“La testa di Medusa” di John Symonds, ovvero Aleister Crowley contro Adolf Hitler

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Su Aleister Crowley (1875 – 1947), esiste un’ampia letteratura, sia esoterica che romanzesca, oltre che fumettistica e videoludica.

Egli fu scrittore, poeta, esoterista, mago, massone e alpinista britannico che, a cavallo fra la fine dell’800 e il ‘900, divenne figura emblematica, a torto, spesso, ritenuta controversa.

La sua filosofia, da egli chiamata “Thelema” (dal greco “Volontà” e che compare, per la prima volta, nel romanzo “Gargantua” di François Rebelais, nel 1534), tutt’altro che dogmatica, si fondava e si fonda sul principio, da egli enunciato: “Fa ciò che vuoi sia tutta la Legge. L’Amore è Legge sotto la Volontà”.

Un percorso di ricerca volto a superare i desideri egoistici, per giungere, infine, alla propria autentica volontà, libera da ogni forma di ego e condizionamento.

Un insegnamento che Crowley dichiarò di aver ricevuto nel 1904, in Egitto, da un’entità incorporea chiamata Aiwass e che gli dettò numerosi scritti.

Crowley, il quale riteneva che il Divino risieda in ciascun essere e che non esista alcuna altra forma di Divinità esterna (così come non esiste alcun Satana o inferno), influenzò moltissimo, non solo la letteratura e la cultura della sua epoca, ma finanche il mondo della musica e dello spettacolo, dai Beatles ai Led Zeppelin, da David Bowie ai Rolling Stones, passando per lo scrittore beat William S. Burroughs e fu citato persino da Leonardo Sciascia, che raccontò dell’espulsione di Crowley dalla Sicilia, da parte del regime fascista.

L’ottima casa editrice Tre Editori, sempre attenta nella pubblicazione di libri inusitati e di grande interesse, in particolare per gli studiosi di esoterismo, Storia e letteratura, ha dato alle stampe “La testa di medusa”, di John Symonds (1914 – 2006).

Tale romanzo apparve, per la prima volta, nel 1975 e la prima particolarità è che fu scritta da uno degli ultimi collaboratori di Crowley, al quale, il mago, affidò anche le sue esequie letterarie.

Symonds, che conobbe Crowley un anno prima della sua morte, nel 1946, del resto, è noto per aver pubblicato la monumentale biografia di Crowley, “La Bestia 666”, edita in numerose lingue e, in Italia, pubblicata dalle Edizioni Mediterranee.

John Symonds, autodidatta, divenne peraltro celebre come drammaturgo e autore di opere fantasy e per bambini e fu sposato con la psicoterapeuta junghiana Renata Israel.

“La testa di Medusa”, con introduzione di Gabriel Symonds, figlio di John, racconta dell’incontro fra Aleister Crowley e Adolf Hitler, nei primi anni ’30.

Un incontro che l’esoterista René Guénon – scrivendo a Julius Evola nel 1949 – disse che avvenne veramente, ma non ci sono prove in merito.

Certamente Crowley, come nel romanzo, ambiva a modificare le sorti della Germania nazista, liberandola dal tiranno.

Il mago britannico, infatti, ingaggiò – assieme alla scrittrice e esoterista Dion Fortune (1890 – 1946) (anch’ella membro della società esoterica Golden Dawn, come Crowley e altri scrittori dell’epoca quali William Butler Yeats e Arthur Conan Doyle) – una sorta di “battaglia magica” contro Hitler. Battaglia raccontata dalla stessa Fortune nel saggio, sempre riedito da Tre Editori, “La battaglia magica d’Inghilterra. Una grande occultista sfida Hitler”.

In merito, c’è chi asserì che Crowley, a tale scopo, aiutò il servizio segreto britannico. E chi disse che il mago consigliò a Winston Churchill, al quale lo legava peraltro una somiglianza fisica impressionante, di usare in pubblico il simbolo esoterico “V per Vittoria”.

Tale simbolo, del resto, secondo la filosofia di Thelema, significa “Luce, Vita, Amore e Libertà” ed è un simbolo di giustizia contrapposto alla svastica nazista, simbolo di ingiustizia e prevaricazione.

Nel 2021, peraltro, uscì un interessante fumetto dal titolo “Aleister & Adolf”, scritto da Douglas Rushkoff e disegnato da Michael Avon Oeming, in cui Crowley scatena una battaglia magica contro le forze dell’Asse.

Ne “La testa di Medusa”, Crowley è in compagnia di Simone, una ragazzina francese (che nella realtà storica potrebbe essere identificata come Deidre Patricia Doherty, dalla quale peraltro ebbe un figlio, Randall Gair Doherty (1937 – 2002)), dotata di poteri medianici.

Crowley, assieme a Simone, che non perde mai tempo per farsi talvolta beffe di lui e che Crowley è in grado di rendere invisibile, partono per Weida, in Turingia.

Qui Crowley, conosciuto anche con i nomi magici di Bafometto, Bestia 666, Master Therion e molti altri, viene eletto a capo dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.), pur nella diffidenza generale di molti adepti a tale organizzazione iniziatica.

Alcuni fra questi hanno simpatie naziste, come l’anziana Martha Küntzel (1857 – 1942), la quale finirà per ricredersi quando Hitler, una volta salito al potere, metterà al bando tutte le organizzazioni magiche e esoteriche e inizierà a perseguitare massoni, teosofi e thelemiti.

Nel romanzo è proprio la Küntzel a mettere in contatto Crowley con un Hitler ancora non salito al potere e che è informatissimo su Crowley e sembra detestare le sue bizzarrie e il suo pensiero magico.

Purtuttavia lo riceverà, spesso, nel suo studio per illuminarlo sul suo futuro.

Crowley avrà modo, nella finzione letteraria, di osservare le bizzarrie di Hitler, il suo modo di opprimere la sua nipote-amante Geli Raubal (fino a portarla al suicidio), la sua passione per i pasticcini alla crema e le sue sfuriate ogniqualvolta sarà contraddetto, oltre ai suoi sotterfugi per salire al potere.

La natura demoniaca di Hitler, nel romanzo, si mostra a un Crowley che si dichiara “vanitoso ma non ambizioso” e che ritiene di essere opposto a Hitler, anche perché, mentre questi ambisce al potere, il mago lo possiede già, in quanto Iniziato alle arti esoteriche.

“La testa di Medusa”, oltre ad essere un romanzo è, per molti versi, un testo con riferimenti storici molto precisi, che riporta fedelmente la subdola ascesa al potere di Hitler.

E ci presenta un Crowley dalla natura più ironica che mefistofelica, come vorrebbe invece certa vulgata.

Un Crowley che, con Simone, vorrebbe arginare la natura demoniaca di un Hitler che non conosce la sua “vera volontà” e non è in grado di domare le forze oscure che lo guidano e che faranno sprofondare l’Europa nei suoi anni più bui.

Il romanzo, oltre a riportare, in appendice, note storiche molto curate e alcune immagini storiche, consta anche di una sorta di postfazione, scritta dallo studioso di esoterismo Giorgio Ritter, dal titolo “Mefistofele e il dittatore”.

Un romanzo, “La testa di Medusa”, di sicuro interesse non solo per gli amanti di romanzi arcani e misteriosi, ma anche per tutti gli studiosi di Storia e esoterismo.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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