Sulle tracce di grandi alpinisti, pastori e pensatori

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Una settima giornata di Festival che vede protagonista il grande alpinismo di ieri e di oggi: al mattino un ricordo dell’indimenticabile Cesare Maestri, nel pomeriggio la consegna del Premio “Chiodo d’oro” SOSAT e la proiezione al Multisala Modena del film “My Upside Down World” con la climber Angelika Rainer. In serata la Diretta di Montagna con Hervé Barmasse che ospita Nives Meroi e Romano Benet.

 

Nel corso della giornata spazio anche ai temi dell’agricoltura di montagna e degli alpeggi, con una serie di appuntamenti tra tradizione e innovazione: la mattina il Caffè Scientifico sull’applicazione di IoT e Blockchain nell’agricoltura sostenibile, nel pomeriggio la proiezione di “Diga” con protagonista una famiglia di pastori transumanti e “Paesaggi del cibo” del regista roveretano Michele Trentini.

 

Si chiude alle 20.00 con l’Anteprima di “The Trouble with Nature”: protagonista uno dei principali architetti del pensiero moderno, Edmund Burke.

 

Eventi e Incontri

 

La sveglia suona presto in questo giovedì di Festival: già alle 8.30 si ci infila gli scarponi per lo Story Trekking sul Monte Stivo con la Guida Alpina Silvia Loreggian, a cura di Donne di Montagna. L’evento è già sold out.

 

Alle 10.30 appuntamento con il Caffè Scientifico, in diretta su Radio Dolomiti, nel quale Raffaele Giaffreda discuterà di Tecnologie innovative per l’incentivazione delle pratiche sostenibili in agricoltura, in particolare dell’applicazione di IoT e blockchain per tracciare processi di produzione primaria nei campi e incentivare pratiche agricole rispettose dell’ambiente. L’evento è in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler.

 

A Palazzo Roccabruna alle 11.00, in diretta sul sito web e sul canale YouTube del Festival, Ricordando Cesare, una cerimonia in ricordo dell’indimenticabile Cesare Maestri con l’affetto, il sorriso e gli aneddoti dei suoi amici, ripercorrendo alcuni momenti di vita di uno dei più grandi protagonisti della storia dell’alpinismo.

 

La rubrica Emozioni tra le pagine alle ore 11.30 in diretta su Radio Dolomiti chiude gli appuntamenti della mattinata con la presentazione del libro Memorie della foresta (Bottega Errante Edizioni): interverrà l’autore Damir Karakaš, finalista del Premio ITAS del Libro di Montagna.

 

Nel pomeriggio alle 17.30 tradizionale appuntamento con Cordate del futuro, promosso e trasmesso in diretta dai canali social della SOSAT, con la consegna del Chiodo d’oro, premio assegnato ad un alpinista trentino portatore dei principi alla base della nascita della SOSAT.

 

Alle 18.00 secondo appuntamento di giornata con la rubrica Emozioni tra le pagine : in live streaming da Palazzo Roccabruna sarà presentato il libro Ussita. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti (Edizioni Ediciclo): Lorenzo Carpanè, coordinatore del Premio ITAS di cui il libro è uno dei finalisti, dialogherà con l’autrice. L’evento è in diretta sul sito web, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Trento Film Festival.

 

Chiude gli eventi di giornata alle 21.00 l’appuntamento con Le Dirette di Montagna di Hervé Barmasse dal titolo Le grandi sfide che uniscono, che vedrà come ospiti gli alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, una coppia capace non solo di scalare quattordici ottomila senza ossigeno, ma anche di entrare in totale simbiosi con la montagna, parlandone la lingua, amandola e rispettandola.  L’evento è realizzato in collaborazione con Montura.

