“Thelema”, l’emancipatorio sistema filosofico-spirituale diffuso da Aleister Crowley spiegato da Cosimo Salvatorelli

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Aleister Crowley (1875 – 1947), poeta, esoterista, mago, massone, oltre che alpinista britannico, vissuto a cavallo fra la fine dell’800 e il ‘900, sviluppò, nel corso della sua vita, una particolare filosofia che, egli disse, gli fu trasmessa direttamente da un essere “preterumano”, ovvero da un’entità incorporea chiamata Aiwass, che egli incontrò, per la prima volta, in Egitto, nel 1904 e che gli trasmise il cosiddetto “Libro della Legge” (o “Liber AL vel Legis”).

Tale filosofia egli la chiamò “Thelema”, dal greco “Volontà” e tale termine compare, per la prima volta, nel romanzo “Gargantua” di François Rebelais, nel 1534. Una filosofia tutt’altro che dogmatica che si fondava e fonda sul principio, da Crowley enunciato: “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge. Amore è la legge, amore sotto la volontà”.

Di questo tratta l’interessante saggio di Cosimo Salvatorelli, “Thelema – Introduzione alla via d’Iniziazione”, edito dall’associazione Casa 418 (www.casa418.it), che si occupa proprio di diffondere le opere relative a tale filosofia.

Cosimo Salvatorelli è un ricercatore spirituale e studente di Thelema, che ha già all’attivo diversi saggi relativi all’esoterismo e alla Massoneria, editi da importanti case editrici tematiche quali Bastogi e Atanor.

Nel suo “Thelema – Introduzione alla via d’Iniziazione”, egli introduce il lettore alla filosofia thelemica.

Un percorso di ricerca che, potremmo dire, è volto a superare i desideri egoistici, per giungere alla propria autentica Volontà/Divinità, libera da ogni forma di ego, esteriorità e condizionamento.

Secondo gli insegnamenti di Crowley, infatti, il Divino risiede in ciascun essere vivente e non esiste alcuna forma di divinità esteriore da adorare. Così come non esiste alcun peccato e relativo senso di colpa.

Le teorie mistiche e magiche di Thelema” – scrive Salvatorelli sin dalle prime pagine – “descrivono la Volontà come l’espressione della natura essenziale del genere umano (…) compito peculiare di ogni individuo consiste nel rendersi cosciente di ciò”.

I principi di Thelema sono sintetizzati, come spiegato da Salvatorelli, nelle massime: “Non c’è altra legge oltre Fai ciò che vuoi”; “Ogni fenomeno è un Atto d’Amore”; “Non vi è alcun peccato e non vi è alcuna salvezza”; “In Homini Salus”.

Cosimo Salvatorelli, fin dai primi capitoli, spiega anche la cosiddetta teoria degli Eoni, o ere. E spiega come Crowley, attraverso Aiwass, nel 1904, sia venuto ad annunciare l’”Eone del Bambino”, o “Eone di Horus”. Un Eone completamente nuovo rispetto a quelli precedenti, ovvero all’”Eone della Madre”, fondato su principi matriarcali e introversi e all’”Eone del Padre”, fondato sul patriarcato e l’estroversione.

Nell’Eone del Bambino, caratterizzato dalla centroversione, dalla volontà e dalla forza creativa, “Ogni uomo e ogni donna è una stella” e può diventare Dio e intraprendere il suo viaggio nel mondo. La Legge che lo regola, manifesta i principi di “Luce, Vita, Amore e Libertà”.

L’Autore spiega come i principi di Thelema siano in accordo, non solo con la religione degli Antichi Egizi, ma anche con i principi del Taoismo, del Buddhismo e del Sufismo, ovvero siano principi adogmatici, che mirano alla ricerca interiore e rilevano come la realtà esteriore sia solamente un riflesso di quella interiore e, dunque, sia fondamentalmente illusoria.

Principi che Crowley promosse nell’ambito di un sistema spirituale – quello di Thelema appunto – che definì Illuminismo Scientifico, incorporando il metodo scientifico nell’ambito della ricerca spirituale.

Come spiega l’Autore, Crowley intendeva la Magia (che peraltro è alla base di Thelema) quale aspetto “indissolubilmente legato alla Volontà”, ovvero, Crowley spiegò che: “La magia è la Scienza e l’Arte di indurre il Cambiamento a verificarsi in conformità con la Volontà”.

In tal senso, Crowley, sviluppò la confraternita A.’.A.’., organizzazione iniziatica i cui componenti sono, ancora oggi e in tutto il mondo, dediti al “progresso dell’umanità e al perfezionamento dell’individuo”.

Accanto a tale confraternita, Crowley diffuse la filosofia di Thelema nell’ambito dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.), organizzazione iniziatica fondata nel 1895 da teosofi, scienziati, occultisti e massoni quali il chimico, magnate industriale e massone Carl Kellner, il giornalista, esoterista, massone e anarchico Theodor Reuss e il medico e teosofo bavarese (già collaboratore, in India, della fondatrice della Società Teosofica, Madame Helena Petrovna Blavatsky) Franz Hartmann.

L’O.T.O., sotto la guida di Crowley e negli anni successivi alla sua morte, promosse e diffuse la cosiddetta “Legge di Thelema”.

Come spiega Cosimo Salvatorelli, l’O.T.O. si diffuse anche in Italia e i primi aderenti furono il celebre filosofo, matematico, teosofo, martinista e massone Arturo Reghini e il massone Eduardo Frosini. Entrambi furono iniziati da Aleister Crowley nel 1913, a Firenze, affiliandoli alla Sezione Inglese, non esistendo corpi ufficiali dell’O.T.O. in Italia.

Sarà Crowley che, nel 1920, cercherà di fondare i primi corpi rituali dell’O.T.O., fondando l’Abazia di Thelema a Cefalù, in Sicilia, che attirò subito studenti da tutto il mondo. Questo fino alla sua espulsione dall’Italia, da parte della dittatura fascista, nel 1923.

Salvatorelli, nel suo saggio, ripercorre tutta la storia dell’Ordo Templi Orientis sino ai nostri giorni. Organizzazione iniziatica – in armonia con i principi della Libera Muratoria – che è attiva ancora oggi in tutto il mondo e promuove la filosofia Thelema e i conseguenti ideali di libertà individuale, fratellanza universale attraverso forme di società cooperative, autodisciplina, autoconoscenza e emancipazione femminile, contro ogni forma di discriminazione.

In Italia, l’O.T.O, dal 2014, è organizzato come Gran Loggia e, infatti, il suo nome ufficiale è Ordo Templi Orientis – Gran Loggia d’Italia e, per chi volesse saperne di più, può visitare il suo sito web ufficiale: www.otoitalia.it.

Il saggio di Cosimo Salvatorelli ci introduce in tutto ciò e in molto altro ancora.

Ovvero a un sistema filosofico-spirituale probabilmente sconosciuto ai più, che molto fu diffamato, come accadde in vita allo stesso Crowley, proprio per il grande senso di libertà, autoconsapevolezza, emancipazione (anche e soprattutto sessuale e femminile, come già sottolineato) che veicola e che non poteva che infastidire e scandalizzare ogni forma di clericalismo, religione istituzionalizzata e ogni totalitarismo politico.

“Thelema – Introduzione alla via d’Iniziazione”, che consta anche di una interessante prefazione di Jean Matthieu Kleemann e di una riflessione, in appendice, di Giuseppe Zappia, è certamente un saggio illuminante per tutti i sinceri ricercatori dello Spirito.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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