Storie di brunch

Dall’incontro tra la giovane star italiana dei fornelli Simone Rugiati e Nescafé, il caffè lungo emblema del brunch, nasce il libro “Storie di Brunch”. Un’avventura in 7 storie del fenomeno gastronomico più rivoluzionario degli ultimi anni.

Un cooking-reportage di storie e ricette, di vita e ingredienti. Un libro-viaggio realizzato con la penna e i fornelli da Simone Rugiati, chef televisivo sempre più affermato, che ha voluto raccontare lo stile di vita più rivoluzionario e modaiolo degli ultimi anni: il brunch. Introdotto in Italia da Nescafé ai primi degli anni ’90 il brunch, simbolo di convivialità e leggerezza che intorno alla “Red Mug” (la tazza più famosa al mondo) ha costruito una vera e propria generazione metropolitana sempre più numerosa e composita, è ormai un fenomeno di costume che ha cambiato le abitudini nelle domeniche di molti italiani. E il titolo “Storie di Brunch”, edito da Rizzoli, non poteva che essere il manifesto stesso del suo contenuto: sette gruppi di persone, sette stili di vita e modi diversi di intendere la convivialità di cui il brunch è emblema, sette storie costruite ognuna intorno ad un diverso modo d’intendere questa esperienza. Il tutto accompagnato da foto reportage d’autore e da esclusive ricette, che permetteranno agli amanti del “fenomeno” di poter creare il proprio momento insieme ad amici e parenti anche fra le pareti domestiche.

“Ho capito lo spirito del brunch a soli sei anni – dice Simone Rugiati – grazie alla mia tata Gigliola che mi coinvolse nella preparazione di un pranzo speciale e, forse, è proprio grazie a lei che oggi sono qui a scrivere un libro dedicato ai diversi modi di fare brunch, diversi perchè tanti sono gli stili di vita di chi vi partecipa. In queste pagine ne propongo sette, ognuno con il suo menù e con ricette pensate e preparate per stupire e per sognare. Proprio così, perché per me il brunch non è solo un modo di mangiare ma piuttosto una filosofia, un mix di divertimento, scoperta e libertà”.

Storie di Brunch è l’omaggio di Nescafé al brunch italiano, ormai da tanti anni due realtà indissolubili – dichiara Carlo Oldani, Marketing Manager Nescafé – un libro che nasce per raccontare sette domeniche speciali di sette gruppi di persone che hanno aperto le loro case, accogliendo amici e ospiti. Il tutto scandito dalla passione dello chef Simone Rugiati che, per ciascuno di loro, ha preparato un menù diverso, ma anche dal fil rouge della Red Mug e di Nescafé, il caffè lungo da assaporare sorso dopo sorso. Perché il brunch, proprio come Nescafé, è esattamente questo: la possibilità di ritagliarsi un pò di tempo libero da costrizioni, il gusto di rallentare, di sovvertire le regole, almeno una volta alla settimana, concedendosi al piacere della condivisione”.

“Il brunch è l’emblema della mutazione alimentare del cittadino globale. Un rito creato per dare nuovi ritmi alla nostra vita individuale e collettiva, introducendo cadenze e liturgie sociali che incarnino lo spirito del presente – sostiene l’antropologo Marino Niola dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – anche la presentazione dei cibi non obbedisce alla successione tradizionale, che nella cucina italiana è talmente imperativa da diventare un decalogo. Antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, dolce. Nel brunch dolce e salato, bibite e caffè arrivano insieme, con una simultaneità orizzontale da labirinto alimentare, da ipertesto gastronomico. A farne un rito d’oggi è proprio la sua capacità di dirci qualcosa di profondo su noi stessi, di mostrarci ciò che stiamo per diventare.”

Storie di Brunch, sia che si parli di ricette sia che si raccontino le esperienze dei suoi protagonisti, è vissuto dall’inizio alla fine a ritmo di brunch. Tanti amici che si incontrano ma anche nuovi che si aggiungono perché vivere questo rito significa anche creare relazioni, imparare ad aggiungere un posto a tavola, riscoprendo il piacere di saper accogliere anche un ospite a sorpresa. Per questo in ognuno dei sette brunch ce n’è sempre uno che arriva con la sua ricetta del cuore e la voglia di fare gruppo. Protagoniste, naturalmente, le storie di gente comune ma anche le ricette che di queste storie sono l’emblema, in un percorso che accosta dolce e salato, caldo e freddo, primo e contorno in quella che è ormai per tutti la più piacevole sintesi di colazione e pranzo (breakfast+lunch), anche attraverso nuovi riti del cucinare.

