Mondializzazione, confini, identità. Per la costruzione di una comunità dal futuro condiviso

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La Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica, fondata e presieduta dal prof. Giancarlo Elia Valori, autorevole analista geopolitico, nonché manager di fama internazionale, ha organizzato, lo scorso 22 ottobre, un convegno dal titolo “Mondializzazione, confini, identità”.

Il convegno, molto partecipato, si è tenuto in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, che lo ha ospitato presso la prestigiosa Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, nella suggestiva Piazza di Pietra.

Presieduto e moderato dal prof. Oliviero Diliberto, sono intervenuti, oltre al Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti; il Vice Presidente esecutivo del gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera; il Vicedirettore Generale del dipartimento di ricerca sulle relazioni economiche con l’Estero e componente del Partito Comunista Cinese, Yuze Luo; il prof. Paolo Savona, Presidente della CONSOB; l’Ing. Massimo Comparini, Managing Director della Space Business Unit di Leonardo e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Thales Alenia Space e il prof. Gianluca Oricchio, Direttore Generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

Il prof. Valori, nel suo saluto introduttivo, ha spiegato come tale convegno – che ha trattato anche delle potenzialità connesse alla Nuova Via della Seta in forza della riapertura delle imponenti Relazioni tra Italia e Cina – si svolga – e non a caso – nello stesso periodo del vertice BRICS di Kazan, i cui Paesi stanno lavorando per la costruzione di una “comunità dal futuro condiviso, fondata sulla solidarietà e la cooperazione, per la costruzione di un mondo migliore”, come ha sottolineato il prof. Valori, citando peraltro le tesi del Presidente cinese Xi Jinping.

Successivamente è intervenuto il Dott. Tagliavanti, a nome della Camera di Commercio di Roma, il quale ha fatto presente come gli interscambi fra Italia e Cina ammontino a circa 66 miliardi di euro e come tale rapporto di cooperazione risalga sin dai tempi in cui Marco Polo – di cui ricorrono quest’anno i 700 anni dalla morte – attraverso la sua insaziabile curiosità di conoscere nuovi popoli e nuove culture, avviò i primi interscambi economici e culturali con l’Oriente.

Il prof. Diliberto ha spiegato come oggi, la rete, abbia di fatto abolito i confini tradizionali, ma mai come oggi assistiamo ancora a sanguinosi conflitti. I più evidenti quello russo-ucraino, che Diliberto ha definito “ultima guerra novecentesca” e quello in Medio Oriente, che si combatte in particolare con mezzi tecnologici, quali droni e cercapersone che esplodono.

Relativamente a quest’ultimo conflitto, il prof. Diliberto ha affermato come esso rappresenti una guerra non più fra Stati nazionali, come avveniva nel ‘900, bensì fra identità differenti non statali.

Mentre l’OLP – ha spiegato Diliberto – era un’organizzazione politica laica, Hamas e Hezbollah, che l’hanno sostituita, sono entità religiose fondamentaliste e ciò dovrebbe particolarmente preoccupare.

Egli ha altresì sottolineato come, purtroppo, l’ONU sia in “crisi verticale”, in quanto, venendo meno le grandi entità statali e ideologiche del ‘900, sono cambiati gli equilibri di forza al suo interno.

Attualmente, ha proseguito il prof. Diliberto, solamente il gruppo dei BRICS e i Paesi che vogliono ad esso aderirvi, sembra rappresentare un tentativo di riequilibrio del mondo, alla ricerca di una comunità dal futuro condiviso.

Il Dr. Marco Tronchetti Provera, nel suo intervento, ha esordito facendo presente come egli sia nato in un mondo, per così dire, “ordinato” rispetto a quello in cui viviamo oggi. Un mondo, quello di oggi, che appare “angosciante” rispetto alla possibilità di vedere un futuro basato sullo sviluppo.

Egli, come il prof. Diliberto, ha ricordato come un tempo l’ONU e le altre organizzazioni internazionali, permettessero di garantire un certo equilibrio geopolitico. Un equilibrio che sembra venuto meno.

Egli ha ravvisato come da tempo vi sia una maggiore crescita economica nel Sud del mondo rispetto al Nord e ciò sia un fatto del quale occorre tenere conto.

Egli ritiene che, oggi, cittadini e imprese dovrebbero chiedere l’istituzione di un tavolo di confronto che porti alla creazione di un organismo capace di regolare l’attuale situazione internazionale, preda di conflitti e capace, altresì, di governare l’avvento delle nuove tecnologie (Intelligenza Artificiale in primis), anche per evitare la perdita di posti di lavoro.

