Un ossimoro in lambretta

Patrizia Carrano ci regala qui una serie di racconti sulla vita “intima” o personale di Giorgio Manganelli, negli ultimi anni della sua vita a Roma. Dai pomeriggi consumati in autobus in lunghi e inutili viaggi tra un capolinea e l’altro, all’intelligenza applicata alla scelta del vino per la giusta pietanza. Dalla fuga da Milano ai vari traslochi nei diversi e “ostili” appartamenti romani. Dall’amicizia mai vissuta con Federico Fellini al profondo confronto intellettuale con Piero Citati. Uno dei più significativi scrittori italiani del Novecento, raccontato attraverso storie di profonda e apparentemente inutile quotidianità.

Patrizia Carrano, prima scrittrice e poi sceneggiatrice tra le più apprezzate nella fiction televisiva italiana, negli anni ottanta e novanta ha pubblicato libri con grandissimo successo di pubblico come La Magnani (Rizzoli 1982); Baciami stupido (Rizzoli 1984); L’età crudele (Mondatori 1995); A lettere di fuoco (Mondadori 1999) e Illuminata (Mondadori 2000). Le sue opere sono tradotte in quattro lingue. Oggi vive e lavora a Roma.

Persino prendendo un autobus che lo riporti al punto di partenza sul finire del pomeriggio, l’appartamento in cui abita non smette di risultargli un territorio estraneo. Qui, dove i libri sono stati sistemati nell’ordine previsto da una solerte ditta di traslochi specializzata nello scomporre e ricomporre vaste e monumentali librerie, gli è necessario erigere fortilizi non soltanto mentali: in effetti non ha ancora mai alzato la serranda della portafinestra che introduce al piccolo terrazzo coperto dove, incongruamente, è sistemato un tavolino con delle sedie.

LA COLLANA – PICCOLA BIBLIOTECA DI LETTERATURA INUTILE

L’energia intellettuale che da sempre caratterizza la città di Svevo, Saba, Bazlen e Stuparich, per una nuova editoria di cultura, intel­ligente e attenta alle esigenze dei lettori più raffinati. 

La Italosvevo rinasce con una nuova collana di volumetti intelligenti e anticonvenzionali per contenere quel­la letteratura, di grande tradizione italiana, che non appartiene alla narrativa e difficilmente trova spazio nelle case editrici. Volumi di piccolo formato molto cura­ti nella veste grafica, copertina in brossura su carta di pregio con lunghe bandelle, ri­legatura filo refe, tagli laterali in tonso. Con questo nuovo progetto editoriale Italosvevo vuole catalizzare l’energia culturale che nasce dalla storica tradizione letteraria di Trieste e che tuttora ne fa una delle città più attive e ferventi, per esportarla in tutto il Paese. Il progetto della Italosvevo, rilevata Alberto Gaffi, la cui direzione editoriale è affidata a Giovanni Nucci, è di andare a cogliere questo fermento là dove storicamente è sempre, con una produzione letteraria particolarmente vivida, colta, intelligente e raffinata. Con un occhio di riguardo alla realtà triestina, pubblicando però indistintamente autori italiani e, se necessario, stranieri.

La collana «Piccola biblioteca di letteratura inutile» si muoverà negli spazi del reportage, delle divagazioni letterarie, divertissement, pamphlet, testi di letteratura filosofica o di saggistica dissacrante, brevi scritti morali. Nel segno della riflessione e della critica, dall’attenzione e dell’intelligenza, del sarcasmo e dell’ironia. La grafica curata da Maurizio Ceccato è moderna pur seguendo i dettami della grafica editoriale di più chiara tradizione.  I primi due volumi usciti sono stati Trittico di Hans Tuzzi e Piccolo dizionario delle malattie letterarie di Marco Rossari.

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