Dopo la Libia, cade anche la Siria laica e socialista e adesso?

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Nel 2011 accadde alla laica e socialista Libia, guidata da Mu’Ammar Gheddafi. Anche allora gli islamisti, destabilizzarono in Paese, uccisero Gheddafi e distrussero ogni forma di laicità, socialismo e democrazia nel Paese.

Oggi accade alla laica e socialista Siria, guidata da Bashar al-Assad, rieletto, peraltro, nel 2021, con un’ampia maggioranza di consensi.

Deposto dai soliti islamisti, destabilizzatori, impropriamente definiti “ribelli” dai media nostrani.

Addio laicità, addio socialismo arabo, unico baluardo contro l’Islam radicale.

Del resto, anche nell’allora Jugoslavia, socialista e laica, accadde la stessa cosa, nei primi anni ’90.

E i Paesi liberal capitalisti, USA in primis, a soffiare sul fuoco, anziché spegnerlo.

Solamente la Russia e la Cina sono state in prima linea contro il terrorismo destabilizzatore in Siria.

USA e UE temono oggi, giustamente, la radicalizzazione della Siria nelle mani degli islamisti, ma cosa hanno fatto sino ad oggi?

Cosa hanno fatto, in questi anni, a parte sostenere e inviare armi a governi guerrafondai e di destra più o meno estrema, oltre che sanzionare Paesi laici e socialisti (vedi la stessa Siria, oltre che Cuba, il Venezuela, ma non solo)?

Tralasciando la politica pessima e sconsiderata di Biden, il neo-eletto Trump, peraltro, farebbe malissimo a volere che gli USA lasciassero la NATO, ma dovrebbe rendersi promotore di un rinnovamento della NATO e di un totale cambio di passo dell’Alleanza.

Promuovendo l’entrata, nell’Alleanza Atlantica, anche di Russia (che lo chiese negli Anni 2000) e di Cina (ci fu qualche dirigente cinese che, nel 1999, avanzò tale ipotesi), oltre che di altri Paesi, BRICS in primis, lavorando, così, alla cessazione di ogni conflitto e controversia internazionale.

Rendendo l’Alleanza in grado di lavorare, dunque, a cose serie e davvero utili e necessarie: sicurezza internazionale, lotta al terrorismo e al cyberterrorismo, prevenzione delle calamità naturali in primis.

Il mondo è cambiato e gli USA, oltre che l’altrettanto irresponsabile UE, dovrebbero rendersene conto.

Non esiste più un’egemonia mondiale ed è giusto e naturale che sia così.

Il mondo è multipolare e si trova difronte nuove sfide e pericoli da affrontare. Fra questi il fondamentalismo religioso e nuovi episodi di intolleranza, oltre che conflitti inimmaginabili persino durante la terribile Guerra Fredda.

Situazioni che le attuali leadership di USA e UE non sembrano affatto in grado di voler affrontare con serietà e capacità, anzi, sembrano continuare a soffiare sul fuoco.

Trump, peraltro, parla ancora di dazi, altra misura totalmente ideologica e economicamente svantaggiosa per tutti.

Le divisioni in blocchi, le ideologie, le contrapposizioni, non fanno che impedire ciò che serve davvero e mai come in questi anni di follia e sconsideratezza: dialogo, cooperazione, stabilizzazione, prosperità comune, sicurezza.

Vedremo nuovamente la luce in questa oscurità?

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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