Terza Sinfonia di Mahler

La Terza Sinfonia di Mahler con la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fisher, il Chor des Bayerischen Rundfunks, il Coro voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala e la solista Gerhild Romberger 

Organico numerosissimo con l’orchestra ospite della stagione 2015-2016, due cori e voce solista per il capolavoro Mahleriano, tra magniloquenza orchestrale e intimità cameristica

Ancora un appuntamento musicale imperdibile per la stagione della Filarmonica della Scala: lunedì 14 marzo alle ore 20 il direttore Iván Fischer torna a Milano per dirigere la sua Budapest Festival Orchestra, compagine ospite della stagione 2015-2016, e il Chor des Bayerischen Rundfunks, nella Sinfonia n. 3 in re minore di Gustav Mahler, con la partecipazione del Coro voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala e della solista Gerhild Romberger.

Ogni anno la Filarmonica ospita un’importante orchestra internazionale: la Budapest Festival Orchestra, grazie al lavoro del suo direttore e fondatore Iván Fischer, è da tempo sinonimo di eccellenza artistica soprattutto per l’esecuzione delle Sinfonie di Mahler, delle quali ha in corso una serie di registrazioni discografiche particolarmente apprezzate. Tra le blasonate orchestre europee, la giovane Budapest Festival Orchestra, come la Filarmonica con poco più di trent’anni di attività, ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto rilievo, tanto che la rivista londinese Gramophone le ha attribuito il nono posto nell’elenco delle venti migliori orchestre del mondo. Apprezzata al Teatro alla Scala per il Festival delle Orchestre Internazionali in occasione di Expo, lo scorso agosto, la Budapest torna in Italia per la stagione Filarmonica con la colossale Terza Sinfonia, incredibile, caleidoscopica cosmogonia, traduzione di una personalissima visione dell’universo di Gustav Mahler.

 L’ultima esecuzione della Sinfonia n. 3 di Mahler con la Filarmonica alla Scala risale al 2006 con Gustavo Dudamel. Prima di allora l’aveva diretta Giuseppe Sinopoli nel 1997, Zubin Metha nel 1990. Dirigendo la Terza Claudio Abbado aveva tenuto il primo concerto nel 1982, che sanciva la nascita della stagione Filarmonica.

 

Lunedi 14 Marzo ore 20, Concerto

Teatro alla Scala

 

Budapest Festival Orchestra

Chor des Bayerischen Rundfunks

Iván Fischer, direttore

Gerhild Romberger, contralto

Coro voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Diretto da Bruno Casoni

 

Gustav Mahler

Sinfonia n. 3 in re minore

 

 Informazioni

 I biglietti sono in vendita sul sito www.geticket.it a partire da un mese prima. Eventuali rimanenze saranno in vendita dal giovedì precedente il concerto presso l’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 fino ad esaurimento.

Prezzi: Posto unico Platea € 105,00; Palco € 85,00/65,00; I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00; Ingressi € 5,00.

 

 Il programma

Tra le Sinfonie inserite regolarmente nei programmi dei concerti di tutto il mondo, la Sinfonia n. 3 di Mahler è la più lunga di tutte. Un’opera colossale, una sorta di sterminata confessione intima divisa in 6 capitoli. Mahler incominciò a lavorare alla Terza Sinfonia nell’estate del 1895, venendone a capo nell’agosto del 1896 nell’amata villeggiatura di Steinbach sull’Attersee: la prima esecuzione fu tuttavia ritardata fino al 1902, direttore lo stesso Mahler, a Krefeld, al festival della “Società musicale tedesca”. È opera gemella della Seconda Sinfonia, non solo per i riferimenti al mondo poetico del “Wunderhorn” (comuni anche alla Quarta Sinfonia), ma soprattutto per le dimensioni gigantesche e il pathos dei significati extramusicali; con la Terza, Mahler intese delineare una sorta di cosmogonia, un grande “poema musicale che abbraccia tutti gli stadi dello sviluppo in ordine progressivo”, procedendo a gradini dalla natura inanimata alla vita vegetale, a quella degli animali, all’uomo, fino agli angeli e all’amore di Dio. Alla prima esecuzione, l’ascoltatore era confortato dal seguente programma, che Mahler fece sparire al momento della pubblicazione: “I. Pan si sveglia: arriva l’estate; II. Ciò che i fiori del prato mi dicono; III. Ciò che mi dicono gli animali del bosco; IV. Che cosa mi racconta la notte (l’uomo); V. Che cosa mi raccontano le campane del mattino (gli angeli); VI. Quello che l’amore (Dio) mi racconta”.

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