Con una votazione bipartisan del Senato con margine molto netto, il Congresso Usa ha definitivamente annullato il veto del presidente, Donald Trump, al disegno di legge annuale che prevede stanziamenti per 740 miliardi di dollari per la Difesa.
Per rovesciare il veto servivano i due terzi dei voti e la camera alta è andata oltre, con ben 81 sì e 13 no per l’annullamento tra 100 senatori. Il National Defense Authorization Act da 740,5 miliardi di dollari è stato approvato a dicembre con 335 voti a favore e 78 contrari alla Camera a maggioranza democratica e con 84 voti a favore e 13 contrari al Senato a maggioranza repubblicana.
Il presidente aveva messo il veto e lunedì la Camera aveva già votato per annullarlo. Ora il testo quindi è definitivamente approvato e diventa legge. Il Senato ha votato al completo ed è la prima volta che il Congresso degli Stati Uniti annulla un veto di Trump.
A favore hanno votato 81 senatori e 13 sono stati i contrari. Il veto arriva negli ultimi giorni della presidenza Trump e alimenta la tensione tra il presidente uscente ei leader del suo partito al Senato, parte dei quali ha già riconosciuto Joe Biden come presidente eletto.
Trump è stato il primo presidente in 59 anni a porre il veto sulla legge per la difesa, che a suo dire limitava la sua decisione di ritirare truppe Usa da Germania, Corea del Sud e Afghanistan.
La legge prevede inoltre il cambio di nomi delle basi militari intitolate ai confederati. Trump inoltre considera una minaccia alla sicurezza nazionale la ‘Section 230’ del Communications Decency Act che tutela legalmente il ‘big tech’ rispetto ai contenuti pubblicati da terzi e che lui aveva chiesto di stralciare dalla legge di Difesa.
Il National Defense Authorization Act è utilizzato per finanziare le operazioni del Pentagono all’estero e include aumenti salariali per i soldati, fondi per nuove attrezzature militari e per pagare l’assistenza sanitaria per le truppe.