Altro che Duomo, panettone e tram

I simboli del natale milanese diventano l’happy hour, il brunch e Via Monte Napoleone. Il “Visitatore Natalizio” colpito dalle nuove tendenze più che dai classici simboli della città

Milano, grazie alle sue 850 strutture ricettive attive sul territorio (Dati Camera di Commercio 2010), durante il periodo natalizio rappresenta un vero e proprio crocevia di viaggiatori. Ma cosa cerca il “visitatore natalizio” nel capoluogo lombardo? Piuttosto che il valore storico-culturale (26%), ad attrarre e a colpire il turista sono le vie dello shopping (64%) e le nuove tendenze da provare (55%). Ed ecco che, dunque, la “giornata del turista natalizio” al mattino si trascorre tra negozi e boutique (63%) e locali trendy (55%), mentre nel pomeriggio spiccano i tipici mercatini da un lato (45%) e le occasioni di shopping dall’altro (43%). Se un tempo, infatti, i simboli di Milano a Natale erano il Duomo (55%), il panettone (47%) e il caratteristico tram (29%), oggi le parole d’ordine tra i turisti sono via Monte Napoleone (58%) e i food-fenomeni brunch (51%), il pranzo-colazione conviviale in stile americano, etnico o all’italiana con gli immancabili pancakes, le cesar’s salad e il Nescafé, e l’happy hour (49%), l’oramai tradizionale appuntamento dopo-lavoro o pre-serata milanese.

È quanto emerge da uno studio realizzato da Meta Comunicazione, dal titolo “Natale a Milano”, condotto su 4.300 visitatori milanesi, tra gente di passaggio, turisti e lavoratori (italiani e stranieri), attraverso un monitoraggio on-line sui più importanti social network e blog sul turismo, cui è stato chiesto cosa mettono in valigia alla fine del loro natale milanese e quali i simboli della città.

Da luogo senza anima dopo poche ore dall’arrivo, Milano si trasforma in città piena di sorprese, fino a divenire alla fine del soggiorno il posto in cui i visitatori si trasferirebbero per tutta la vita

Ma i turisti quanto tempo si fermano e per quale motivo scelgono Milano? Da chi preferisce la toccata e fuga trascorrendo nella capitale meneghina appena due giorni, magari un fine settimana (33%), a chi al contrario decide di soffermarsi per 3/4 giorni (39%), fino ai più convinti che organizzano una settimana completa per “scoprire tutto quello che c’è da fare” (27%). In generale, ad emergere è un turista a Milano incuriosito dalle mille iniziative offerte dalla città, che la rendono unica ai suoi occhi (61%) e sempre alla ricerca dicose particolari da fare” (45%) che vadano fuori dagli standard abitudinari.

A primo impatto, però, Milano tradisce le aspettative dei turisti che la giudicano invivibile (29%) e senza anima (23%). Ma la percezione cambia drasticamente alla fine del loro soggiorno: da chi la definisce una città particolare e unica” (37%), a chi la reputa “in grado di accontentare ogni richiesta” (35%). Non mancano, infine, gli “innamoramenti”: sono infatti ben tre su dieci a dichiarare con entusiasmo “mi trasferirei immediatamente a Milano” (27%).

Mattina shopping, pranzo brunch e pomeriggio tra mercatini e happy hour: ecco la giornata del turista a Milano. E tra i simboli della città via Monte Napoleone batte il Duomo, mentre il brunch e l’happy hour sono più ricercati del panettone

La giornata tipo del “turista natalizio” a Milano comincia al mattino tra le vie del centro al grido di “devo saccheggiare i negozi alla moda” (55%) o “non vedo l’ora di andare in Via Monte Napoleone” (58%), mentre i monumenti rappresentano una priorità solo per il 26%: se il 39% degli intervistati ammette di guardarli di sfuggita “durante il passeggio”, sono molti coloro che affermano “non voglio perdere troppo tempo per visitarli” (41%). Anche il momento del pranzo si rivela essere l’occasione ideale per provare qualcosa di “davvero milanese”: a spiccare sono dunque i locali più alternativi e innovatori che propongono il brunch all’italiana” (51%), il nuovo modo di intendere la tavola portato in città nei primi anni ’90 da Nescafé, e che hanno la meglio sulle classiche trattorie (47%) o i ristoranti/pizzerie (36%). Appena uno su cinque, invece, preferisce “prendere quello che capita prima” (19%) magari in una rosticceria o in un fast-food.

Nel pomeriggio, poi, trovano molto più spazio le iniziative in giro per la città: dai mercatini in centro (39%) alle fiere nei padiglioni milanesi (37%). Il tutto senza tralasciare lo shopping che, in ogni occasione, rende speciale il soggiorno a Milano (43%). In serata, infine, a spopolare è l’happy hour (49%), scelto da molti in quanto “si beve qualcosa e poi si continua la serata in qualche altro locale” (29%) e “si cena e si beve in un clima tranquillo e festoso” (33%), anche se non manca chi poi conclude la giornata in un ristorante (41%) o in una discoteca (23%).

Per i turisti a Milano l’emblema della città sono via Monte Napoleone, il Duomo e i fenomeni di tendenza come il brunch e l’happy hour che battono il panettone, storico simbolo cittadino

Ma quali sono i simboli indimenticabili del soggiorno milanese? Nonostante la sontuosità e la bellezza del Duomo permanga tra i luoghi emblematici della città (55%), i turisti sembrano preferire le vie della moda come l’eccezionale via Monte Napoleone (58%) mentre “La Scala del Calcio”, lo stadio Giuseppe Meazza (46%), riscuote più successo del teatro alla scala (43%). Tra le curiosità più ricercate dai turisti e in grado di rendere unica la propria vacanza nel capoluogo lombardo a sorpresa spiccano i fenomeni gastronomici come il “Brunch Nescafé” (51%) e l’happy hour (49%) che, rimanendo in tema cibo, battono uno degli storici simboli di Milano, ovvero il panettone (47%). Agli ultimi posti della top ten degli emblemi meneghini i tram (29%), in queste festività natalizie adornati di luci che li rendono ancor più caratteristici, “La Rinascente” (15%), lo store più storico e modaiolo, e il caratteristico “ghisa”, il vigile urbano milanese (11%).

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