Costruire un mondo più equo, giusto e unito. Lottando contro la destabilizzazione

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Come era più che prevedibile e come scrivevo l’8 dicembre scorso (https://amoreeliberta.blogspot.com/2024/12/dopo-la-libia-cade-anche-la-siria-laica.html), la destabilizzazione della Siria laica e socialista, guidata da Bashar al-Assad, rieletto nel 2021 con un’ampia maggioranza, ma detronizzato dagli islamisti nel dicembre scorso, si sta trasformando in una nuova ex Jugoslavia e in una nuova Libia dopo la detronizzazione del laico socialista Mu’ Ammar Gheddafi.

Quando il germe del fondamentalismo, accuratamente sostenuto, viene gettato per destabilizzare laicità e socialismo, ecco che avvengono le stragi di civili innocenti. Ecco che crolla la democrazia.

E’ il caso degli alawiti in Siria.

Oltre 1.200 i civili alawiti uccisi, fra donne e bambini, da parte delle milizie islamiste. Islamisti creduti “democratici” da una UE che continua a dimostrarsi irresponsabile e priva di ogni leadership seria e credibile.

Una UE che pensa di riarmarsi, ma non ha nemmeno mai avuto una politica comune. E la cui dirigenza le ha sbagliate tutte sotto il profilo della politica estera. E continua a sbagliarle.

Storicamente solo Russia e Cina sono sempre state in prima linea contro il terrorismo destabilizzatore in Siria. E il fondamentalismo religioso lo combattono da anni al loro interno.

Fondamentalismo che dovrebbe essere una priorità arginare, visto anche il rischio del ritorno degli attentati di matrice religiosa in Europa.

Perché, dunque, non cogliere l’occasione offerta dal Presidente Trump e avviare una distensione fra tutti i Paesi del mondo? Perché, anziché spendere danari in armi in UE, in modo peraltro velleitario, non lavorare per rafforzare la NATO e allargarla a Russia, Cina e a quanti più Paesi di buona volontà possibili, su basi paritarie e lavorare, finalmente, per la lotta al terrorismo e alla destabilizzazione globale?

Il vero pericolo, da noi, è il fondamentalismo, la rinascita dell’antisemitismo, le città sempre meno sicure e preda di violenze e di baby gang.

Altro pericolo è la totale distruzione del settore pubblico, il rischio che le tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale vengano utilizzate in modo improprio e da mani sbagliate e una scuola e una sanità sempre più allo sbando. La distruzione della sanità, peraltro, sta mettendo seriamente a rischio vite umane.

I dirigenti dell’UE hanno mai pensato a un piano in questo senso?

Occorre un tavolo di confronto, il più ampio possibile, a livello globale, che ponga al centro queste priorità. Perché la Storia dovrebbe insegnare e non essere terreno di scontro fra opposte tifoserie, senza arte né parte.

Non dunque né riarmi unilaterali, come vorrebbe la dirigenza UE, né dazi, né uscite dalla NATO, come vorrebbe Trump.

Molto interessante osservare come, ad oggi, solo la Repubblica Popolare Cinese continui a lavorare per la stabilità e armonia globale.

Come ha ricordato recentemente un importante analista geopolitico quale è il prof. Giancarlo Elia Valori (https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/estero/politica-internazionale/22590-alcune-note-sugli-sviluppi-della-politica-estera-della-repubblica-popolare-cinese.html): “Il mondo odierno è pieno di cambiamenti e caos, e la certezza sta diventando una risorsa sempre più scarsa a livello globale. Le scelte fatte dai Paesi, in particolare dalle grandi potenze, determineranno la direzione dei tempi e influenzeranno l’assetto mondiale. La diplomazia cinese resterà fermamente dalla parte del progresso umano e darà un contributo alla stabilizzazione di un mondo incerto”

Stabilizzazione del mondo. Nuovo ordine internazionale multipolare. Mondo più equo e giusto. Queste dovrebbero essere le parole d’ordine e di buonsenso, oggi.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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