Non c’è però da aspettarsi solo torte salate, frittate e pancakes perché i piatti pensati da Simone Rugiati prevedono una diversa brunch philosophy per ogni gruppo. Dalle ricette della nonna o della cucina povera di una volta, reinterpretate per un pranzo della domenica informale dei “Family&Friends” (Polpette al sugo, Galletto Croccante, Lasagne e Crostata), all’esplosione della natura in bocca con il brunch vegetariano delle amiche “Green Chic” (Insalata di Orzo, Gazpacho di Pomodoro, Penne Integrali e Torta di carote). Si passa poi dal brunch che celebra l’eccellenza del cibo, con prodotti provenienti da zone d’elezione, perché per i “Neo Esteti” il loro brunch deve stupire (Roll di Bufala e Gamberi, Boccone del Re, Tonno con Burrata e Porcini e Spaghetti all’Astice), a quello sostanzioso ed energetico ma anche sano e leggero dei “Runners” dove è la carne a fare da padrona. Per loro Rugiati ha pensato a Rollè di Carpaccio Marinato, Arrosticini di Pollo, Mega Bruschetta e Controfiletto Marinato con finale di Tagliata di Ananas.

Se, metaforicamente, il brunch è come una canzone da cantare a più voci, questa diventa la filosofia che accompagna il menù dei “Music&Food”, pensato come a una serie di cover gastronomiche, vere e proprie interpretazioni dello chef di pezzi classici della cucina (Prosciutto e Melone, Cappuccino di Polpo e Patate, Crick Crack di Ceci). “Vivere Slow”, oltre a rappresentare un traguardo per molti che oggi vogliono dilatare il presente e riempirlo di piccole e grandi gioie, è anche il nome che identifica il sesto gruppo che privilegia il contatto con la natura e ama vivere un brunch genuino, come il sapore del cibo che producono. Per loro niente spesa e solo ricette della tradizione contadina toscana, dai toni decisamente lenti: Uovo Cremoso su Bruschetta di Lardo, Panzella, Spaghetti Aglio Olio e Peperoncino, Cipollata Delicata, Cantucci e Pesche al Vino. Ultimi ma non ultimi i “Networkers” che si siedono a tavola dopo una settimana di ritmi frenetici. Abbandonati social network e iPad, anche per loro sta per cominciare il brunch ma c’è da scommettere che con ogni certezza finirà su Facebook. I piatti a loro dedicati seguono la rapidità che caratterizza il loro modo di vivere e pensare, quindi ricette semplici da realizzare che, in alcuni casi, non richiedono nemmeno l’utilizzo dei fornelli: Taralli e Brie, Calamari Arricciati, Raviolo di Bresaola, Caci e Pepi e Amaretti.

Un libro dedicato, dunque, al brunch quale momento per tutti, adulti e bambini. Storie di Brunch racconta proprio quelle di gente comune, con le loro emozioni e i loro segreti, con le loro esperienze e la loro autenticità, anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica in grado di cogliere i colori e le sfumature che sfuggirebbero alla scrittura da sola. Un compito difficile, quello di parlare attraverso le immagini, che è stato affidato a Malena Mazza, fotografa e regista affermata, che ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive, servizi di moda e campagne pubblicitarie.

Storie di Brunch, edito da Rizzoli, sarà disponibile nelle migliori librerie d’Italia a partire dal 27 ottobre 2010 al prezzo di € 26,00.

