L’Illusionista di Chomet

di ELISA CASADEI

Parigi, Londra, Scozia occidentale, Edimburgo. In questi luoghi Sylvain Chomet ci fa viaggiare insieme all’ Illusionista nel suo secondo lungometraggio animato.
Dopo Ritorno a Belleville, per cui è stato candidato all’ Oscar, il regista francese si dimostra sempre più capace di evocare storie, paesaggi, sensazioni del passato, solo come gli autori dei grandi classici d’animazione hanno saputo fare.
Chi si aspetta effetti speciali, animazioni 3d e trame mozzafiato rimarrà deluso. La storia dell’Illusionista, scritta da Tati e raccontataci da Chomet, è delicata, è pura poesia. E’ uno di quei film che non mostrano, non sottolineano, ma evocano, risvegliano una facoltà umana che oggi è sempre più addormentata: l’immaginazione.

Nella metà degli anni ’50 proprio quando la tv fa il suo avvento e i gruppi rock appaiono per la prima volta sulla scena, l’Illusionista vede diminuire e poi sparire il suo pubblico. Per sopravvivere si trova costretto a viaggiare e trovare occupazioni non alla sua altezza. E’ proprio in uno di questi viaggi che incontra Alice, una ragazzina dolce e innocente che crede ancora nella magia. Ma Alice un giorno conosce l’amore e cresce …

La sceneggiatura, scritta tra il 1956 e il 1959, è rimasta sepolta per 50 anni negli archivi del Centre National de la Cinématographie di Parigi, catalogata come “Film Tati nº 4”. Sophie Tatischeff, unica figlia del grande regista e attore francese, ha affidato a Chomet l’incarico di renderla cinema.
Chomet che ha sempre pensato all’animazione come “musica delle immagini”, assolve il compito con rispetto ed efficacia. Il risultato è una favola elegante, che riesce a trasmettere emozioni grazie a musiche avvolgenti e a bellissime immagini.

Se l’Illusionista alla fine sembra dirci che la magia in realtà non esiste questo piccolo capolavoro, quasi privo di dialoghi, è dimostrazione del contrario.

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

©2013 LiberalCafe'. All rights reserved.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma - n.228/6 luglio 2011

Creative Commons License

Immagini, contenuti e marchi citati in queste pagine sono copyright dei rispettivi proprietari.
Se qualcuno, vantando diritti su immagini e/o testi qui pubblicati, avesse qualcosa in contrario alla pubblicazione, può scriverci per richiederne la pronta rimozione.