Autori affermati, studenti di cinema , giovani filmmaker: nella sezione Orizzonti Vicini spazio ai registi della scena regionale, al territorio trentino e altoatesino e alle sue storie. Sabato 4 maggio l’Industry Day: un confronto tra professionisti.
Si rafforza di anno la collaborazione tra Trento Film Festival e Trentino Film Commission: non solo la sezione Orizzonti vicini, dedicata alle produzioni, alle storie e agli autori del TrentinoAlto Adige, ma anche l’Industry Day – dedicato ai professionisti del settore cinematografico – , un seminario sui programmi di finanziamento europei e due “cinetrekking” per le strade di Trento.
Durante i giorni di Festival, si concretizzeraà anche una nuova collaborazione tra i due soggetti: si tratta di Forward, un workshop di training e mentoring professionale per produttori cinematografici che ha avuto luogo a Trento dal 30 aprile al 3 maggio 2019. Sito TRENTINO FILM COMMISSION QUI sito TRENTO FILM FESTIVAL QUI.
Orizzonti vicini presenta 10 lavori, tra lunghi e cortometraggi: tutti i film sono proiettati due volte presso il Multisala Modena.
Annibale Salsa. I paesaggi del Trentino (di Gianluca Cepollaro, Alessandro De Bertolini, Italia / 2019 / 38′) ripercorre le principali tappe che hanno portato alla costruzione del paesaggio del Trentino. Ponendo l’attenzione sui paesaggi dell’abitare, sui paesaggi del lavorare e sui paesaggi dell’attraversamento, il filo narrativo segue la tripartizione per fasce altitudinali, dai fondovalle alla montagna di mezzo alle terre alte. Annibale Salsa è il protagonista del documentario e la voce narrante, e saraà presente a entrambe le proiezioni.
Franziskanerkloster (di Antonio Di Biase, Italia / 2018 / 43′) porta lo spettatore nel cuore della città di Bolzano, dove troneggia da più di otto secoli il Convento dei Francescani. All’interno delle mura il tempo scorre lentamente: la vita quotidiana degli ultimi nove frati rimasti s’intreccia con l’afflusso dei fedeli, dei turisti, dei mendicanti. Così il convento prende vita, entrando in una routine fatta di piccole voci, passi e lunghi silenzi: un piccolo mondo a sé all’interno del quale lo spazio e il tempo sembrano essersi cristallizzati. In proiezione in Sala 2 il 28 aprile alle 15.15 e in Sala 1 il 30 aprile alle 19.15.
In Auspicio (di Elena Goatelli, Angel Luis Esteban Vega, Italia / 2019 / 13′) Francesca, scienziata e ornitologa, analizza e studia gli uccelli migratori che volano sulla stazione di inanellamento del Passo Brocon, nelle Dolomiti, dimostrandoci come oggi, più che in passato, la nostra sopravvivenza dipende dall’abilità di capire il messaggio che gli uccelli ci portano.
Torna al Trento Film Festival il regista Michele Trentini con Latte Nostro (Italia / 2018 / 80′), che questa volta indaga la storia e l’esperienza dei caseifici turnari, che rappresentano una delle più antiche forme di cooperazione agro-alimentare in Italia. Questo sistema, abbandonato progressivamente con la diffusione dei grandi allevamenti e delle industrie, si dimostra particolarmente adatto alle esigenze dei piccoli allevatori che ancora oggi lo adottano. Il film mette in primo piano animali, allevatori, pastori e casari che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo: dal Formaggio di Turnaria di Campolessi al Casoleet di Peio. Appuntamento il 27 aprile alle 11:00 e il primo maggio alle 19:15, entrambe le volte in Sala 2.
Wenn er kommt, dann schießen wir (di Jona Salcher, Luigjina Shkupa, Italia, Germania / 2019 / 29′) pone l’obiettivo su un tema di grande attualità. 150 anni fa i lupi dell’Alto Adige vennero sterminati con l’aiuto di veleni e armi. Ora sono tornati e di tanto in tanto uccidono le pecore, facendo tornare la paura primordiale dell’uomo nei loro confronti. Gli animalisti cercano di combattere i pastori che vogliono proteggere le loro greggi, mentre i politici di cittaà, che non hanno mai visto un lupo, nel pieno di questa accesa discussione sfruttano le paure per introdurre leggi radicali e ottenere voti.
