Nella 259esima serata di Lodi Liberale è stato presentato il libro di Luigi Einaudi “Lezioni di politica sociale“, pubblicato da Einaudi Editore, insieme a Paolo Silvestri (Ricercatore di Filosofia del diritto presso l’Università di Catania), Paolo Heritier (Professore di Filosofia del diritto presso l’Università del Piemonte Orientale) e Enzo Di Nuoscio (Professore di Filosofia della scienza presso l’Università del Molise).
“Tutti i punti di vista del pensiero liberale hanno in comune il concetto di libertà, dove tutte le conquiste civili derivano dai pensatori liberali, non ultimo anche il femminismo, che nasce per primo come liberale. Oggi – nel nostro paese – c’è un attacco al pensiero liberale, che invece è fondamentale per la difesa delle idee libertarie, nel momento in cui le nostre vite sono sotto attacco per il diffondersi di idee estremiste. Bisogna sempre riflettere su quel che ci caratterizza e non darlo per scontato. In Russia le elezioni sono state una farsa, ma taluni non vedono che il voto non è stato dato in modo spontaneo”.
“La democrazia liberale – ha detto Lorenzo Maggi – richiede opposizione, se non c’è minoranza e se il Vicepremier italiano esprime soddisfazione per il voto di Putin, è fondamentale ripassare le basi del liberalismo. Lodi Liberale è un’associazione culturale e non politica, ma non può non prendere una posizione.”
Il presidente Lorenzo Maggi ha proposto una serata sui classici che fa parte di un filone inaugurato durante il Covid. Questo momento è importante perché porta una serie di iniziative per celebrare Einaudi e questo è l’anno fondamentale per chi volesse approfondire il pensiero su questo italiano importante.
“Il libro ha una certa contestualizzazione, ma anche una certa attualità”. Il Volume spiega banalmente un approccio di un pensatore, un autore che è stato Presidente della Repubblica, Governatore della Banca centrale, protagonista della storia italiana pre-repubblicana e repubblicana, Responsabile del settore finanze.
Einaudi è di una chiarezza cristallina, innamorato degli scambi e della cooperazione, che era un liberale liberista, che non era un anarchico, ma un liberale classico, consapevole che non era necessario solamente il mercato e la libera concorrenza e il mercato, ma anche che esistevano delle regole di cornice. Il presidente di Lodi Liberale, Maggi, ha espresso sostanziose parole di apprezzamento per Einaudi, definendolo come particolarmente attento alla giustizia sociale, un pensatore consapevole che una società libera, aperta, di mercato, deve comunque garantire la possibilità che tutti abbiano le stesse opportunità di partenza e non ci siano gap nei percorsi di studio, anzi. Questa non è una peculiarità solamente di Einaudi, ma è propria di tutti i veri pensatori liberali. Il pensiero liberale non consiste nel discriminare, ma nel porre attenzione alla posizione individuale, dove spesso peraltro si ritiene comunque funzionale anche una posizione seppure minima dello Stato.
MC