Oltre che leader del movimento di opposizione al governo liberal-conservatore di Putin “Per un Nuovo Socialismo”.
Platoshkin, dal giugno 2020, è accusato – dalle autorità del suo Paese – di aver fomentato rivolte di piazza – anche attraverso il suo canale YouTube, che vanta circa 595.000 iscritti – ed è attualmente ancora agli arresti domiciliari.
In sua difesa si sono levate – nei giorni scorsi – le proteste dei deputati del Partito Comunista della Federazione Russa, i quali hanno affermato, in un comunicato, che “Le accuse non reggono, visto che non c’è stata una sola azione di protesta, per non parlare di alcuna violazione della sicurezza pubblica o danni alla proprietà. I tentativi di etichettare l’ex diplomatico come un estremista di Youtube sono ancora più ridicoli. Il Paese si pronuncia apertamente contro il procedimento penale illegale, definendo il caso contro di lui apertamente politico e l’imputato stesso un prigioniero di coscienza. Deputati e personaggi pubblici hanno chiesto e continuano a chiedere l’immediato rilascio di Platoshkin”.
I parlamentari comunisti ritengono che il “caso Platoshkin” sia l’ennesimo atto di persecuzione politica contro i rappresentanti del Partito Comunista della Federazione Russa.
Nikolai Platoshkin, classe 1965, ha fondato, nel 2019, il movimento politico “Per un Nuovo Socialismo”, che intende ripristinare in Russia una forma di socialismo rinnovato, attraverso mezzi legali e pacifici, mantenendo forme di proprietà privata, nazionalizzando i settori chiave dell’economia e promuovendo la libertà di parola e di associazione.
Nel 2019 Platoshkin è stato candidato dal Partito Comunista della Federazione Russa a deputato alle elezioni supplettive alla Duma di Stato (Parlamento russo), nel Territorio di Khabarovsk, pur sconfitto dal candidato del Partito Liberal Democratico di Zhirinovsky, arrivando secondo e conquistando il 24,5% dei consensi. La sua campagna elettorale ha ad ogni modo impressionato positivamente persino Zhirinovksy.
Anche il Memorial Human Rights Center e Amnesty International hanno riconosciuto a Nikolay Platoshkin lo status di prigioniero di coscienza e, per la sua scarcerazione, si sono espressi anche i nazionalbolscevichi de “L’Altra Russia di Eduard Limonov”, con dei picchetti dimostrativi nella città di Vologda.
Luca Bagatin