Questo 4 marzo 2024, dalle ore 21 in poi, sul CanaleYouTube del MIB si parlerà della scrittrice italo-cubana Alba De Cespedes.
Alba de Céspedes, scrittrice, poetessa e partigiana italiana del XX secolo. Nata nel 1911 a Roma, proveniente da una famiglia benestante e antifascista, la sua passione per la scrittura si manifestò presto. Nonostante le difficoltà con il regime fascista, il suo romanzo “Nessuno torna indietro” diventò un best seller internazionale. De Céspedes fu attiva nella Resistenza durante la seconda guerra mondiale e fondò la rivista letteraria “Mercurio” nel 1944. La sua vita privata fu caratterizzata da matrimoni difficili.
Dedicò gran parte del suo impegno intellettuale alla scrittura, contribuendo a pubblicazioni come Epoca e La Stampa di Torino. Tra le sue opere significative ci sono “Dalla parte di lei”, “Quaderno proibito”, “Prima e dopo” e “Il rimorso”. Nel 1967 pubblicò “La bambolona” e scrisse in francese “Sans autre lieu que la nuìt” nel 1973.
La sua vita e le sue opere riflettono un impegno politico progressista e una costante ricerca di libertà e giustizia. Nonostante certe etichette di “letteratura rosa”, la sua produzione mirò a un’impronta etica e intellettuale. Alba de Céspedes morì a Parigi nel 1997. La sua biblioteca e le sue carte sono ora depositate presso gli Archivi Riuniti delle Donne a Milano. La scrittrice è stata onorata con il “Premio Letterario Alba de Céspedes” a Cuba.
Alba de Céspedes, oltre a essere nota per la sua attività di scrittrice e partigiana, fu una figura poliedrica e impegnata. Durante la sua carriera, pubblicò non solo romanzi ma anche raccolte di poesie, come “Le ragazze di maggio” del 1970. La sua influenza nel panorama letterario si estese attraverso la fondazione della rivista “Mercurio” nel 1944, che vantava contributi di autori di rilievo come Alberto Moravia ed Ernest Hemingway.
La scrittrice, inoltre, manifestò un marcato impegno politico progressista, evidente anche nelle sue collaborazioni con Epoca e La Stampa di Torino. La sua tematica centrata sulla vita familiare e le sfide delle donne negli anni ’30 e ’40 rivelano uno sguardo critico e impegnato verso la società dell’epoca.
La sua vita personale, caratterizzata da matrimoni complicati, contribuì a plasmare anche molte delle sue opere, che spesso riflettevano esperienze autobiografiche. Il riconoscimento del “Premio Viareggio” nel 1939 e la fondazione del “Premio Letterario Alba de Céspedes” a Cuba testimoniano il suo impatto duraturo nella letteratura e nella cultura.
Infine, la sua decisione di donare la sua biblioteca e le carte agli Archivi Riuniti delle Donne a Milano sottolinea il desiderio di preservare il suo patrimonio culturale e la sua eredità.