Sguardi e voci giovani sull’Europa

di CLAUDIANA DI CESARE

La mostra “Sguardi e voci giovani sull’Europa”, ospitata fino al 30 luglio dall’Accademia Reale di Spagna a Roma e allestita nel chiostro cinquecentesco dell’ex convento in piazza San Pietro in Montorio, sarà presto presentata anche in Spagna e in altre città italiane. Il progetto è stato realizzato in maniera congiunta dalle istituzioni culturali spagnole dipendenti dall’Ambasciata a Roma, che hanno lavorato al fine di offrire agli spettatori un’espressione originale degli ideali e degli obiettivi dell’Unione Europea attraverso l’esposizione di 27 immagini e altrettanti testi realizzati da giovani artisti dei paesi membri.
A ciascuna delle 27 nazioni è stato chiesto di selezionare una poesia e una foto, dando come unica indicazione la parola “Europa”, senza altri condizionamenti o vincoli. La risposta ottenuta – interessante, accattivante, variopinta e stimolante – è il risultato di uno sguardo originale e trasversale, di un viaggio artistico e virtuale sugli stati europei, rappresentati nella loro complementarità e nelle reciproche differenze: attraverso le opere dei giovani artisti, flussi emozionali generati da ognuno dei 27 paesi si ricongiungono in un unico nucleo di coesione in cui convivono armonicamente specificità e reciprocità di intenti, identità e legami.

L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e le attuali circostanze socio-economiche internazionali costituiscono la cornice entro cui la Spagna ha svolto la sua presidenza UE: un periodo denso di interesse per la nazione iberica, che si è accostata al proprio semestre di turno con l’intento di apportare un contributo nazionale importante ed incisivo all’Unione nel suo complesso.
In ambito culturale, questa volontà si è tradotta anche nell’organizzazione di una ricca varietà di esposizioni, concerti, incontri, in cui discutere delle radici culturali dell’Europa, delle sue impronte nel mondo e delle tematiche affini.

Oggi, in conseguenza della crisi finanziaria globale, ci troviamo in una fase delicata della storia della costruzione europea. Secondo Luis Calvo Merino, Ambasciatore di Spagna in Italia, è proprio in questo momento che il terreno della nostra cultura “dovrebbe essere innalzato a sostegno e consolidamento dell’ambizioso progetto avviato decenni or sono”. Grazie alla cultura, infatti, i cittadini europei saranno in grado di conoscere meglio i loro rispettivi paesi e “di rinnovare la loro volontà di avanzare verso un’Unione Europea più forte, più solida e con un maggiore protagonismo politico”.

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