Alexei Navalny è stato arrestato appena arrivato a Mosca

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Alexei Navalny è stato arrestato in aeroporto, al rientro dalla Germania dove era stato curato per l’avvelenamento che aveva subito in agosto. Il suo aereo, atteso all’aeroporto Vnukovo, è stato invece fatto atterrare a Sheremetyevo. Il portavoce dell’oppositore russo, Kira Yarmysh, ha detto che il Cremlino era terrorizzato da Navalny e dalle immagini che mostravano grandi folle che volevano salutarlo. “Fino a poco tempo fa, era impossibile credere che le autorità fossero così spaventate. Ma ecco la conferma”, ha scritto su Twitter.

Navalny e sua moglie hanno lasciato l’aereo per salire sulla navetta dell’aeroporto con gli altri passeggeri verso il terminal. L’oppositore di Putin ha detto che era “molto felice di essere tornato”, aggiungendo: “Questo è il giorno più bello degli ultimi cinque mesi”. Al controllo passaporti, gli agenti di polizia l’hanno arrestato. Navalny ha dato un bacio d’addio a sua moglie ed è scomparso con gli agenti.

La causa ufficiale dell’arresto è la mancata comparizione all’udienza per la libertà vigilata per una condanna ricevuta nel 2014.

Navalny, dovrà affrontare la richiesta, giunta da un tribunale di Mosca, di una conversione di una pena detentiva sospesa per “mancato rispetto degli obblighi imposti” per “non aver riparato un danno o aver commesso nuovo reato”. La richiesta era stata resa nota lunedì e aveva spinto molti sostenitori a invitare Navalny a restare in Germania.

Il momento dell’arresto di Alexei Navalny
Navalny martedì aveva affermato che la denuncia era stata presentata dai servizi penitenziari per il mancato ritorno in patria dopo la fine della convalescenza, ovvero una violazione dei termini della libertà condizionale concessa dopo una condanna risalente al dicembre 2014.

“Putin è così furioso nel vedermi sopravvissuto all’avvelenamento che ha chiesto ai servizi penitenziari di rivolgersi alla giustizia”, aveva commentato il quarantaquattrenne, che era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione con sospensione della pena per appropriazione indebita di 26 milioni di rubli da una filiale dell’azienda di cosmetici francese Yves Rocher. L’azienda aveva da parte sua affermato di non aver subito “nessun danno”.

Nell’ottobre 2017, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva stabilito che Navalny e suo fratello erano stati privati del diritto a un giusto processo.

AGI – © Kirill KUDRYAVTSEV / AFP
– Alexei Navany

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