J (Italia, Bosnia Erzegovina / 2018 / 44′) del regista roveretano Gaetano Liberti, racconta di un cartografo solitario entra in dialogo con una donna e, per un momento, un tremito attraversa il suo mondo prima che altri spazi astratti, forse vuoti, richiamino nuovamente la sua attenzione. Appuntamento in Sala 1 il 27 aprile alle 19.15 e il primo maggio alle 15.15.
In La Foresta Ferita (di Gianpiero Capecchi, Italia / 2019 / 21′) Daniele Zovi e Gianni Rigoni Stern sono le principali voci di un racconto tra ricordi e speranze. A distanza di un secolo dalla fine della grande guerra, sull’Altopiano di Asiago gli alberi sradicati da un vento senza precedenti riportano alla memoria le condizioni in cui si trovava la montagna alla fine del conflitto. Un’emergenza ambientale che pone in primo piano i cambiamenti climatici legati alle attivitaà umane e che spinge a ripensare il rapporto tra uomo e foresta.
Querschnitt (di Elisa Nicoli, Italia / 2019 / 16′) racconta la storia di Maria Walcher, artista sudtirolese, che parte nella primavera 2018 con il suo furgoncino VW e viaggia per i luoghi piuà remoti dell’Alto Adige. Nelle piazze dei paesi allestisce una sartoria mobile, alla quale tutti sono invitati a partecipare, in uno scambio interculturale tra sarti, tessitori locali, artisti provenienti da varie zone del mondo e semplici passanti.
Come se nulla fosse (di Clara Delva, Italia / 2018 / 45′) è ambientato a Bolzano. Un giovane rifugiato saluta Luca, il senzatetto più conosciuto dell’autostazione di Bolzano. Qualche piano sopra Gabriella e Bruno, una coppia in pensione, guardano fuori dalla finestra. Sono gli ultimi abitanti di un edificio in stato di abbandono, che saraà sostituito da un nuovo centro commerciale, un hotel e appartamenti di lusso, per eliminare il degrado di una zona abitata solo da rifugiati e senzatetto. È solo questione di tempo prima che gli abitanti del quartiere siano allontanati da “casa” loro. I tre film saranno proiettati in sala 1 il 27 aprile alle 15.15 e il primo maggio alle 21:15. Il 29 aprile alle 19.15 e il 4 maggio alle 11.00 in Sala 2 sarà protagonista
Una casa sulle nuvole (di Soheila Javaheri, Italia / 2018 / 83′). Una coppia riceve una lettera di sfratto: devono lasciare la loro casa a Trento entro 60 giorni. Sono due rifugiati politici: lui afghano, lei di origine iraniana. Hanno un figlio di 10 anni, Sepanta, cresciuto in Italia, che non ha nessun ricordo dei suoi nonni, né paterni né materni. Decidono di dedicare questi 60 giorni al loro figlio, per offrirgli un’idea diversa di casa, e intraprendono cosià un viaggio verso il Paese natio della madre. Durante il tragitto un evento imprevisto sconvolge i loro piani.
Sabato 4 maggio è il giorno dell’Industry Day, durante il quale alcuni attori leader nel campo del mercato audiovisivo discutono sul futuro del cinema di montagna e si presentano ai produttori e filmaker. La giornata si divide in tre momenti, tutti con sede presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro.
- Alle 10.00, incontro con i direttori dei Festival internazionali che fanno parte del circuito Alliance, International Alliance for Mountain Film (IAMF) e con la partecipazione di Keith Partridge, Premio Alliance 2019. L’IAMF attualmente conta 24 Associati: 23 festival di settore e il Museo, che rappresentano 19 Paesi in Europa, Asia, Nord e Sud America.
- Alle 11.00 tavola rotonda con Geremia Biagiotti – Intramovies, Federico Pedroni – Rai Cinema, Roberto Bombarda – Montura, Angelo Schena – Cineteca del CAI e Laurence Hopper – HorizonSports. Alcuni attori leader nel campo del mercato audiovisivo si presentano ai produttori e filmaker. Modera Luca Ferrario, Trentino Film Commission.
- Nel pomeriggio, alle 14.30, spazio agli incontri “one to one”: i produttori interessati avranno 15 minuti a testa per incontrare gli ospiti della mattina e Silvia Sandrone e Sarah Bellinazzi – Creative Europe Desk Media.
Per iscriversi ai meeting individuali: scivere a Trentino Film Commission filmcommission@provincia.tn.it, indicando il contatto produttore o filmaker e nome del commissioning editor da incontrare.