di Bianca Maria Sezzatini
All’Hotel Sheraton, con inizio alle ore 11, si succedono al tavolo delle interviste molti degli atleti di primissimo tra quelli che prenderanno parte alle gare del meeting. Tra questi, gli ambasciatori Blanka Vlasic, Asafa Powell, Shelly-Ann Fraser, Barbora Spotakova, il primatista del mondo dei 110hs Dayron Robles. A precedere le conferenze stampa degli atleti, il consueto briefing con il Comitato Organizzatore (inizio ore 10.30).
Ecco il dettaglio completo degli incontri stampa:
Conferenze stampa pre-meeting
9 giugno 2010
Hotel Sheraton
10:30 Comitato Organizzatore/Organising Committée
11:00 Vlasic, Howard-Lowe, Di Martino
11:30 Powell, Fraser, Spotakova, Robles
12:00 Saladino, Phillips, Cantwell, Hoffa
Media meets
10 June, 2010
10:30 Commentators’ briefing (Hotel Sheraton)
18:00 Photographers’ Briefing (Stadio Olimpico)
10 GIUGNO 2010: L’AMORE DI ROMA PER L’ATLETICA
Trent’anni di storia per il meeting della città Eterna. Roma e il Golden Gala: una passione accesa allo Stadio Olimpico nel 1980, e oggi, dopo tre decenni, più viva che mai. La Diamond League fa tappa nella capitale d’Italia, sulla pista e sulle pedane dello stadio simbolo dello sport tricolore, sede dei Giochi Olimpici del 1960 e da allora teatro per eccellenza delle imprese dei più grandi campioni dell’atletica.
L’appuntamento per la festa del Golden Gala è per il 10 giugno, a partire dalle ore 19.30. Nelle pagine del sito internet, tutte le informazioni utili, dalle modalità di acquisto dei biglietti alle tante notizie sugli atleti e sulla preparazione del meeting. Seguiteci, viaggiate con noi sull’onda dell’atletica mondiale!
GLI ITALIANI IN GARA AL GOLDEN GALA 2010
Il 10 giugno è, infatti, il giorno del ritorno in gara della primatista nazionale dell’alto Antonietta Di Martino (nella foto). Dopo un inverno saltato per colpa di problemi di salute, l’atleta delle Fiamme Gialle si presenta al debutto stagionale sulla pedana, quella dello Stadio Olimpico, che l’anno scorso le aveva regalato i 2 metri e il sogno della vittoria sulla campionessa del mondo Blanka Vlasic, protagonista annunciata anche dell’edizione 2010. Ad un passo dal successo nel 2009 era, invece, arrivata Elisa Cusma seconda negli 800. Anche per la mezzofondista dell’Esercito, giovedì sera, sarà la prima all’aperto della nuova stagione sulla distanza che, un anno fa, la vide sesta al mondo a Berlino. In gara con lei anche Daniela Reina (Fiamme Azzurre). Torna sui blocchi con i big dei 100 metri, Simone Collio. Il finanziere ha già preso parte alla tappa d’apertura della Diamond League, correndo in un 10.11 ventoso a Doha. Atteso nello sprint anche il campione europeo del lungo, Andrew Howe (Aeronautica). Sul giro di pista, invece, l’Italia punta sull’argento degli Euroindoor 2009, Claudio Licciardello. Il quattrocentista delle Fiamme Gialle, come nelle ultime due edizioni, sarà al via con la stella Jeremy Wariner, ma dalla sua corsia, in ottica Europei, non vorrà perdere di vista nemmeno l’irlandese David Gillick. Nel triplo toccherà, quindi, alla primatista nazionale Magdelin Martinez (Assindustria Sport Padova) e a Simona La Mantia (Fiamme Gialle), mentre nell’asta salterà l’aviera bergamasca Elena Scarpellini con la pluricampionessa italiana Zahra Bani (Fiamme Azzurre) impegnata nel giavellotto dell’olimpionica primatista del mondo Barbora Spotakova. E dopo i recenti progressi nelle rispettive specialità, sarà Golden Gala anche per Manuela Gentili (CUS Palermo) nei 400hs e per il capolista stagionale del lungo Emanuele Formichetti (S.M. Esercito). Da seguire, infine, le due 4×100 azzurre maschili con Tomasicchio, Collio, Di Gregorio e Checcucci e Roberto Donati, Riparelli, Marani e La Mastra.
