Nonostante la neutralità costituzionale, il governo maltese ha deciso di aderire all’iniziativa dell’Agenzia europea per la difesa per l’approvvigionamento collaborativo di munizioni all’Ucraina.
La decisione presa dal governo maltese è stata criticata da partiti e movimenti di sinistra, secondo i quali questo atto porterà solo a un’ulteriore escalation della guerra.
Il governo maltese ha fatto riferimento alla riunione del Consiglio degli affari esteri dell’UE in cui erano presenti il ministro degli Esteri maltese Ian Borg e il ministro degli affari interni Byron Camilleri e ha ribadito che Malta continuerà a sostenere il popolo ucraino “principalmente attraverso aiuti umanitari e di altra natura”. La dichiarazione ha messo in luce che “Malta si è unita a diversi altri Stati membri in un’iniziativa guidata dall’Agenzia europea per la difesa al fine di effettuare un acquisto congiunto di vari tipi di munizioni”, aggiungendo che “attraverso questa iniziativa, Malta beneficerà di economie di scala e sicurezza di approvvigionamento per le risorse delle Forze Armate di Malta”.
L’iniziativa è stata progettata specificamente per consentire ai membri neutrali dell’UE di partecipare. Attualmente, l’Agenzia europea per la difesa riunisce tutti gli Stati membri dell’UE ad eccezione della Danimarca, che ha beneficiato di un opt-out.