Il presidente del Trento Film Festival, dopo avere ricordato gli assi portanti su cui ruota quest’anno la rassegna (cambiamenti climatici, ecologia, cammino lento, alpinismo e Marocco) si è soffermato sul gioco di squadra su cui si basa l’esistenza e il successo della manifestazione.
Una squadra di cui fanno parte tra soci, staff, partner, collaboratori e volontari, circa 300 persone che contribuiscono con entusiasmo e dedizione, ogni anno, alla realizzazione della rassegna, un lavoro complesso che dura tutto l’anno.
«Qualche giorno fa – ha detto Mauro Leveghi – mi hanno chiesto di descrivere con una battuta il Trento Film Festival e ho risposto: “È una cordata vincente”. Il concetto di cordata, come quello di rifugio, inteso come luogo d’incontro, lo trovo infatti molto adatto per descrivere la nostra realtaà, percheé la cordata eà un’unitaà e così come affermava il grande alpinista Bruno Detassis: nella cordata non c’è né primo, né secondo, perché se non passa il primo non passa il compagno e viceversa. Lo stesso avviene al festival: la nostra è una cordata straordinaria e vincente che ogni anno affronta itinerari diversi e dove ognuno, dai soci, ai collaboratori, dai partner ai volontari, ha un ruolo essenziale e imprescindibile, condividendo sempre un clima di entusiasmo e l’onore per cioà che facciamo».
La direttrice del festival, Luana Bisesti, ha illustrato le caratteristiche della manifestazione, soffermandosi in particolare sui numerosi appuntamenti che coinvolgeranno la cittaà e il monte Bondone.
«Per dieci giorni, considerata anche l’anteprima del 26 aprile – ha detto la direttrice – le vie, le piazze principali di Trento e i suoi palazzi storici sono animati da mostre, eventi, appuntamenti, ma anche da innovativi punti d’incontro, come il “Rifugio moderno della scienza”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, il Muse, il Dipartimento di Ingegneria di Trento, la Fondazione Mach, Mali Weil, dove si potrà scoprire in modo piacevole, sorseggiando un buon caffeà, come la tecnologia cambi la nostra vita di tutti i giorni, quando andiamo in montagna e non solo. Ma non saraà coinvolta solo Trento cittaà: anche quest’anno, insieme alla Rete di Riserve Monte Bondone, il Muse, l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, la Fondazione Museo Storico del Trentino, proporremo numerosi appuntamenti sul Monte Bondone, all’insegna della natura e di una vita sostenibile.
Ricco anche il programma d’incontri legati alla montagna, molti dei quali realizzati insieme alla Sat e alla Sosat, così come quelli letterari a MontagnaLibri; numerose anche le mostre e gli eventi dedicati al Marocco, di cui si andraà alla scoperta in collaborazione con l’Ambasciata in Italia del Regno del Marocco e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, con tanti ospiti, tra i quali Malika Ayane. Altrettanto significativo il programma di TFF Family, il festival nel festival per le famiglie e i piuà piccoli, con l’ormai appuntamento di successo del Parco dei mestieri, realizzato in collaborazione con diversi partner, tra cui gli storici Vita Trentina, il Museo degli Usi e costumi della gente trentina, il Muse».
Alla realizzazione del Parco dei mestieri partecipano anche importanti enti del territorio, tra i quali il Parco Naturale Adamello Brenta, la Polizia di Stato–Centro Addestramento Alpino di Moena, il Gruppo Speleologico Trentino, la Sat Bindesi Villazzano, la Commissione Tam della Sat, la Soprintendenza per i Beni culturali Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento.
Oltre ai 144 appuntamenti tra serate-evento, mostre e incontri con gli autori, quest’anno saranno in programma 127 film, di cui 27 (15 lungometraggi e 12 cortometraggi) provenienti da 18 paesi diversi che concorreranno alle Genziane d’Oro e d’Argento.
«Dai documentari ai lungometraggi, dai classici restaurati alle sperimentazioni contemporanee, dal cinema internazionale a quello locale – ha detto il responsabile della programmazione cinematografica festival, Sergio Fant – la selezione 2019 ci racconterà le montagne come sensibili punte di iceberg del pianeta Terra, nell’anno in cui si eà svegliata la coscienza delle giovani generazioni per il riscaldamento globale e i rischi ambientali».
Su questo tema la rassegna ha previsto una sezione speciale di film “Amici fragili” dedicato ad alberi e boschi, ispirato dalla catastrofica tempesta sulle Dolomiti di fine ottobre 2018, che sarà proposta in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNÈSCO e con il contributo dei Fondi Comuni di Confine. Con la sezione del programma cinematografico “Destinazione… Marocco”, si andraà invece alla scoperta del territorio e delle genti di questo affascinante Paese nordafricano, caratterizzato dalla presenza di spettacolari catene montuose.