I 7 TIPI DI STORIE DI BRUNCH

Family & FriendIl brunch unisce le generazioni

Dopo una settimana tra ufficio e scuola, a richiamare i famigliari e gli amici più cari non è più il classico pranzo domenicale ma un brunch dove dimenticare le vecchie regole e poterne inventare di nuove. Durante il brunch la percezione del tempo cambia: diviene dilatato, fluido, una sorta di corrente in cui potersi abbandonare, concendendosi l’assaggio e accostando a tavola sapori altrimenti separati. L’imperativo è “libertà e allegria”: un’energia positiva che si trasmette a tutti. Dai bambini dove il cucinare diventa un gioco ai più grandi che imparano a condividere e scambiarsi emozioni, mangiando le stesse cosa da un unico piatto.

Green ChicIl brunch è amico del pianeta

Uno stile di vita nato negli Stati Uniti, una nuova categoria di ragazze e di donne attente alle tendenze, al design, pronte a cogliere gli stimoli in arrivo da tutto il mondo. Ma soprattutto convinte che una vita “a impatto zero” sia più etica e più gratificante: insomma una nuova generazione di signore “verdi”, capace di mixare impegno e stile, attenzione per l’ambiente e eleganza. Per loro il brunch è il trionfo dell’autenticità dove i sapori veri e pieni delle verdure dell’orto si mescolano alle confidenze intime delle amiche. Cibo sano, biologico, dall’origine certa e certificata, per volersi bene e voler bene al pianeta.

Neo EstetiIl brunch è un mix di stile e gusto

Per tutti coloro che vivono con stile, originali e capaci di osare, in perenne ricerca di nuove tendenze, veri e propri cool hunter di mode e novità, il brunch non può che essere creativo e originale: la tavola giusta per scambiarsi ispirazioni, nuove ricette, scoprire nuovi sapori e dare sale alla vita. Per i Neo Esteti il brunch deve stupire, mescolando gusti, celebrando l’eccellenza del cibo e scoprire accostamenti insoliti.

RunnersIl brunch è un pieno di energia

Correre mette in pace se stessi con il mondo. Lo sa bene il gruppo dei runners per cui la corsa è una irrinunciabile maestra di vita che insegna a fare squadra, a non arrendersi mai, a esercitare la perseveranza e la tenacia sfidando pioggia, freddo e caldo torrido. E la domenica, dopo la corsa, è tempo di brunch all’aria aperta: fondamentale per rimettersi in forze, ma soprattutto un inno alla gioia di stare insieme, dove ognuno porta qualcosa e, tra prosecco e salame, echeggia lo spirito di gruppo che pulsava durante la corsa.

Music & FoodIl brunch è una sinfonia a più voci

Gli amici, la musica, la domenica. Ad unire i musicisti e gli appassionati è un brunch in cui ogni ricetta è una sorpresa e un’emozione pura, come una canzone da cantare a più voci. L’obiettivo è quello di stare assieme in maniera coinvolgente, mettendo tutti a proprio agio. La colonna sonora ideale è eclettica, rilassante e avvolgente: un’ondata di emozioni. Qui le interpretazioni dello chef Rugiati diventano vere e proprie “cover gastronomiche”.

Vivere SlowIl brunch ha il sapore delle cose che si gustano a fondo

Ognuno possiede un luogo dell’anima a cui è destinato e dove poter ritrovare la pace. Per molti, tagliare i ponti con una vita stressante e nei cui ritmi e valori non ci si riconosce più è la soluzione. Ma “vivere slow” significa dilatare il presente, riempirlo di piccole, grandi gioie perché il rispetto per ciò che ci ci rconda è la base fondante per un nuovo modo di vivere, più pieno e armonioso, privilegiando il contatto con la natura, vissuta come dimensione rigenerante. Per loro il brunch è speciale, genuino come il sapore del cibo che producono e dai ritmi rigorosamente lenti. Si cucina insieme, si portano a tavola direttamente le padelle e ognuno si serve da solo: la giornata è lenta, ci si alza da tavola tardi, ma non si andrebbe più via.

NetworkersIl brunch è online

Blackberry, iPad e Netbook: la Generazione 2.0 è sempre connessa, ancor di più la domenica quando vive il brunch in maniera innovativa e tecnologica, cambiando il rapporto con il tempo e le relazioni con gli altri. In totale cooperazione, il presente fagocita il passato e il futuro e le ricette divengono semplici ma sempre molto gustose. Per il dolce, poi, ci si sposta tutti sul divano per agguerrite sfide ai videogame.

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