A scuola di declino. La mentalità anticapitalistica nei manuali di scuola

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Nella serata di martedì 5 novembre nella Sala Granata, via Solferino 72, è stato presentato il libro “A scuola di declino. La mentalità anticapitalistica nei manuali di scuola.” Alla presenza dell’autore,  LUIGI MARCO BASSANI; Professore di Storia delle dottrine politiche all’Università Telematica Pegaso; CARLO LOTTIERI; Professore di Filosofia del diritto all’Università Telematica Pegaso e ANDREA ATZENI; Docente di filosofia e storia al Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Milano.

Il presidente di Lodi liberale, Lorenzo Maggi, ha introdotto la serata sottolineando la grande importanza di questo libro, che è stato scritto per mettere in rilievo alcune storture nella manualistica della scuola italiana, che prevalentemente attinge al marxismo ed è anticapitalista.

“Il sottotitolo del libro spiega bene, che le cause del declino intellettuale ed economico italiano sono da cercarsi direttamente nella scolarizzazione, negli studi di scienze sociali, umanistiche. In questi contesti si insegna un pensiero parziale, che si dispiega principalmente dell’anticapitalismo, ma i giovani poi non sono tenuti a verificare questi argomenti e rimangono con tali convenzioni. In questo libro si parla di Marxismo, della Globalizzazione, del Mercato, del Progresso e di tre argomenti finali, dove si parla di Inquinamento, di Climatismo e di Mondializzazione.” Lorenzo Maggi ha quindi sottolineato come il punto di vista alternativo, che fa controinformazione, sia sempre tacciato di non scientificità e quindi messo a tacere. Il numero dei poveri assoluti è cambiato, sono diminuiti e questo grazie al mercato unico. Il terzomondismo non è mai stato interessato a garantire l’indipendenza dei paesi poveri.

“La libertà viene qui analizzata tenendo conto delle aberranti questioni che vengono insegnate nelle scuole, oggi, dando scontato che non possano esistere delle visioni alternative: nessun libro di testo, in genere, si salva da questa tentazione di distorcere gli argomenti. I programmi statali sono redatti senza tener conto della concorrenze e in modo unilaterale. Un buon libro da regalare” e da leggere.

UN LIBRO CHE SPIEGA I DISASTRI DELLA SCORRETTA INFORMAZIONE

“Il movimento anticapitalista è iniziato pochi anni fa, gli intellettuali che hanno scritto i libri su questo argomento sono diventati ricchi. Il nostro argomento ha un senso, perché il Crollo del Comunismo non ha cambiato molto il nostro modo di vedere questa ideologia. Gli argomenti sono stati riorientati su altre tematiche, ad esempio l’ambiente. Il motivo però è che la classe operaia non è diventata la classe dominante, ma in realtà non supera in nessuna nazione il 9/10% e in nessun paese la classe operaia nel tempo è stata la maggior parte della popolazione. In nome di questo le teorie di Marx non si sono mai potute realizzare, mentre si poteva realizzare la Rivoluzione agricola, che ha fatto sì che tutta la popolazione sia diventata stanziale.” Marx si era completamente sbagliato su questa previsione.

“Il problema che hanno oggi i marxisti è che non ci sono più soggetti rivoluzionari, motivo per cui si sono fatti carico di argomenti di riconversione, alla ricerca del soggetto rivoluzionario. Credono di cercare tra gli stranieri, gli islamici, la nuova classe rivoluzionaria, etc..”

“Il sistema capitalistico e la mentalità anticapitalistica non vedono come i dati dimostrino che, tranne USA e Israele le altre nazioni occidentali non hanno più visto crescere le loro ricchezze e le loro speranze. L’occidente non crede nel futuro in quanto il futuro gli è stato sottratto. Quello della decrescita dell’occidente dovrebbe essere un argomento di cui parlare tutti i giorni, invece non se ne parla, è legato al problema della denatalità.”

Il professor Marco Bassani ha spiegato che la politica italiana delle classi dirigenti ha la convinzione che l’Italia non possa più crescere, ha abbandonato completamente l’idea, in questo modo rubando il futuro ai giovani. Le tasse sono molto alte, gli imprenditori, anche quelli piccoli del Nord ovest e del Nord est, vanno avanti convinti che potranno tenere aperte le loro aziende, perché spesso sono ereditate dalla famiglia. Ma un tempo la tassazione era al 22% rispetto al PIL globale, oggi è al 63/74%. Forse si possono ancora avere dei profitti, ma non di fronte a una tassazione media del genere.

