I 75 anni della Repubblica Popolare Cinese e la necessità di pace, cooperazione e stabilità mondiale

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In occasione del 75esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, i co-editori dell’associazione Friends of Socialist China, Keith Bennett e Carlos Martinez, hanno curato e dato alle stampe, con la casa editrice britannica, specializzata in testi di cultura socialista e marxista Praxis Press, il saggio People’s China at 75 – The Flag Stays Red”.

Il saggio, presentato a Londra lo scorso 28 settembre, raccoglie gli scritti di studiosi del socialismo cinese degli ultimi 75 anni e ha lo scopo di dare un punto di vista, senza pregiudizi, del socialismo cinese e dei progressi ottenuti dalla Cina in tutti questi decenni.

Il tutto partendo dalla sua fondazione, ovvero dal 1 ottobre 1949, in cui la Cina era una delle società più povere del pianeta.

Una realtà in cui analfabetismo e aspettativa di vita erano fra i più bassi al mondo e che, grazie alle riforme socialiste introdotte dal leader cinese Mao Tse-Tung e, successivamente, grazie ai suoi successori (ricordiamo in particolare i riformatori Zhou Enlai, Hua Guofeng e Deng Xiaoping), sia riuscita, non solo a eliminare analfabetismo e povertà assoluta, ma anche a divenire una potenza mondiale.

I capitoli del saggio, disponibile purtroppo solo in lingua inglese (e acquistabile sul sito della casa editrice a questo link in formato cartaceo: https://redletterspp.com/products/peoples-china-at-75 e a questo in formato digitale: https://redletterspp.com/collections/digital-books/products/peoples-china-at-75-the-flag-stays-red-digital), sono i seguenti:

  • Keith Bennett e Carlos Martinez: comprendere il socialismo con caratteristiche cinesi
  • Ken Hammond: Costruire il socialismo con caratteristiche cinesi
  • Jenny Clegg: La transizione della Cina al socialismo: 1949-1956
  • Andrew Murray: alzarsi in piedi, vivere a lungo, opporsi all’egemonia
  • Cheng Enfu e Chen Jian: l’importanza del raggiungimento da parte della Cina del suo secondo obiettivo del centenario entro il 2049
  • Kenny Coyle: La “fase primaria del socialismo” nel contesto storico
  • Roland Boer: la democrazia socialista della Cina
  • Mick Dunford: Prosperità comune
  • J Sykes: Mao, la Cina e lo sviluppo del marxismo-leninismo
  • Efe Can Gürcan: Costruire il socialismo, costruire la civiltà ecologica
  • Radhika Desai: Finanza paziente: la sfida principale di Pechino al Washington Consensus
  • Carlos Martinez: Come la Cina è sopravvissuta alla fine della Storia

Un saggio certamente interessante, in particolare in quest’epoca storica, in cui la Cina guida non solo l’alleanza dei BRICS, ma è anche leader della diplomazia e della ricerca della stabilità e della pace mondiale.

Si pensi non solo al piano per il cessate il fuoco, redatto dai Ministeri degli Esteri di Cina e Brasile, per quanto concerne il conflitto russo-ucraino, ma anche all’intervento del Ministro degli Esteri cinese Wang Yi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, alla fine del settembre scorso, in cui egli ha ribadito le posizioni di pace e diplomazia anche in Medioriente, affermando : “Per quanto riguarda la Palestina, la Cina è fermamente a fianco dei Paesi arabi. Dobbiamo spingere per la rapida realizzazione di un cessate il fuoco completo e duraturo a Gaza, sostenere la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite e attuare la soluzione dei due Stati, nel tentativo di portare una pace duratura in Medio Oriente”.

Inoltre, ha affermato che “La pace è la cosa più preziosa nel nostro mondo odierno. Potreste chiedervi se esista una via che conduce alla pace. In effetti, la pace è la via. Senza pace, lo sviluppo non si manterrà; senza pace, la cooperazione non può avvenire. Per amore della pace, un singolo raggio di speranza è motivo sufficiente per non arrendersi; la minima possibilità merita uno sforzo centuplicato”.

Il mondo moderno di oggi, sempre più complesso e interconnesso, uscito peraltro da poco da una terribile pandemia e attraversato da violenze e fondamentalismi di ogni genere, ha assoluta necessità di pace, stabilità e cooperazione.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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Nato a Roma nel 1979, è blogger dal 2004 (www.amoreeliberta.blogspot.it). Dal 2000 collabora e ha collaborato con diverse riviste di cultura risorgimentale, esoterica e socialista, oltre che con numerose testate giornalistiche nazionali, fra le quali L'Opinione delle Libertà, La Voce Repubblicana, L'Ideologia Socialista, La Giustizia, Critica Sociale, Olnews, Electomagazine, Nuovo Giornale Nazionale, Liberalcafé. Suoi articoli sono e sono stati tradotti e apprezzati in Francia, Belgio, Serbia e Brasile. Ha pubblicato i saggi "Universo Massonico" (2012); "Ritratti di Donna (2014); "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" (2019); "L'Altra Russia di Eduard Limonov - I giovani proletari del nazionalbolscevismo" (2022) e "Ritratti del Socialismo" (2023)

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