“Alta crudeltà e orribili violenze”, nelle chat scoperte dalla Polizia postale dove giovani adolescenti si scambiano filmati hard

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Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

20 i minori.

Il più grande del gruppo ha 17 anni, i 7 più giovani, 13.

L’inchiesta è nata dopo la denuncia a Lucca di una madre dopo la scoperta di filmati hard sul cellulare del figlio di soli 15 anni.

Tra le immagini, anche quelle di bimbi, video di suicidi, mutilazioni e decapitazioni di persone e animali.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha eseguito perquisizioni a Pisa, Cesena, Ferrara, Reggio Emilia, Ancona, Napoli, Milano, Pavia, Varese, Lecce, Roma, Potenza e Vicenza.

Gli esperti stanno ora analizzando tutto il materiale sequestrato (telefonini e pc) per verificare il coinvolgimento di altri soggetti.

Secondo Annalisa Lillini, dirigente del compartimento della polizia toscana per la Toscana, “il fenomeno nuovo che è venuto alla luce nelle indagini è che accanto allo scambio di materiale pedopornografico avviene in contemporanea l’invio dei cosiddetti file gore, presi per lo più dal deep web, molto violenti, con immagini crude di suicidi e decapitazioni di persone e animali, quasi a voler alimentare con questi video il contenuto di crudezza dei file pedopornografici”.

L’indagine è durata 5 mesi.

I reati contestati sono la detenzione, divulgazione, cessione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere aggravata.

Claudia Saba

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