Scandalo in Equitalia. Le nomine del 67% dei dirigenti sono state dichiarate nulle ed i loro atti illegali

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Giuseppe Sandro Mela

Anche le pantegane dovrebbero sapere che la legge è eguale per tutti. Per tutti i cittadini contribuenti, ovviamente, perché i burocrati sono dei, esseri al di sopra del bene e del male, e quindi anche della legge. Se poi fossero i burocrati e funzionari di Equitalia, ossia quegli ectoplasmi che massacrano i Contribuenti con il sadico compiacimento di essere “fedeli servitori dello stato” allora gli attributi divini sarebbero ancor poca cosa.

Inamovibili, pagati a peso d’oro, non soggetti a controllo alcuno, dispongono della vita di persone ed aziende vessandoli a tal punto da far sembrare i satrapi di infausta memoria dei veri e propri filantropi. Non si adombrino i satrapi ad essere paragonati a codesti virtuosi del codicillo, implacabili attuatori della più sfrenata burocrazia dell’universo. Li abbiamo citati solo perché sono un nome noto quanto esecrato. Mi si dirà: é il solito Mela che ha il pallino della burocrazia, mentre invece «pubblico è bello». Allora leggetevi con attenzione ciò che segue.

In sintesi.

«Le cartelle di Equitalia e gli avvisi delle Agenzie delle Entrate sono tutti nulli. Ciò deriva da una importante sentenza del TAR Lazio [1]. Il Tribunale amministrativo ha stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia.»
«La questione è stata affrontata anche dalla stessa Corte dei Conti [2] e dal Consiglio di Stato [3]. Quest’ultimo sostiene, tra le righe, che Equitalia S.p.a. agendo in qualità di agente della riscossione, in quanto concessionario di un pubblico servizio [4], deve utilizzare, per tutte le incombenze, personale che opera in regime di diritto pubblico, ossia Dirigenti della Pubblica Amministrazione.»
«Così, i restanti posti sono stati coperti con incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge secondo logiche clientelari. A coprire carichi dirigenziali sono stati chiamati semplici impiegati, che non avevano neanche la qualifica di funzionari e neanche quelli che sono stati retrocessi alla nona qualifica funzionale (i quadri). Così, a comandare sui dirigenti vengono chiamati dei semplici impiegati.»
Avete letto bene?

«Incarichi fiduciari, conferiti in barba alla legge secondo logiche clientelari». Clientele e corruzione in Equitalia, che basti solo la quinta elementare ed una solida amicizia per far carriera, e che carriera, con incarico conferito ad personam, alla faccia di leggi, concorsi e via cantando? Solo perché amici degli amici? E questi si ergono anche a soloni della pubblica integrità? Dicono di essere i catari della burocrazia statale. E tutto continua come prima, se non peggio, alla faccia delle sentenze. I burocrati ed i funzionari sono infatti al di sopra delle leggi. Ancora statalisti? Allora pagate e tacete: alle pecore si addice la tosa.
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[1] Tar Lazio, sent. n. 6884 del 1.08.2011.
[2] Corte dei Conti, sezione di controllo sugli enti, con determinazione n.31\2008, nell’adunanza del 28 marzo 2008 e n. 43\2010 nell’adunanza dell’11 maggio 2010.
[3] Cons. Stato, sez. IV, sent. n. 3812/2012 del 27.06.2012.
[4] Ai sensi dell’art. 45 del dlgs 112\99.

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