Egli ritiene che tutto ciò che sia importante, al fine di poter tornare a guardare al futuro con fiducia, come accadeva un tempo.

Il Dr. Trochetti Provera, nel suo intervento, ha affermato come occorra “tornare alla razionalità” perché, altrimenti, “per la prima volta la mia generazione non è in grado di vedere un futuro”.

Egli ha fatto presente come, a suo avviso, i governanti di oggi siamo impotenti e preda dell’omologazione, mentre occorrerebbe ridare spazio alla diplomazia, senza vedere un nemico in chi la pensa in modo diverso.

Successivamente è intervenuto Yuze Luo, del Centro di Ricerca e Sviluppo del Consiglio di Stato di Pechino. Egli ha fatto presente come l’attuale unilateralismo dell’Occidente abbia limitato di molto gli scambi economici, in questi ultimi anni, attraverso misure restrittive al commercio internazionale.

Ciò ha determinato – secondo Mr. Luo – un “circolo vizioso”, in quanto il protezionismo commerciale ha, a sua volta, influenzato la fiducia e il senso di sicurezza dei Paesi e ciò ha determinato l’introduzione di ulteriori misure restrittive.

Mr. Luo ha, ad ogni modo, affermato come la rinnovata collaborazione fra Cina e Italia faccia ben sperare, in quanto l’Italia è il quarto partner commerciale della Cina in UE e ha una storica amicizia con la Cina, sin dai tempi di Marco Polo.

Mr. Luo ha fatto presente come, durante l’attuale Presidenza di Xi Jinping, la Cina abbia ulteriormente ampliato la liberalizzazione di molti settori, fra i quali quello manifatturiero, delle comunicazioni, della sanità e della cultura e come la Cina fondi la sua politica economica a livello internazionale sulla “cooperazione pragmatica”.

Egli ha spiegato come il Presidente Xi abbia parlato di “nuovo concetto di sviluppo fondato su cinque principi: innovazione; coordinazione; ecologia/economia verde; apertura e condivisione” e come su tali principi la Cina moderna fondi i suoi rapporti economici con i Paesi esteri.

Mr. Luo ha altresì ringraziato molto il prof. Giancarlo Elia Valori per ciò che, da anni, fa e ha fatto per implementare le relazioni di amicizia fra Italia e Cina e come proprio tale fiducia reciproca fra questi due Paesi, possa dare speranza al fine di creare un rinnovato sviluppo dell’umanità.

Il prof. Paolo Savona ha spiegato come il triangolo “Mondializzazione, confini, identità” sia stato costruito ai tempi della Pace di Vestfalia, nel 1648. Ovvero quando si costituirono le prime identità nazionali e ciò anche grazie agli accordi politici fra cattolici e protestanti in Europa.

Successivamente, ha spiegato il prof. Savona, in Europa, nacque una disputa sul libero mercato, che contrappose le tesi di Adam Smith a quelle di Keynes e come queste ultime abbiano prevalso, introducendo l’intervento statale a correzione degli aspetti perversi e negativi del libero mercato.

Egli ha spiegato, altresì, come la popolazione mondiale, dal 1950 ad oggi, si sia triplicata e come la povertà estrema si sia ridotta di due terzi e come ex Paesi coloniali quali Cina e India si siano, oggi, ampiamente emancipate e siano cresciute economicamente.

Accanto a tali aspetti, organismi come l’ONU, sono oggi percorsi da eccessive divisioni.

Secondo il prof. Savona occorre, dunque, una sorta di “quarta gamba”, accanto ai concetti di “mondializzazione, confini, identità”, attraverso una spinta che deve venire dal basso e che porti a creare nuovi organismi in grado di farci uscire dall’attuale tragico scenario fatto di conflitti e continuo ricorso alle armi. Uno scenario che alimenta nazionalismi etnici, ripartisce miserie e che rischia di far implodere ogni forma di democrazia, senza che ce ne rendiamo nemmeno conto.

Infine, l’Ing. Massimo Comparini e il prof. Gianluca Oricchio, hanno spiegato, in modo molto tecnico e profondo, i loro ambiti di studi e ricerca. Il primo ha spiegato le potenzialità del progetto spaziale Copernicus, in particolare relativamente allo studio degli effetti del cambiamento climatico. Il prof. Oricchio, invece, ha spiegato le potenzialità delle nuove tecnologie in ambito medico e di come la biologia umana potrebbe potenziare i computer.

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Luca Bagatin e Giancarlo Elia Valori

Il prof. Valori ha concluso i lavori, leggendo l’intervento del Ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso, che, pur non essendo potuto essere presente per impegni istituzionali, ha voluto portare i suoi saluti.

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