Barry Goldwater, “Il vero conservatore” è il libro presentato a Lodi Liberale

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Come ha fatto il termine liberalismo a finire incamerato nella sinistra moderata? Ne parla “Il vero conservatore” il libro presentato a Lodi Liberale.

“Non esiste nessuno stato europeo che abbia un successo di capitale maggiore rispetto allo stato più povero americano, che è il Mississippi.” Marco Bassani

Nella 189esima serata di Lodi Liberale di LUNEDÌ 19 settembre è stato presentato il libro di Barry GoldwaterIl vero conservatore”, pubblicato da Pagine, insieme a  Antonio Donno (già Professore di Storia delle relazioni internazionali all’Università del Salento) Luigi Marco Bassani (Professore di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Milano) e Andrea Mancia (Direttore de L’Opinione).

RIPARTITA LA STAGIONE DI PRESENTAZIONE DI LIBRI DELL’ASSOCIAZIONE LODI LIBERALE

“Tornare ai classici è il modo giusto per affrontare i dibattiti pubblici e reagire ai populismi, sovranismi e altre futilità. Lo stesso vale per quanto riguarda i grandi nomi del pensiero liberale. Stasera viene presentato un classico, insieme a un parterre di prestigio, un libro uscito in anteprima l’estate scorsa. Si tratta di una riedizione, il libro in realtà esce in questi giorni: venne scritto nel 1960, da un senatore dell’Arizona, venne dunque tradotto in italiano, quasi subito, dalle edizioni de Il Borghese.” Il presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha introdotto il libro citando la definizione del politico conservatore liberale di Goldwater, celeberrima.

LA STRANA COALIZIONE AMERICANA

“Nell’America dei Liberal socialdemocratici, che ha iniziato il suo percorso negli anni sessanta, la libertà dell’individuo è cominciata ad essere vincolata, dominata. Dopo il sessantotto la visione radical ha estremizzato taluni argomenti, come quelli del partito democratico americano attuale, abbandonando in maniera progressiva i temi economici.” Andrea Mancia ha parlato brevemente delle diverse fasi della politica governativa americana. Il pensiero conservatore – ha detto – dal dopoguerra, è stato un fallimento seriale. Almeno così appare, dalla carrellata breve di personaggi politici che hanno governato fino a George W. Bush.

LA DATA DELLA FONDAZIONE DELLA NATIONAL REVIEW E’ UNA DATA SIMBOLO PER I CONSERVATORI

“Gli intellettuali della Old Right non erano mai mancati nel dopoguerra, ma non c’era una sensibilità complessiva, in questa direzione, tanto che – anche i centri studi – erano in difficoltà nel trovare studenti capaci, intenzionati di prendere parte agli studi di ricerca, anche qualora finanziati con delle borse di studio. La parte politica anti comunista non trovava una parte strutturata, nemmeno a livello di leader politici.”

THE NATIONAL REVIEW

Secondo il professor Andrea Mancia questa rivista, fondata da William Buckley nel 1955, ha trasformato un movimento anomalo di conservatorismi regionali, mescolati in un coacervo confusionale, in un conservatorismo coerente. L’Arizona da quel momento diventa un simbolo per la destra tradizionalista. Il nucleo centrale che spinge Goldwater è composto da circa 4 milioni di persone che lo consegnano alla candidatura.

LA CONFUSIONE DEGLI EUROPEI SULLA POLITICA AMERICANA

“Nella breve introduzione di Massimo Magliaro emerge che, come erede di Almirante, non ha capito molto dell’America.” Il professor Marco Bassani ritiene che l’introduzione non sia all’altezza del saggio.

“Il concetto del conservatore ha comunque avuto una torsione linguistica notevole. All’epoca il termine liberale era vicino al termine conservatore. Ci vogliono molte capriole intellettuali per comprendere una serie di questioni americane. Il liberalismo classico, probabilmente morto nell’800, non ha niente a che fare con l’America. Liberal non può essere tradotto con liberale.” Il professor Bassani spiega che, il percorso politico che attraversa il secolo passato, arriva alla massima confusione terminologica degli anni ’30.

CONSERVATORI, NON CONSERVATORI, SECONDO L’AMERICANO DEGLI ANNI TRENTA

“Usiamo mezzi hamiltoniani per ottenere obiettivi jeffersoniani”: questo motto rappresenta l’emblema della confusione, che si scioglie nella campagna elettorale del 1964. Il termine conservatore, in America, non era gradito, perché i Tories ricordavano vagamente l’aristocrazia inglese e andavano a cozzare con l’ideale dell’uguaglianza tra i cittadini ed un eccessivo paternalismo.

Il termine di liberale venne assorbito completamente in questa nuova definizione.