GOLDEN GALA: LE SFIDE DELLA VELOCITÀ
La velocità è uno dei piatti forti del Golden Gala di quest’anno. La stella è certamente Asafa Powell (nella foto), che è stato protagonista di un avvio di stagione esaltante. Guida la lista 2010 con il 9.83 di Ostrava, ottenuto il 26 maggio con pista semi allagata, ma a Oslo il vento lo ha beffato, invalidandgli (+2.1) uno straordinario 9.72. Complice anche la precoce – e momentanea – uscita di scena del connazionale Usain Bolt, Powell è il signor sprint di questa prima parte d’anno. Contro di lui, giovedì sera, tre giamaicani: Frater, Clarke e Forsythe, per una serata a tutto reggae-time. Da seguire con attenzione particolare il gioiellino francese Cristophe Lemaitre, 20 anni ancora da compiere ma già capace di 10.03 quest’anno, ed in attesa di compiere il primo sub 10 secondi. Casa Italia sarà difesa da Simone Collio, il più efficace degli azzurri in questo avvio outdoor, con uno stagionale (ventoso, +2.9) di 10.11, ottenuto a Doha. Notevole anche il parterre dei 200 metri, con il capolista mondiale degli umani (dopo Bolt), ovvero lo statunitense Walter Dix, 19.89 ad inizio maggio. Al via anche l’altro sub 20 dell’anno, ancora in maglia USA, Wallace Spearmon (19.98). In chiave italiana da seguire con curiosità anche il 20enne Diego Marani (Riccardi), capace domenica scorsa a Firenze di un interessante 20.99 con quasi due metri di vento in faccia (-1.8). Notevole la start list dei 400 metri. La guida, in termini di notorietà, lo statunitense Jeremy Wariner, pluridecorato asso a stelle e strisce che detiene anche il record del meeting con 43.62. Wariner, reduce dalla vittoria nella tappa Diamond League di Shanghai, è alla caccia del primo -45 secondi dell’anno: troverà sulla sua strada Chris Brown (Bahamas) e i connazionali David Neville e Angelo Taylor, con quest’ultimo che vanta la clamorosa accoppiata di ori olimpici nel giro di pista con barriere (Sydney e Pechino), e sempre abilissimo anche sul piano (bronzo mondiale nel 2007 a Osaka). In pista anche Claudio Licciardello (Fiamme Gialle), il vice campione europeo indoor di Torino 2009, in cerca di un rilancio dopo i problemi fisici patiti la scorsa estate (quest’anno per lui 46.13 nel vento di Vila Real de Santo Antonio, in Coppa dei Campioni).
Negli ostacoli alti, ancora un grandissimo del Golden Gala: Dayron Robles, il cubano primatista del mondo e campione olimpico in carica, che ha realizzato una delle cose più belle viste quest’anno: un incredibile 13.12 sotto un vero e proprio diluvio a Ostrava, con gli avversari lasciati a distanze siderali. Caduto a Hengelo (dove ha trovato ancora freddo e pioggia), il cubano sembra pronto a riprendersi la scena, attualmente sottrattagli – sotto forma di leadership stagionale – dallo statunitense Oliver, unico capace di scendere sotto i 13 secondi quest’anno (12.99). Chiusura di serata con le staffette 4×100, corse molto di rado al Golden Gala ma sempre in grado di assicurare spettacolo: in campo anche un quartetto giamaicano (forse con Powell), mentre gli azzurri – con due quartetti assemblati da Di Mulo – si giocano un posto per la Coppa Europa di Bergen (19 e 20 giugno).
Tra le donne, brilla un altro dei nomi copertina: quello di Shelly Ann Fraser, la compatta sprinter giamaicana che ha già messo in bacheca i titoli olimpico e mondiale nella prova individuale. La sua stagione non è stata ancora fortunata da un punto di vista atmosferico, nel senso che il suo miglior crono (11.04) è stato realizzato nella prova “acquatica” di Ostrava. E’ lecito attendersi quindi da lei un progresso notevole sulla veloce pista dell’Olimpico (qui la connazionale Stewart lo scorso anno fece segnare un clamoroso 10.75). Sarà un festival centro-nord americano, guidato dalla Sturrup (Bahamas), e con ben tre statunitensi (Moore, Asumnu, e Mikkele Barber). Nei 400 metri ostacoli, tutti gli occhi saranno sulla statunitense Lashinda Demus, 53.34 nel 2010, orfana però nella serata dell’Olimpico della campionessa mondiale (ed olimpica) in carica, la giamaicana Walker, costretta allo stop da un infortunio. In gara però ci saranno la russa Antyukh, la giamaicana Spencer, e la coriacea polacca Anna Jesien, capace sempre di finali travolgenti.
ANDREW HOWE RINUNCIA AL GOLDEN GALA
Al termine degli accertamenti diagnostici, sentito il parere dello staff sanitario FIDAL, ed in completo accordo con il settore tecnico azzurro, Andrew Howe (nella foto) ha deciso di rinunciare alla sua partecipazione al Golden Gala 2010. L’atleta dell’Aeronautica Militare non è infortunato, ma ha sofferto nei giorni scorsi di uno stato di affaticamento muscolare. In considerazione di questo, ed al fine evitare rischi (Howe sta rientrando all’agonismo dopo l’intervento al tendine d’Achille subito nel settembre scorso) si è preferito rinunciare all’impegno. Howe avrebbe dovuto correre una delle serie extra dei 100 metri.