AGI – Gli ispettori chiamati a supervisionare sull’utilizzo delle armi a Kiev hanno scoperto che almeno un missile da crociera russo Kh-101, utilizzato in attacchi diffusi contro la capitale ucraina lo scorso 23 novembre, “è stato fabbricato non prima di ottobre”. Lo scrive il New York Times e ciò starebbe a significare che gli ordigni “sono stati fabbricati mesi dopo che l’Occidente aveva imposto sanzioni per privare Mosca dei componenti necessari per fabbricare quelle stesse munizioni”, secondo quanto riferiscono gli esperti.
Tutto ciò autorizza a ritenere che la Russia “abbia continuato a produrre missili moderni e guidati come il Kh-101 trovando il modo di reperire semiconduttori e altro materiale nonostante le sanzioni”. Anche se non si può escludere che potesse “avere scorte significative di componenti prima dell’inizio della guerra”, affermano alcuni ricercatori di Conflict Armament Research, un gruppo indipendente con sede in Gran Bretagna che identifica e rintraccia armi e munizioni utilizzate nelle guerre. Una piccola squadra di loro è arrivata a Kiev poco prima dell’attacco, proprio su invito del servizio di sicurezza ucraino.
Lo stesso gruppo ha poi riferito che nel corso di quattro precedenti ispezioni dal giorno dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio, gli ispettori hanno scoperto che “quasi tutto l’equipaggiamento militare russo che hanno esaminato – come radio crittografate e telemetri laser – è stato costruito con semiconduttori occidentali”.
Ad ogni modo, essi non sono stati in grado di determinare se i resti del Kh-101 che hanno potuto osservare provenissero da missili che hanno raggiunto i loro obiettivi e sono esplosi o se sono stati intercettati in volo e abbattuti. I missili Kh-101 comunque “erano contrassegnati da una sequenza numerica di 13 cifre” e secondo l’opinione degli esperti le prime tre cifre “rappresentano la fabbrica in cui è stato fabbricato il missile”, seguite da un altro codice di tre cifre che “indica quale delle due versioni conosciute del Kh-101 si tratti” e mentre le ultime due “indicano quando è stato fabbricato”. Si ritiene pertanto che la stringa finale di cinque numeri indichi il lotto di produzione e il numero di serie del missile.
Stando all’analisi di Piotr Butowski, giornalista polacco che ha scritto molto sugli aerei da guerra e sulle munizioni militari russe, “le prime tre cifre sono sempre ‘315’ — questo è il codice dell’impianto di produzione”, ha scritto in una e-mail, mentre “i missili Kh-101 sono sviluppati e prodotti dalla società Raduga a Dubna vicino a Mosca”, riferisce il Times, che sottolinea come “un analista dell’intelligence della difesa statunitense abbia affermato che l’analisi di Butowski è coerente con quella del governo su come i produttori di missili russi, compresi i Kh-101, contrassegnano le loro armi.
Il funzionario, non autorizzato a rilasciare dichiarazioni pubbliche, ha tuttavia affermato che si ritiene generalmente che la Russia abbia problemi di scorte di munizioni e che potrebbe utilizzare munizioni più nuove insieme a quelle molto più vecchie.