MARTINA CECCO
Già Liberalcafé si era preso in carico di discutere, i lettori lo ricorderanno, di reality show e di modernità partecipativa, quella dinamica cioè per cui persone con vite normalissime, grazie a l’una o l’altra trasmissione arrivano in pochissimo tempo ad un livello estremo di notorietà, senza però essere famosi e senza avere alle spalle un team che li possa supportare una volta che la fama comincia a venire meno.
Come è di regola non se ne fa dunque una critica nel merito del concetto, ogni persona ha il diritto di scegliere dove vuole andare e che cosa intende fare per, si spera, migliorare la propria situazione e darsi da fare per emergere dall’anonimato. C’è chi punta sulla quantità e chi punta sulla qualità, potremmo dire, quindi chi preferisce essere conosciuto da tutti, anche se per meriti relativamente meno profondi e chi invece preferisce essere conosciuto nel proprio ambiente e percorrere diverse strade, magari con più fatica ma più continuità.
Ne parliamo invece per via di una denuncia mediatica che ha colpito molto gli amanti delle trasmissioni talent, o meglio in questo caso dei reality e che riguarda il Grande Fratello. Lo sapevate che nel mondo, tra le diverse edizioni, ben 11 concorrenti hanno tentato il suicidio dopo la trasmissione, per motivi legati all’insuccesso, altrettanti sono caduti in depressione e solo in Italia sono poco meno di una decina le persone che dopo il GF sono riuscite a entrare a far parte del mondo dello spettacolo?
Non si vuole qui andare a vedere caso per caso le situazioni e le vite degli ex concorrenti: per farvi una idea di quello che “hanno combinato” dopo la trasmissione possiamo sfruttare YouTube, il portale che fedelmente mette in luce le notizie tutte o quasi, che interessano di più i naviganti, dove si trovano centinaia di interviste fatte agli ex concorrenti del GF, che mettono in luce le devastanti conseguenze di una popolarità improvvisa e non meritata. Nella maggior parte dei casi queste persone, svegliatesi dal loro sogno, hanno avuto immensa difficoltà a tornare alla vita di prima, questo ha dell’incredibile.
Vogliamo cercare di capire alcune delle motivazioni che stanno alla base di così particolari effetti devastanti di una trasmissione televisiva su una persona comune, che partecipa in linea di massima a un gioco, che può dare una vittoria o può dare una sconfitta.
Le aspettative: la gamma delle emozioni che un essere umano può provare, più o meno profondamente, non ha un vero e proprio limite oggettivo, se non quello che la stessa persona riesce a imporsi. Entrare al GF con le aspettative di cambiare positivamente la propria vita è quasi d’obbligo, ma se questo si traduce in diventare un personaggio televisivo, un artista, una persona stimata e amata, fare milioni di euro e tanta carriera, è bene dire che non è così. Il GF è e resta un gioco, non è dunque una scorciatoia per la carriera. Lo hanno oramai visto tutti i concorrenti che ci sono passati: la cruna dell’ago è molto più sottile di quanto si possa immaginare.
Lo stile nella casa: i concorrenti possono scegliere come comportarsi, come condividere la propria esperienza personale, come vendersi al pubblico. Nella migliore delle ipotesi è sempre più delicato chi ha cercato di proteggere la propria vita, cercando di svelare solo quello che può essere utile a farsi riconoscere, senza mettere alla berlina il privato, per un sogno che magari non sarà nulla di ciò che si pensa. Chi è riuscito a darsi un tono, uno stile, una maniera di fare, vendendosi nel migliore dei modi, ha anche avuto riscontro ed è stato riconosciuto, nonostante lo spirito del GF tendenzialmente istighi a essere umanamente fragili e a perdere il controllo sulla propria esperienza, per contaminarla con forse troppa spontaneità, che i concorrenti pagano a caro prezzo.
La razionalità nella uscita: parecchi concorrenti si sono giocati quel poco di notorietà acquisita proprio alla uscita dalla casa. Chi aveva il dente avvelenato e si è perso in improbabili recite da critico televisivo, chi ha acquisito improvvisamente lo status di VIP e ha perso letteralmente la testa, magari spendendo tutto ciò che aveva, chi invece si è perso tra serate e trasmissioni televisivi per poi precipitare velocissimamente nel dimenticatoio.
Proprio questo accade: la caduta nel dimenticatoio, non si può vivere nel GF per sempre, questo devono avere pensato i depressi, che non hanno ottenuto nessuna scrittura di contratto per il mondo dello spettacolo, chi si è tolto la vita, perché se la era giocata e ha perso, chi infine non è più riuscito a mettersi in moto in nessuna direzione e si è seduto a contemplare il Messia, che purtroppo è arrivato per pochissimi, non certo per tutti.
Morale della favola: giovani, datevi da fare. Non importa come si arriva ad essere riconosciuti e come si arriva ad essere noti, ma per fare carriera nel mondo dello spettacolo o per fare dei soldi nella vita, ogni piccola risorsa va conservata e rispettata. Se volete la carriera, finito il GF, mettetevi a lavorare in proprio, presenziate le serate, ma prendete in mano le vostre scelte, da subito. Se volete fare soldi, mettetevi immediatamente in carica, per investire tutto in qualcosa di utile e di concreto .. ma specialmente, appena usciti dalla casa, cogliete la occasione per vivere al meglio quello che vi piace, senza lasciarvi contagiare né da chi vi esalta, né da chi vi deprime, perché l’equilibrio è fatto di energia positiva e di energia negativa. Servono entrambe.