“L’orrore delle Foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica”: ad affermarlo è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del ricordo per le vittime delle persecuzioni degli jugoslavi di Tito e l’esodo di 350.000 istriani, giuliani e dalmati. “Le sofferenze patite non possono essere negate”, ha detto Mattarella, “il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione”, aggiunge il Capo dello Stato.