Internet e sicurezza: un attacco hacker colpisce Avaaz

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di RICKEN PATEL

Un sito sotto il mirino degli hacker, è stata la volta di Avaaz, per chi non lo conosce cerchiamo di spiegare di che cosa si occupa: il sito in questione è un servizio aperto agli user che vogliono contribuire alla creazione di gruppi di Petizione per la raccolta di adesioni on line su temi come la guerra, l’ambiente, i diritti umani, i diritti degli animali, la politica e la società. Ci si iscrive ad Avaaz attraverso un form in cui si inseriscono gli identificativi delle associazioni o delle persone che intendono promuovere campagne di raccolta firme. Il sito si mantiene attraverso donazioni e sostegno economico da parte di user e promotori.

Una volta creata la campagna la Petizione va on line e gli utenti possono firmarla, i collaboratori possono promuoverla, eventualmente anche entrando a far parte dello staff. In queste ore il sito di Avaaz ha subito un attacco hacker che ancora non è stato collegato ufficialmente a nessun mittente identificato, di seguito la comunicazione ricevuta dalla redazione, che spiega come mai sono state oscurate alcune pagine di Petizione.

“In queste ore il sito di Avaaz è sotto un mega attacco. Un esperto ci ha detto che proviene probabilmente da un governo o da una multinazionale. Siamo ancora in piedi, ma l’attacco sta mettendo in difficoltà le nostre campagne. Abbiamo bisogno urgente di un fondo per la difesa di Avaaz per rafforzare la nostra sicurezza: mostriamo a quelli che ci attaccano che non ci possono silenziare, e che i loro tentativi ci renderanno solo più forti.

Ce lo aspettavamo. Il nostro attivismo dal basso non ha mai guardato in faccia nessuno, e abbiamo sfidato senza paura i peggiori attori sulla scena mondiale mettendoli in seria difficoltà: dal regime siriano a quello cinese, passando per Rupert Murdoch, le multinazionali del petrolio e il crimine organizzato. La dittatura siriana ha definito un nostro attivista “l’uomo più pericoloso del pianeta” e una recente inchiesta ha svelato email fra l’impero mediatico di Murdoch e alti funzionari del governo britannico che dicevano che la campagna di Avaaz contro Murdoch era la loro preoccupazione più grande. Qualche volta non riesco a dormire pensando a quando queste persone ci verranno a cercare. Ed è successo. Stavamo lanciando campagne urgenti per gli oceani, le foreste e la Siria, ma l’attacco non si è fermato per 36 ore di fila, mettendo così a rischio il nostro lavoro. Grazie al nostro eccellente sistema di sicurezza il nostro sito funziona ancora, ma questo non è abbastanza. Dobbiamo dimostrare a questi prepotenti che quando attaccano Avaaz si stanno mettendo contro tante persone. E i movimenti dal basso non possono essere né intimiditi né messi sotto silenzio, perché non potranno che rafforzarsi. Clicca sotto per donare per il fondo per la difesa di Avaaz per rafforzare ancora di più la nostra sicurezza, e dimostrare così a quelli che ci attaccano che qualunque cosa proveranno a fare non faranno altro che rafforzarci.”

“Siamo in diversi milioni ormai a contrastare l’assalto di multinazionali e governi per censurare e controllare Internet: dalle minacce mondiali di SOPA/PIPA negli Stati Uniti a ACTA in Europa, fino alle minacce nazionali in Italia, Brasile e India. Ma ora uno di loro sta cercando di censurarci direttamente. Finora siamo ancora in piedi, e i nostri efficienti sistemi finanziati dai membri fanno sì che possiamo lanciare questo appello per la nostra sicurezza.

Avaaz può fronteggiare governi e multinazionali solo grazie alla nostra forza, legittimità e le donazioni dai membri, che sono l’unica nostra forma di finanziamento. Non accettiamo soldi o donazioni di alcun tipo da governi, multinazionali, fondazioni o persino da grandi donatori. Questo oggi è raro per le grandi organizzazioni che si battono per i diritti civili, tuttavia il 100% delle nostre risorse viene interamente da piccole donazioni online, e non accettiamo contributi che superano i 5000 euro da nessuno. Questa è la ragione per cui siamo indipendenti, e questa è la ragione per cui siamo un pericolo per quelli che mettono il potere davanti alle persone. Continuiamo a rappresentare quel pericolo. Con speranza e determinazione, Ricken e tutto il team di Avaaz.”

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