 

Programma Multisala Modena di Trento

 

La programmazione cinematografica inizia in Sala 2 alle 15.15 con due film in Concorso: Aletsch Negative (Laurence Bonvin, Svizzera / 2019 / 11′), un viaggio al centro del ghiacciaio più lungo e ampio delle Alpi, e Chaddr – A River Between Us (Minsu Park, Germania / 2020 /88′) che racconta la storia una ragazza di 17 anni, Stanzin, e dei grandi cambiamenti che il suo villaggio natale nel cuore dell’Himalaya, in Kashmir, sta affrontando.

Alle 15.30 in Sala 3, sempre per la sezione Concorso, Mundo (Ana Edwards, Cile / 2020 / 19′) che racconta della comunità Aymara, cui appartiene l’anziana pastora Matilde, che vive da tempo sugli altipiani lungo le frontiere di Cile, Bolivia, Perù e Argentina. Dopo le campagne di evangelizzazione spagnola, gli Aymara credono nel cielo piuttosto che nella Terra: il mondo naturale, un tempo venerato, è ora considerato come un luogo minaccioso dominato dal diavolo. A seguire, Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto (Aldo Gugolz, Svizzera / 2020 / 82′), la storia complicata di Fabiano, erede della piccola azienda agricola del padre, in una valle isolata della Svizzera meridionale, tra difficoltà personali, economiche e fragili equilibri familiari.

In Sala 1 alle 15.30 due proiezioni di Destinazione…Groenlandia: Ella e l’ultimo cacciatore (Fabio Pasini, Italia / 2021 / 27′) in cui Ella, 10 anni, deve rimandare un viaggio nella Groenlandia orientale con il padre. Costretto a casa, rovista tra filmati, fotografie e diari, ripercorrendo i viaggi degli ultimi vent’anni dei suoi famigliari al piccolo villaggio di Isortoq. A seguire, Eskimo Diva (Lene Stæhr, Danimarca / 2015 / 63’), storia del giovane Nuka, che vive con una speciale missione: essere il precursore della nuova Groenlandia, più aperta e progressista.

 

Le proiezioni del pomeriggio continuano in Sala 2 alle 17.15 con due documentari in Concorso, Icemeltland Park (Liliana Colombo, Italia, Regno Unito / 2020 / 40′) che racconta lo scioglimento dei ghiacciai, il cambiamento climatico e l’attitudine della gente riguardo a questo “spettacolo” attraverso alcuni filmati amatoriali, e Holy Bread (Rahim Zabihi, Iran / 2020 / 54′) che documenta il lavoro estremamente pericoloso dei “kulbar” curdi, lavoratori che cercano di mantenere le loro famiglie trasportando merci attraverso il confine iraniano portando i loro carichi lungo sentieri di montagna rocciosi, ripidi e scivolosi a causa della neve o del caldo torrido.

Alle 17.45 in Sala 3, sempre per la sezione Concorso, Here I Am, Again (Polly Guentcheva, Bulgaria / 2021 / 102′) in cui l’alpinista Boyan Petrov, appena un mese dopo essere stato investito da un’auto, inizia il recupero, e la lunga preparazione per inseguire il suo sogno: scalare tutti e quattordici gli ottomila, senza ossigeno supplementare. Sopravvissuto per tre volte al cancro, ne ha saliti 10 su 14, e ora è il momento del gigante del mondo: l’Everest.

Sempre alle 17.45, ma stavolta in Sala 1, triplo appuntamento con Orizzonti vicini. Si parte con Troiane (Stefano Santamato, Italia / 2020 / 16′) che racconta la devastazione della tempesta Vaia e il viaggio di quattrocento tronchi abbattuti che vengono recuperati e partono per il Teatro Greco di Siracusa, dove, protagonisti della scena, diventano muti testimoni di entrambe le tragedie. A seguire, Paesaggi del cibo (Michele Trentini, Andrea Colbacchini, Italia / 2021 / 30′), un documentario che mette in primo piano alcune pratiche agroalimentari strettamente legate alla cura del territorio e alla sua biodiversità, dando spazio a chi ha scelto di produrre cibo di qualità, in modo sostenibile e su piccola scala. Saranno presenti in sala i registi Michele Trentini e Andrea Colbacchini. La terza proiezione è Diga (Emanuele Confortin, Italia / 2021 / 38′) che segue la famiglia Baldessari di Bellamonte, detti “Diga”,  transumanti da quattro generazioni, che in autunno lasciano la Val di Fiemme per cercare l’erba in pianura, ritornando solo a primavera. Il regista Emanuele Confortin sarà presente durante la proiezione.

