James Buchanan e la cooperazione pacifica

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Dalla finanza pubblica alla teoria dell’azione collettiva. Presentazione del libro di Alain Marciano, con l’intervento di Giacomo Brioni (dottorando in Filosofia presso le Università di Pisa e Firenze), Alain Marciano (professore di Economia politica presso l’Università di Torino), Manuela Mosca (professoressa di Storia del pensiero economico presso l’Università del Salento).

James Buchanan, un rinomato economista, credeva che gli individui fossero fondamentalmente inclini a cooperare tra loro. Questa convinzione era centrale nel suo lavoro sulla finanza pubblica negli anni ’40 e ’50, ed era anche cruciale per il suo lavoro sulla teoria della scelta pubblica negli anni ’60. Le idee di Buchanan sulla cooperazione sono esplorate in vari eventi e pubblicazioni, come la presentazione del libro di Alain Marciano presso l’Istituto Bruno Leoni.

C’è un’influenza spontanea che caratterizza i rapporti tra individui, portati in modo naturale a cooperare per la risoluzione pacifica, ma non in grandi collettività che afferiscono una sorta di affiliazione a un leader, bensì in piccoli gruppi di crescita.

Il racconto copre vent’anni dagli anni ’40 agli anni ’60 e riflette su due punti di vista: il costo dei beni pubblici e il costo sociale dell’uso delle tariffe pubbliche, da qui dimostra una serie di argomenti generali che riguardano l’aspetto sociologico e antropologico della scienza delle finanze.

Buchanan, insieme a Gordon Tullock, ha anche contribuito alla teoria delle decisioni collettive nelle democrazie. Il loro lavoro, “The Calculus of Consent,” formula una teoria che spiega come funzionano le democrazie e le scelte collettive, enfatizzando la cooperazione reciprocamente vantaggiosa sia nel campo economico che politico.

“Buchanan credeva che gli individui fossero fondamentalmente disposti a cooperare gli uni con gli altri. Questa convinzione è stata al centro dei suoi lavori sulla finanza pubblica alla fine degli anni Quaranta e all’inizio degli anni Cinquanta, e cruciale anche per il suo lavoro sulla scelta pubblica negli anni Sessanta. Lo scopo del libro di Marciano è quello di mostrare quali forme ha assunto tale convinzione nel corso di circa due decenni e spiegare la continuità tra le sue ricerche, che lo hanno portato a sviluppare una compiuta teoria dell’azione collettiva.”

Alain Marciano, James Buchanan and Peaceful Cooperation: From Public Finance to a Theory of Collective Action (Cambridge University Press, 2024)

 

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