NELLE DEMOCRAZIE NON POSSONO ESSERVI LIMITAZIONI AI POTERI DI GOVERNO

Dal Costituzionalismo del ‘700 in poi la posizione rispetto alla libertà del governo è notevolmente cambiata, in particolare dalla fine ‘800. Il Congresso e le Assemblee ritenevano che non dovevano esserci grosse limitazioni all’azione del governo. Questo creava una grande discrasia: il capitalismo declinò come ideologia.

“Un dato del ’64 riporta che le prime venti corporation americane avevano ¼ del PIL americano. Nel 2022 le prime 100 imprese americane sono sotto il 2% del PIL americano. Il 95% del big business finanzia il partito democratico, e non si tratta certamente di un fatto dovuto agli alphabet people.” In pratica, la politica americana, è diventata un liberalismo inteso nel senso social democratico, che si è cristallizzato in modo permanente, fondandosi su idee distanti dal liberalismo classico, ma non alla grande tradizione federale americana. Il professor Bassani ha quindi percorso brevemente la storia del pensiero americano liberale e le sue degenerazioni e torsioni a partire dagli anni sessanta in poi.

“Quando Goldwater parla dei conservatori, intende coloro che sono convinti di conservare la tradizione liberale americana nella sua versione originale.” Il professor Bassani ha quindi dato una serie di informazioni concatenate per allertare chi con faciloneria commenta la politica americana dall’Italia, senza conoscerla.

L’UNICO MODO PER ABBASSARE LE SPESE E’ RIDURRE LE ATTIVITA’ CHE SONO SUPERFLUE

“In quel momento il libro di Goldwater, pubblicato nel 1962, ha rappresentato certamente una frattura nella Old Right americana. Le elezioni successive furono una prova importantissima per il partito Repubblicano: Goldwater perse in maniera massiccia, anche se giornalisti come George Will sostennero la tesi che, nel tempo, le idee sono state riconosciute con l’arrivo di Reagan alla Casa Bianca.

GOLDWATER, THE MAN, COME LO DEFINIRONO

Le origini di Goldwater sono polacche, anche se la sua vita è legata all’Arizona. Egli era convinto che servissero delle idee per la nuova destra.” Secondo Antonio Donno, Goldwater era tendenzialmente convinto che la condizione di isolazionismo e di minorità politica di una certa destra, decaduta, superata, fosse insopportabile. Il decennio “rosso” del New deal aveva devastato la Old right, era iniziata la Guerra Fredda, il problema era grave e queste idee isolazionistiche erano controproducenti, se si voleva far continuare ad esistere il Partito repubblicano.

L’OPPOSIZIONE DRASTICA AL COMUNISMO

“La nuova vecchia destra, invece di essere isolazionista, doveva intervenire potentemente nella politica americana per sostenere la lotta al comunismo a tutti i livelli. Il suo conservatorismo era interventista e non era in linea con la vecchia tradizione americana.” Antonio Donno parla di come l’idea del nostro autore cozzasse con l’idea generale degli americani: egli voleva affrontare il comunismo con una posizione chiara e sicura, con la creazione di un margine forte per difendersi dal comunismo sovietico. Naturalmente questa idea era devoluta a fermare la diffusione del comunismo nel mondo, perché non ci fosse il rischio che la politica americana diventasse una spalla del comunismo.

OBBLIGATI A IMPERARE PER FERMARE L’IMPERO ROSSO

“Le idee sono molto precise: portare gli Stati Uniti ad essere un attore internazionale, fondamentale. La coscienza del conservatore resta un impegno profondo: esprime l’idea che il containment passivante deve essere superato. La lotta al comunismo doveva essere fatta attraverso alleanze forti, un riarmo massiccio, specialmente a livello nucleare, per porre l’Unione sovietica in una posizione di debolezza.”

Il professor Antonio Donno ha terminato il suo lungo intervento riassumendo la posizione in politica estera degli Stati Uniti d’America: contro le dittature balcanizzanti; il necessario riarmo nucleare: per lo sviluppo economico.

IL CAPITOLO MANCANTE (IN ITALIANO) SUI DIRITTI DELLO STATO

Nell’edizione italiana di questo libro manca un capitolo: quello sui DIRITTI degli stati, che era stato già eliminato nell’edizione de Il Borghese.

LINK AL CAPITOLO QUI

The conscience of a conservative : Goldwater, Barry M. (Barry Morris), 1909-1998 : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive

Il capitolo era Fondamentale. Sono poi stati eliminati altri passaggi. Servirebbe un’edizione completa anche di questi capitoli, che parlano dell’amore per l’Arizona, di Phoenix, della sua storia, dello Stato. Questo capitolo – ha detto Donno -eliminato perché ritenuto non inerente l’Europa, in realtà è fondamentale.

MC

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