 

Le proiezioni della serata iniziano alle 19.45 in Sala 2 con due documentari per la sezione Alp&ism. Si inizia con Spellbound (Richard Sidey, Nuova Zelanda / 2020 / 5′), che si sofferma sugli aspetti più contemplativi della pratica del base jumping tra paesaggi mozzafiato e riprese ipnotiche che catapultano lo spettatore fuori dalla sua vita quotidiana in un mondo di aria, terra e volo. A seguire, My Upside Down World (Elena Goatelli, Italia / 2021 / 70′), in cui la climber Angelika Rainer, dopo aver gareggiato per tutta la vita e aver vinto quasi tutto quello che c’era da vincere, decide di abbandonare le gare e rimettersi in gioco in un viaggio personale alla riscoperta di se stessa, del rapporto con il passato e con la natura. La proiezione vedrà la partecipazione della regista Elena Goatelli e di Angelika Reiner.

Alle 20.00 in Sala 1 due proiezioni di Terre Alte, Beyond the Glacier (David Rodríguez Muñiz, Spagna / 2019 / 18′), un film documentario girato in Kirghizistan e Kazakistan che affronta il tema del conflitto dell’acqua in Asia centrale, analizzando il complesso sviluppo del fiume Sir Daria. A seguire, L’atlante della memoria (Dorino Minigutti, Italia / 2021 / 75′) alla scoperta dell’archivio e delle ricerche del linguista friulano Ugo Pellis tra i piccoli paesi del Friuli, il luogo in cui Pellis iniziò le sue indagini, e quelli della Sardegna, dove scattò la maggior parte delle fotografie.

Le proiezioni del giovedì di Festival terminano alle 20.00 in Sala 3 con l’Anteprima The Trouble with Nature (Illum Jacobi, Danimarca / 2020 / 81′), un’allegoria altamente romanzata e assurda della nostra relazione con il mondo naturale, protagonista uno dei principali architetti del pensiero capitalista moderno, Edmund Burke.

 

Programma cinema online

 

Ecco i film disponibili online da giovedì 6 maggio sulla piattaforma online.trentofestival.it : ogni film rimane online fino al 16 maggio ed è disponibile fino ad un massimo di 500 visioni.

 

Concorso:

Here I Am, Again (Polly Guentcheva, Bulgaria / 2021 / 102′)

Holy Bread (Rahim Zabihi, Iran / 2020 / 54′)

Mundo (Ana Edwards, Cile / 2020 / 19′)

 

Alp&ism:

Dry Refuge (Ruben Crespo, Spagna / 2020 / 5′)

Everest – The Hard Way (Pavol Bàrabaš, Slovacchia / 2020 / 52′)

Tage draußen! (Franz Walter, Austria / 2020 / 40′)

 

Destinazione…Groenlandia:

Snow (Nivi Pedersenm, Groenlandia / 2017 / 8′)

The Raven and The Seagull (Lasse Lau, Denmark / 2018 / 71′)

 

Orizzonti vicini:

PrimAscesa – La montagna creata dall’uomo (Leonardo Panizza, Italia / 2021 / 52′)

Schianti (Tobia Passigato, Italia / 2021 / 15′)

 

Proiezioni Speciali:

‘68 – La serie (Aurelio Laino, Italia / 2018 / 60′)

 

Terre Alte:

Haeberli ( Moritz Mueller-Preisser, Germania / 2020 / 29′)

L’atlante della memoria (Dorino Minigutti, Italia / 2021 / 75′)

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