Quali lavori fai?

di THOMAS MARGONI

Sì, si potrebbe porre così, e senza ironia alcuna, la domanda a una qualunque delle donne che hanno partecipato ad un sondaggio commissionato dalla Camera di Commercio di Milano, e che ha dato un risultato solo in parte sorprendente.

Risulta infatti che la somma delle ore impiegate dalle signore in questione per lavorare in ufficio, parlare al telefono, cucinare, sbrigare i lavori domestici, stare con i figli ed occuparsi della famiglia, svolgere altre mansioni come il fare la spesa al supermercato, dia un totale di 27. Ossia più di una giornata “reale”.
E c’è da crederci, visto che gli ultimi anni hanno visto aumentare notevolmente le occupazioni ‘in contemporanea’, e le donne sono di certo più abili degli uomini nel saperle combinare l’una con l’altra.

Intanto, si deve sottolineare come nell’era tecnologica in cui viviamo, e specialmente con i tempi compressi che ci troviamo ad affrontare nostro malgrado, riuscire a svolgere più di una mansione in contemporanea è quasi una necessità forzata, e gli stessi reclutatori di personale considerano importantissima questa qualità. La cosa fa un po’ sorridere, pensando alla diversità dei ritmi di vita anche solo del mondo di 25 anni fa, quando la “velocità” certo era pù bassa.

La donna è abituata, giustamente o no è un altro discorso, a dover riuscire giocoforza a smaltire i lavori domestici e la cura della famiglia, prima di potere pensare liberamente alla propria professione. V’è da dire che se questa non è una scelta libera, è a mio avviso da condannare. insomma, largo alle donne che vogliono affermarsi sul lavoro, avranno pur ben gli stessi diritti dei colleghi maschi, no? Ma chi invece ha marito e figli, si trova a fronteggiare un cumulo di impegni assolutamente notevolissimo, e lo fa bene. lo fa bene perchè secoli di abitudine a gestire la casa e le difficoltà che ciò implica hanno reso la donna erfetta nel sapersi organizzare, nel saper gestire con intelligenza il proprio tempo e le proprie energie, nel sapere distinguere fra questioni primarie e altre di secondo piano.

L’uomo questa abitudine non ce l’ha, e quindi non si trova ‘allenato’ nel compiere le stesse cose, e rischia l’esaurimento nervoso. Giustamente, il lavoro di casalinga è già di per se stesso difficilissimo. Ma c’è di più: le donne riescono a fare tutte queste cose con amore e dedizione, e riescono a trarre positività e ad esprimerla, senza quindi perdere il controllo dei propri nervi e a creare tensione in famiglia.

Poche volte però gli uomini sanno riconoscere questa straordinaria abilità delle signore, che rendono la loro vita più facile e comoda senza chiedere nulla in cambio. fa pensare anche il cumulo di ore che si diceva: 27 è davvero una cifra enorme, che lascia sorpresi solo coloro che non hanno mai riflettuto seriamente anche solo vedendo la propria madre al lavoro, e magari hanno anche avuto da ridire qualche volta. Certe capacità, lo msi deve ammettere senza tema, le donne le hanno sviluppate molto più dei maschi, e il riuscire a svolgere bene più mansioni minsieme è anche indice di spiccata intelligenza e lucidità, che sfata quindi anche i pregiudizi di chicredeva ancora le donne confusionarie e prive della parte per così dire ‘razionale’ dell’agire. No, cari signori, è vero il contrario, e in realtà lo sapevamo già.

Ma la prova scientifica ora suffraga quanto già conosciuto, fornendo valenza ufficiale alle giuste rivendicazioni che le donne fanno quando (e accade ancora molto spesso, purtroppo) si vedono discriminate e non valorizzate per quanto meritano. E lo meritano con i fatti, non con le parole…

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