“Quello che si nota nell’analisi del libro è che lo Stato si è reso un fantasma, arrivando però a far pensare che possa occuparsi di risolvere qualsiasi questione, anche quelle che non sono risolvibili, al contrario lo Stato riesce ad operare solamente attraverso la tassazione. Nello Stato italiano l’idea è che il funzionario, il politico, siano persone mammolette che lavorano per i cittadini. Invece, la TV ci dimostra che spesso i funzionari pubblici sono corrotti, non lo sono solamente gli imprenditori. In Italia vi è una visione angelicata di quel che è pubblico.”

Bassani ha quindi parlato del capitolo che parla della Rivoluzione industriale e delle ideologie che fanno pensare che prima di questo percorso capitalistico il mondo fosse migliore, mentre questa è solamente una retorica. Ha dimostrato come alcune condizioni non siano veritiere, ad esempio il binomio socialismo e diritti umani, il parallelo tra operai e amicizia, città e lavoro, campagna e solitudini, insomma una serie di argomenti che non sono dimostrati e che sono semplicemente falsi o romantici. La visione marxista della società industriale è di un cannibale sociale, molto negativa.

LA VISIONE DISTORTA DELLA MENTALITA’ MARXISTA

“La filosofia è presentata come una materia che dovrebbe imparare a dimostrare la correttezza delle idee e invece non è così. Un esempio su tutti è Adam Smith, che viene raramente presentato come illuminista scozzese, ma viene presentato in contraltare con alcuni particolari di Marx. Ad ogni modo mancano molti filosofi come Hayek o anche come esempi negativi del pensiero.” Il professor Andrea Atzeni ha dimostrato come si presentino filosofi, economisti e correnti ideologiche. I manuali spesso si occupano principalmente delle biologie degli autori e non molto degli argomenti.

“La citazione della teoria di Marx valore e lavoro è un contenuto che viene somministrato ancora oggi, anche se questa teoria è stata completamente demolita.”

L’intervento di Carlo Lottieri, ospite noto al pubblico di Lodi liberale, era volto principalmente a discutere alcune parti a carotaggio, per discutere di un certo tipo di capitalismo, legato alla fabbrica e alle sue origini, nonché in seguito analizzando come viene visto e considerato Marx oggi, che ancora ha una certa venerazione. Questi argomenti sono letti in maniera trasversale nelle diverse discipline, ma a scuola tutt’ora si leggono dei testi storici, dei testi che sono di autori tra cui principalmente Marx. Possiamo comprendere come Marx abbia ricoperto un ruolo pressoché universale nella scolastica delle discipline in Europa.

“Quello che si vuole evidenziare non è l’argomento dei singoli volumi, ma una riflessione generale sull’epoca nell’insieme. Di fronte a un picco di manualistica e di istruzione che ha queste caratteristiche, ve ne sono altre che invece sono decisamente minoritarie. La tendenza dunque è uniforme. Ora le cose sono cambiate quel tipo di cultura resiste, ma i paradigmi sono cambiati. Il Marxismo ha dato luogo a tutta una serie di nuove ideologie, ma dal Marxismo si ricava il male ipotetico della società economica del capitalismo; le declinazioni sono molto diverse.”

“Oggi siamo andati verso un’altra argomentazione, che passando dall’inquinamento è arrivata a parlare di ambiente e quindi di clima. Attualmente ci sono teorie per cui le persone sarebbero troppe numerose e il mondo sarebbe stato creato per avere meno abitanti. Certamente l’evoluzione antropica c’è, ma i teorici sostengono che tutti siamo colpevoli di un grande inquinamento e che tutto si riduca al capitalismo, da limitare in modo che sia tutto controllato.”

Da Effetto serra a Global warning a Cambiamento climatico

“Durante il COVID abbiamo potuto vedere come reagisce il pianeta all’assenza dell’uomo: molti erano di questo parere anche di fronte alla Rivoluzione agricola, si tratta di argomenti estremi che sono però presentati ancora oggi nei testi scolastici.

Martina Cecco

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