad un 15,9% che invece rimane ancorato al tradizionale viaggio organizzato in agenzia.