Iraq: un possibile nuovo Afghanistan?

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Iraq: un possibile nuovo Afghanistan?  il 20 ottobre 2021  Orario di inizio 20:30

Modera Pejman Abdolmohammadi – Ricercatore Dipartimento di Lettere e Filosofia e Scuola di Studi Internazionali

Intervengono

Luca Costa

Laureato in Giurisprudenza a Trento, lavora per alcuni anni in azienda come assistente amministrativo-legale. Il caso ha voluto poi che mi trovasse a lavorare in ambito internazionale, come Consulente Legale in ambito militare/NATO (Albania 2005, Nasiriyah/Iraq 2006), quindi come esperto del Ministero degli Esteri. Dal 2007 pertanto si occupa di assistenza e formazione nel settore giustizia-legale-sicurezza in missioni bilaterali (Nasiriyah, 2007-2010) ed UE (Baghdad 2010-2012, Bamyan-Kabul-Herat 2012-2014) ed è stato osservatore OSCE nel conflitto in Donbass/Ucraina (2014-2019) dove seguiva anche affari politico-economici e, trasferitosi nell’ovest, si occupava di reporting. Dal febbraio 2019 è tornato a Baghdad come Reporting Officer della missione EUAM Iraq. Praticava mountain bike e tennis. Quando torna in Italia faccio lunghe camminate in montagna, passeggiate col cane e qualche giro in bicicletta, soprattutto nell’Alto Garda.

 

Pietro Scartezzini

Laureato in Giurisprudenza a Trento nel 2013, ha poi conseguito nel 2015 un LL.M in Diritto internazionale e diritti umani presso l’Università di Tilburg, nei Paesi Bassi, grazie anche al finanziamento dell’Università di Trento (premio di merito). Dopo alcune esperienze di volontariato e tirocini presso ONG (Save the Children) e organizzazioni internazionali (OHCHR e CoE), nel 2017, per un anno ha vissuto a Panay, un’isola delle Filippine centrali, dove ha svolto il ruolo di coordinamento tra Caritas Italiana, la finanziatrice di vari progetti di emergenza e sviluppo, e le Caritas Locali, le vere implementatrici degli stessi. Nel 2018, per alcuni mesi ha collaborato alla stesura di progetti emergenziali (in Mali, Uganda e Bosnia Erzegovina) con Ipsia del Trentino. Da fine 2018 per quasi due anni, invece, è stato coordinatore di alcuni progetti di sviluppo (istruzione, sicurezza alimentare, agribusiness i temi principali) ad Alito, nel remoto nord dell’Uganda con la ONG piacentina Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, presente nel paese da quasi mezzo secolo e con attualmente una ventina di progetti (acqua, agricoltura, sanità, diritti dei popoli indigeni, dei rifugiati, delle donne, dei minori ecc.) in corso. Dal 2020, è a Baghdad capo progetto per la Fondazione Giovanni Paolo II che rappresenta nel paese. Il progetto biennale, finanziato da AICS, è incentrato sulla tutela delle minoranze, sul fornire un aiuto concreto nell’inserimento lavorativo a giovani disoccupati, sul fornire un supporto psicologico alle vittime di violenza di genere e di conflitti, e sull’introdurre il concetto di diritti umani nelle scuole. Il progetto ha come area di svolgimento il governatorato di Baghdad e come partner locali la Caritas Iraq e la Latin Community. E’ appassionato di viaggi culturali e naturalistici, popolazioni indigene, montagna, sport, fotografia, geografia e geopolitica.

 

Francesca Vigagni

Dopo essersi laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli studi di Firenze con una tesi in diritto penale internazionale, ha conseguito un Master di secondo livello in Peacebuilding and Conflict Management alla Scuola di Studi Internazionali presso l’Università di Trento. Dal 2008 lavora presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR/UNHCR), occupandosi principalmente di programmi di protezione e coordinazione umanitaria. Ha svolto programmi di protezione dell’infanzia per rifugiati birmani in Thailandia; ha lavorato su programmi di ritorno e reintegrazione delle minoranze in Kosovo (2009-2013); nel nord del Libano, tra il 2013 e il 2015, ha coordinato la risposta di protezione durante l’emergenza e l’arrivo di refugiati siriani; ha supervisionato programmi di monitoraggio di protezione dei civili, (re)integrazione e coordinazione civile-militare e programmi di Asset Based Community Development nel Nord e Nordest Afghanistan tra il 2015 e il 2017; nel governorato di Erbil (Kurdistan Iracheno) ha supervisionato programmi di protezione per rifugiati siriani e iraniani e sfollati interni iracheni e svolto attività di coordinazione di assistenza umanitaria a livello nazionale fino a fine 2019. Dal 2020 lavora in Camerun da dove svolgo il lavoro di Government Liaison Officer per il Gabon, la Guinea Equatoriale e Sao Tome e Principe con l’obiettivo principale di portare i tre paesi alla ratificazione di alcuni trattati internazionali e al rafforzamento dello spazio di protezione per rifugiati, sfollati interni e apolidi. Quando non lavora, adora leggere, cucinare e passare piu’ tempo possibile con il bimbo di due anni e il marito.

“Iraq: un possibile nuovo Afghanistan?” (google.com)

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