Il bisogno di “politici di professione”

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di LUCA CHECOLA

In un periodo storico come quello attuale in cui sembra esserci all’orizzonte una “nuova tangentopoli” mi sembra assolutamente opportuno riflettere sull’importanza suprema della politica e quindi della sua classe dirigente.

Per cercare di sviluppare al meglio questo tema mi sono riletto lo straordinario libro di Max Weber: “La scienza come professione. La politica come professione”. Grazie soprattutto alla lettura di questo manuale, mi sono convinto ancora di più dell’importanza della formazione per creare una nuova classe politica che ovviamente abbia già di per sé una convinzione sana e assoluta a svolgere questa vera e propria missione.

Innanzitutto penso sia opportuno precisare alcune tematiche che ritengo essere fondamentali: oggi, più che mai, per fare politica abbiamo assoluto bisogno di quelli che Weber chiama “politici di professione”. Bisogna avere il coraggio di usare della definizione e ovviamente sottolineare chiaramente il motivo di tale necessità.

Oggi in Italia, secondo il mio modesto parere, abbiamo bisogno di persone che vivono “per la politica”. Per Weber sono quelle persone che non cercano di trarre dalla politica una fonte durevole di guadagno. Weber afferma che per comportarsi in tal modo ci debbono essere tutta una serie di presupposti: queste “…persone debbono essere in condizioni normali, economicamente indipendente rispetto ai proventi che la politica può procurargli. Ciò significa, assai semplicemente, che egli deve essere facoltoso o trovarsi in una condizione personale che gli procuri sufficienti entrate”.

È evidente che questo oggi in Italia accade poco, purtroppo infatti molti politici fanno politica per motivi completamente diversi, quelli cioè di “guadagnare” dalla politica. Detto questo ovviamente non si deve fare l’errore di entrare nel populismo più becero e quindi affermare che “sono tutti uguali…”. Per fortuna anche in Italia non è così, e abbiamo importanti esempi sia a sinistra sia al centro sia a destra di persone che si dedicano alla politica nella maniera pura e reale, ma purtroppo ci sono anche esempi che si scontrano molto con le teorie di Weber.

Per fare politica ci vuole passione, ma anche quello che Weber chiama “l’autorità del dono di grazia straordinario e personale (carisma). Oltre a queste e altre attitudini, ci vuole senza dubbio il potere in forza della “legalità”, in forza della fede nella validità di una norma legale e della “competenza” oggettiva fondata su regole razionalmente statuite, vale a dire in forza della disposizione all’obbedienza nell’adempimento di doveri confermi a una regola: un potere così come lo esercitano il moderno “servitore dello stato” e tutti quei detentori di potere che sotto questo aspetto gli somigliano” (Max Weber, La scienza come professione. La politica come professione). Sembra tutto molto assurdo e assolutamente distante da quello che soprattutto in questo periodo vediamo nel mondo politico italiano (e non solo) ma non si può credere che una classe politica si formi dall’oggi al domani, ci vuole tempo, sacrifici e caparbietà… e soprattutto tanto studio e lavoro. In merito a questo e concludo, penso sia assolutamente necessario che anche in Italia nascano sempre più scuole di formazione politica che possano davvero insegnare queste fondamentali teorie per affrontare la politica in maniera davvero diversa ed eticamente (quasi) perfetta. Purtroppo quando si parla di formazione e di politica si pensa a mondi inutili, sbagliati, che servono solo per perdere tempo… ma l’unica vera strada per creare davvero una classe politica esemplare sembra essere solo questa.

www.spinningpolitics.com

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